Buddha diceva che le parole hanno il potere di distruggere e di creare ogni cosa: mai frase può essere più appropriata alla situazione attuale di Vietri sul Mare, magnifica realtà a cui negli ultimi tempi sono stati arrecati molti, troppi danni. Ciò è dovuto ad una completa inadeguatezza da parte dell’amministrazione comunale nel gestire un paese con un potenziale enorme, sprecato ormai da anni. Riavvolgendo il nastro, però, si evince che la situazione sia catastrofica ed irreversibile da oltre due anni, ovvero dall’annientarsi della maggioranza in Consiglio comunale, diventata “a tavolino” per convenienza. Questo perché dopo le varie dimissioni, tra gli altri, degli assessori Pagano e Scannapieco, passati all’opposizione, il sindaco Benincasa dovette fare mente locale e districare la matassa rivolgendosi ai due "acerrimi rivali" Granozi e Borrelli, che pur di mantenere salda la poltrona hanno magicamente cambiato le proprie idee e reputato l’amministrazione degna, dopo averla aspramente criticata. Questi ultimi sono state stampelle utili all’amministrazione, secondo una nota firmata dall’opposizione, per approvare debiti fuori bilancio per quasi 500mila euro. Tuttavia un altro inconveniente travolge il Comune, quando a gennaio il Prefetto di Salerno sospende il sindaco Francesco Benincasa, per effetto della legge Severino; a seguito di ciò il vice-sindaco Civale viene catapultato alla guida di un Comune ormai fantsama.
Un comune, insomma, che ha dimostrato ampiamente la sua totale mancanza di rispetto verso il volere popolare espresso nell’ultima tornata elettorale, creando una maggioranza che non incarna assolutamente le intenzioni dei Vietresi, molti dei quali ne chiedono da tempo le dimissioni. Il susseguirsi di queste vicende ha portato ad opere ( o presunte tali) fermate al palo, o neanche fatte partire, insieme al completo abbandono soprattutto delle frazioni comunali, lasciate nel degrado e nell’anarchia. D'altra parte i cittadini vietresi sono già pronti ad assistere ad un’immediata accelerata di dinamismo e di zelo in corrispondenza dell’arrivo delle prossime elezioni, a cui molti esponenti politici hanno già l’occhio pronto, attraverso iniziative atte ad accaparrarsi più preferenze possibili, come si è purtroppo già abituati a vedere. Come detto sopra, quello che però più freme e duole a chi ha a cuore questo paese, è il totale piattismo in cui è ormai lasciata Vietri. Visto che le potenzialità ci sono, e sono enormi, soprattutto nell’ambito turistico, molti si chiedono perché non vengono sfruttate per aumentare ad esempio l’economia locale come magistralmente compiono tutti gli altri paesi della Divina?
La risposta probabilmente è una sola, ossia l’abitudine di guardare prima all’interesse personale e allo schieramento “politico” invece di unirsi insieme in una sola cosa nel bene del paese. E’ infatti da comprendere che non esiste la politica dei signoroni, delle poltrone e delle aule, ma quella del fare, in mezzo alla gente e per la gente. Solo apprendendo questo importantissimo dettaglio si potrà realizzare una nuova Vietri sul Mare
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