Sarà Vincenzo Caravano il preparatore dei portieri della prima squadra dell'Olympic Salerno pronta ad affrontare il campionato regionale di Prima Categoria. Già da un anno nello staff tecnico biancorosso a livello giovanile, Caravano si appresta a diventare una delle figure cardine del progetto ad ampio raggio che il club di patron Matteo Pisapia intende realizzare partendo dai più piccoli per arrivare ai più grandi. A spiegarlo è lo stesso Caravano, reduce tra l'altro dall'esperienza cattedratica della Humboldt di Berlino: "Quando il presidente mi ha prospettato di lavorare con la prima squadra - spiega l'ex tra le altre di Avezzano, Olympia Agnonese, Angri, Nocerina, Battipagliese e Casertana - Ero piuttosto titubante visto che avevo deciso di dedicarmi esclusivamente alla crescita dei babies. Il pressing della società ed un confronto con mister Bove mi hanno invece convinto in un batter d'occhio ad accettare questa proposta ed allargare il mio impegno in questa fantastica realtà. Quello che vogliamo mettere in atto è un percorso metodologico, un sistema di allenamento integrato nuovo per questi contesti, partendo dalla base rappresentata dalla scuola calcio ed arrivando agli agonisti. Un percorso che trascende dall'aspetto puramente calcistico di campo ma che miri a sviluppare la figura del portiere sotto molteplici aspetti: dall'analisi biomeccanica alle riprese settoriali durante gli allenamenti passando per incontri teorici e visite guidate ad allenamenti nei settori giovanili professionistici che facciano capire, specie a chi si è avvicinato da poco a questo ruolo, cosa c'è dietro a tutto quello che fanno. Un esempio può essere rappresentato dai "compiti" che ho assegnato ai ragazzini per studiare a fondo la propria passione, per fargli capire (e non subire) oltre ai guanti ed al pallone cosa c'è dietro e come si può sviluppare la propria crescita". L'esperienza dell'anno scorso con le giovanile ha rappresentato per Caravano la base di partenza: "E' stato un anno di semina - prosegue - all'Olympic ho trovato terreno fertile per poter lavorare sulle idee e poterle applicare, grazie al supporto del club che ci offre strumenti idonei e qualitativamente importanti per poterlo fare al meglio. In questo contesto mi fa enormemente piacere poter contare sulla presenza di Davide Sessa con il quale lavoreremo a stretto contatto, analizzando dal punto di vista medico le peculiarità di ognuno, predisponendo uno specifico lavoro posturale e seguendo con il supporto della tecnologia l'evoluzione motoria dell'atleta nel corso del tempo in un clima sereno e propositivo. Il nostro obiettivo è quello di formare a 360° l'atleta alle prime armi, affinare e migliorare focalizzando l'attenzione sui dettagli quello già formato". In conclusione Caravano ritorna sull'esperienza universitaria in terra tedesca: "Ha lasciato inevitabilmente il segno, oltre che la convinzione di aver scelto il meglio con l'Olympic Salerno. Mi sono reso conto che al di là delle strutture anche in Germania il calcio a livello giovanile e minore ha le sue difficoltà. Parlando della funzione delle famiglie nell'approccio allo sport dei loro figli più piccoli, posso tranquillamente affermare di come l'Olympic rappresenti una di quelle rare eccezioni in cui le famiglie non interferiscono con il lavoro dello staff e sanno di poter contare su un personale qualificato che miri alla maturazione sportiva ed umana del bambino per gradi in un discorso lungimirante che in ogni caso poterà i suoi benefici".
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