Pasquale Aliberti va in carcere. La Cassazione, infatti, ha respinto il ricorso dei legali dell'ex sindaco di Scafati, presentato contro l’ordinanza bis del Tribunale del Riesame di Salerno che – lo scorso anno – aveva accolto l’istanza della Procura antimafia della misura cautelare in carcere.
L'ex primo cittadino è accusato di violazione della legge elettorale con l’aggravante del metodo mafioso - reato perpetrato in occasione delle elezioni amministrative 2013 - e voto di scambio politico-mafioso per le Regionali 2015.
Bocciata anche la seconda istanza presentata dagli avvocati di Aliberti: con il secondo documento, si avanzava la proposta di arresti domiciliari, con la pena da scontare presso l'abitazione familiare estiva, situata in Calabria.
L'inchiesta "Sarastra", costata la condanna a Pasquale Aliberti, ha portato anche allo scioglimento del Consiglio comunale scafatese ed è stata volta a scardinare il presunto patto tra la politica locale ed esponenti di spicco di clan della malavita organizzata di Scafati, in particolare con quello dei Loreto-Ridosso.
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