Le gesta della Salernitana nell'arco di un secolo narrate attraverso la "voce" dei suoi protagonisti: questo è l'intenso e professionale lavoro eseguito dal giornalista Alfonso Pierro nel suo :" La Salernitana prima dei 100 anni" (giornalista del "il Bello dello Sport nda, ha collaborato precedentemente con il quotidiano "La città" e con "Cronache del Mezzogiorno). Il Libro verrà ufficialmente presentato presso la libreria "La Feltrinelli" in una data non scelta a caso, il 19 giugno, in cui cade la ricorrenza del novantanovesimo compleanno della Salernitana. Alfonso ci racconta com'è nata l'idea di questo progetto : " E' stato un caso, l' editore, Nicola Pesce, mentre si discorreva di altri argomenti, mi ha proposto di mettere su carta un'idea di un libro sui granata e così è nato : " La Salernitana prima dei 100 anni". Una passione per la Salernitana iniziata da molto piccolo : " Non ricordo la prima volta al Vestuti , ma ho ben stampato in mente l'abbonamento giallo di papà del settore distinti e lui che mi accompagna con la mano verso l'ingresso, all'epoca avrei dovuto avere circa 5/6 anni ". Alfonso Pierro ci spiega la struttura del suo scritto : " Nel mio libro analizzo attraverso la voce dei protagonisti alcune tappe della storia della Salernitana, dalla prima serie A al gol di Minala al Paternio Lombardi". Tanti infatti le emozioni vissute in prima persona e le interviste esclusive ad alcuni personaggi che hanno fatto la storia granata come Pierino Prati, Roberto Breda, Delio Rossi, solo per citarne alcuni. Il giornalista nelle pagine del libro, si sofferma anche su un momento tragico della storia della Salernitana , la tragedia del treno Piacenza-Salerno del 24 maggio 1999, alla domanda sulla sua visione se il tifo possa essere cambiato da quell'evento tragico risponde : " Ritengo che il tifo non sia cambiato, bensì l'anima del tifoso è cambiata che è stata profondamente segnata". Pierro ricorda quei momenti difficili : "Ero a Piacenza con amici e ho saputo dell'accaduto quando mi sono svegliato il mattino dopo. Non ci credevo..il calcio non deve uccidere,il calcio deve essere un momento di passione, di amore per i propri colori". Pierro nel suo libro si sofferma in particolare sulla prima volta in serie A della Salernitana facendo accenno anche alla partita con il grande Torino :" Nel mio lavoro dedico un intero capitolo alla prima volta in serie A della Salernitana e, naturalmente, non poteva mancare un riferimento a quella gara. Al Vestuti ha giocato il Grande Torino di Mazzola, una squadra che poteva fare la storia del calcio italiano e restare negli annali per vittorie importanti e non per la tragedia di Superga". La Salernitana di ieri e quella di oggi, due mondi diversi come sottolinea Pierro:" Sono due epoche differenti che non si possono paragonare. In passato il legame con la maglia assumeva qualcosa di magico , sicuramente più profondo di quello che si può avere nel calcio moderno". l'augurio del giornalista alla Salernitana per il futuro : "Io mi auguro di potere vedere di nuovo la Salernitana in serie A ...ma questa volta sfatando il tabù della retrocessione e potere festeggiare la salvezza a fine stagione. In un certo senso lo devono ai 4 angeli che sono volati in cielo perchè volevano difendere con il loro tifo la serie A".
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