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Salernitana, Pasquetta indigesta a Bologna. Colantuono: "Ceduto a grandi goal, onoreremo il torneo comunque vada"

01/04/2024

Esulta sulle note di Cesare Cremonini e pregusta il sorpasso alla Juventus il Bologna (foto Bologna Fc) che nel lunch match di Pasquetta rifila un secco 3-0 alla Salernitana. Apre le marcature un gran tiro a giro di Orsolini, bissa a fine primo tempo Saelemaekers poi allo scadere ci pensa ancora in bello stile Lykogiannis a mettere il punto esclamativo. "Abbiamo cercato di mettere in pratica quello che avevamo preparato, qualcosa c’è stato. - spiega a fine gara mister Colantuono come ripreso da SalernitanaNews - Il Bologna è una squadra in un momento di grazia, sono solo rammaricato per il terzo gol, gli altri sono state grandi giocate degli avversari. Ne prendiamo atto, adesso abbiamo una sfida importante davanti ai nostri tifosi, abbiamo un obbligo morale verso la società e verso la nostra gente. Al di là della matematica che ancora non ci condanna, noi dobbiamo fino alla fine onorare questo campionato. Se ci sarà la possibilità e se ce ne sarà bisogno vedremo di inserire qualche ragazzo della Primavera. Ma non è una priorità, noi utilizzeremo sempre la miglior formazione possibile per fare il massimo. Dia? La società sta cercando di trovare una quadra con gli agenti, io mi attengo a quello che mi dirà la società. Avevamo preparato la gara sapendo che il possesso palla del Bologna sarebbe stata una criticità. Hanno un sistema di gioco consolidato con tante rotazioni. Anche noi abbiamo avuto le nostre chances, nulla da dire sul gol di Orsolini, l’ha messa quasi nel sette. Abbiamo avuto occasione per pareggiarla poi abbiamo preso il 2-0, simile al goal di Orsolini. I goal sono tanti per quello che si è visto in campo, anche se il Bologna ha meritato".

Il tecnico romano ha poi continuato: "Siamo ripartiti da cose semplici, due linee da quattro e esterni che erano Tchaouna e Bradaric per riequilibrare la squadra. Questa è una partita che richiedeva determinato atteggiamento e uomini, in prosieguo potremmo anche giocare con lo stesso sistema e diversi interpreti. Oggi c’era bisogno di equilibrio e avere la squadra compatta. Dobbiamo giocarci il nostro campionato fino alla fine, lo dobbiamo alla gente, oggi erano più di mille mentre noi siamo ultimi, è difficile, i tifosi non ci abbandonano mai. È obbligatorio avere un certo tipo di atteggiamento e poi lo dobbiamo alla società, che ci permette di lavorare benissimo, non facendoci mancare nulla. La matematica non ci ha ancora condannato, il calcio a volte è molto strano, lo dico per esperienza. È chiaro, sappiamo che la situazione è complicata ma dobbiamo lottare fino alla fine. Tornare in panchina? È come riprendere la bicicletta e poi mancavo da appena un anno e mezzo. Dobbiamo onorare le persone venute a sostenerci e mantenere gli impegni nei confronti della società che ci fa stare bene e ci permette di lavorare nel migliore dei modi. Abbiamo lapartita col Sassuolo tra pochi giorni, deve essere partita dell’anno, dobbiamo rispettare ambiente e società, chi vedrò che non sarà centrato da questo punto di vista probabilmente lo metterò da parte. Oggi la partita non mi è dispiaciuta, mancavano anche dei giocatori che erano fuori e avrebbero potuto darci una mano. Non ho potuto mettere punta, Manolas e Pierozzi sono stati cambi forzati, Pellegrino non aveva 90’ altrimenti avrei preferito far entrare degli attaccanti. Volevo vedere Vignato in un contesto importante per vedere se può darci una mano. Si riparte, non ci sono altre medicine, c’è il lavoro e il giocare. Sono ripartito da due linee da quattro perchè quando ci sono grossi problemi questo sistema può essere utile. Volevo rendermi più pericoloso sugli esterni e legare il gioco con Candreva. Siamo partiti da cose semplici, tatticamente la squadra non ha fatto male".

Andando poi in altri dettagli: "Tchaouna ha caratteristiche ben definite, credevo che un esterno d’attacco a piede invertito messo in quel ruolo potesse creare superiorità numerica. Non è detto che nella prossima partita non si possa giocare con esterni prettamente offensivi, è sempre una questione di equilibrio. Con giocatori più offensivi ci saremmo consegnati, sarei stato presuntuoso e non conoscitore della materia, a volte poi le partite cambiano gli scenari. Ci servono tutti, ma i giocatori devono prendere coscienza del fatto che non possiamo andare indietro alla classifica altrimenti ti viene il mal di testa. Dobbiamo lavorare partita dopo partita senza guardare a quello che c’è dietro, ogni gara da qui alla fine dovrà essere la partita dell’anno per chiudere in modo dignitoso. Non voglio fare il fenomeno ma la matematica non c’è ancora, giochiamola, il calcio a volte è strano e se anche dovessimo avere una piccolissima chance dobbiamo tenerla viva. C’è gente che viene allo stadio e che ci segue, sfido a trovare una squadra ultima e staccata con 1200 persone in trasferta nonostante la distanza, il rispetto verso queste persone deve essere totale. La Salernitana ha tutto per far bene, rispettiamo chi ci paga lo stipendio. Pierozzi era stanco, e veniva da lungo infortunio, Manolas ha chiesto il cambio per precauzione onde evitare problemi più gravi, Basic ha preso un colpo e già nel primo tempo era claudicante. Siamo stati puniti da un giocatore offensivo, come Orsolini. Pellegrino ha attitudini difensive superiori a Bradaric, Orsolini ha fatto un goal straordinario, meriti tutti del giocatore. È difficile giuidicare la partita, ci aspettavamo il palleggio del Bologna, avevamo prepatato una partita compatta, per dare profondità con Tchaouna e Bradaric che ha giocato spesso esterno alto. Il goal preso ha scombinato un po’ i piani, abbiamo avuto anche la palla per pareggiarla con Simy. Il secondo goal è stata la fotocopia del goal di Orsolini, possiamo fare poco contro giocatori che hanno nel dna queste giocate. Il terzo goal mi scoccia, non andava preso, la partita non sarebbe cambiata nella sostanza del risultato, ma la fotografia potrebbe essere stata diversa, un 3-0 è un conto, un 2-0 con due buone occasioni è un altro. Oggi era complicata contro una squadra che sta bene nella testa e nel gioco, in un momento super positivo, era uno degli avversari più scomodi da affrontare".

In casa felsinea Alexis Saelemaekers esprime la propria soddisfazione: "Ho visto che c’era Ferguson che andava in profondità, il difensore lo seguiva e ho visto lo spazio. Sono contento per il mio gol. Secondo me ho preso il pallone bene io, non c’è stato l’aiuto del vento. Al Milan non giocavo tutte le partite, qui sono arrivato con un deficit di ritmo e abbiamo lavorato tanto. Mi sento al 100% della mia forma. Voglio tanto bene a Lykogiannis, lavora anche lui al 100% in ogni allenamento. Poi abbiamo tutta la città dalla nostra parte, è un gran momento. Thiago Motta capisce il calcio, trasmette la sua esperienza da giocatore, è un allenatore incredibile e si vede sul campo attraverso di noi. Siamo lì, guardiamo la classifica, ma per noi è importante fare ciò che ci chiede il mister. Si vedrà a fine stagione dove saremo".

Autore della terza rete, sorride di felicità Charalampos Lykogiannis: "Che emozioni, sono felicissimo per il gol e per la vittoria. Abbiamo giocato davanti al nostro pubblico, dobbiamo continuare così. Anche quando sto in panchina mi piacerebbe dare il massimo sempre, il mister mi ha dato l’occasione oggi e sono riuscito anche a segnare, sono contento, è stato bellissimo. Normalmente non è mi solito segnare, sapevo che Alexis mi avrebbe dato il pallone dentro. Ho segnato con un no look, lo faccio spesso in allenamento e i compagni prendono in giro. Con il mister ho un bellissimo rapporto, all’inizio abbiamo parlato prima del campionato, mi ha detto cosa pensava, Ho lavorato sempre al massimo, quindi sto riuscendo a giocare. In spogliatoio non si dice niente sulla nostra posizione in classifica, giochiamo un bel calcio e pensiamo partita per partita". 

Tocca poi a Thiago Motta, artefice del gran campionato rossoblu: "Dobbiamo affrontare tutti i giorni che siamo al lavoro al massimo, perché giochiamo per noi, per il gruppo e per la città. vogliamo portare gioia a tante persone che hanno bisogno, che vengono al campo o che sono davanti alla tv, tifosi del Bologna e non. È il nostro dovere, sognare, creare aspettative, fa parte dell’essere tifoso, noi come sempre abbiamo il dovere di fare il nostro lavoro. Molti calciatori sono andati in nazionale, ora dobbiamo recuperare e prepararci per la partita contro il Frosinone. Il terzo gol è una giocata bellissima, che va a finire con Lykogiannis che è un terzino. Senza dimenticare però gli altri due goal, molto belli comunque. Il gioco ci porta ad avere delle emozioni fantastiche, anche in difesa abbiamo fatto una bella prestazione. Calafiori è un difensore centrale sopra la media, poi può giocare come centrocampista, terzino, anche in altri ruoli e fare bene. Però, la cosa importante è che da centrale nel nostro campionato è sopra la media. Da noi, rispetto alla Nazionale, ha più libertà, ma in azzurro ha fatto ugualmente una bellissima partita a centrocampo. Odgaard ha fatto un’ottima prestazione, poteva essere servito meglio, ha l’insito di un attaccante vero. Peccato, abbiamo avuto situazioni in cui l’ultimo passaggio non è stato quello giusto. Spero per lui che continui così e con questo atteggiamento, ci sta aiutando tantissimo".

Il trainer felsineo ha poi puntualizzato: "La perfezione non esiste, hai sempre uno step in più da fare, in un modo o nell’altro va cercato. È stata una bella partita, vinta bene guardando il risultato ma tante cose che abbiamo fatto soprattutto nel secondo tempo potevamo gestirle meglio. Dovevamo restare di più nella metà campo avversaria nei 45’, non l’abbiamo fatto come siamo abituati. Sono molto soddisfatto comunque della prestazione, sono felice per la nostra gente che torna a casa dallo stadio con allegria ed orgoglio. Champions? Preferisco godere di questo momento, stiamo molto bene, dobbiamo recuperare e preparare la partita col Frosinone. Il fatto che i singoli siano cresciuti molto è una grandissima soddisfazione. Anche io posso solo crescere con ragazzi così, che lavorano tanto e danno entusiasmo. I ragazzi hanno capito il metodo e cosa vogliamo vedere, al di là del gioco, come interpretiamo questo sport".

 

 

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