Si chiude con cinque condanne il processo a carico di un gruppo di persone, coinvolte in una maxi indagine su falsi incidenti stradali nell'Agro nocerino. Falsi sinistri che venivano ideati per ottenere i premi assicurativi. Il giudice monocratico del tribunale di Nocera Inferiore ha distribuito un anno di pena sospesa ciascuno per i singoli imputati, condannando però gli stessi a risarcire quanto frodato nei confronti della Unipol Assicurazioni, la compagnia parte lesa nel procedimento, con l'ammontare del danno e la parte spettante da liquidarsi in separato giudizio civile. L'inchiesta risale al 2011, con i sinistri tra automobili ritenuti fasulli e contestati ad altri tre imputati, per i quali è scattata la prescrizione. L'indagine aveva coinvolto una serie di persone, con ruoli diversi, impegnati ad orchestrare i falsi sinistri, tra testimoni, guidatori e faccendieri, in modo da ingannare le assicurazioni e ottenere risarcimenti in denaro. Un ruolo principale lo avrebbe rivestito un carrozziere di Sant'Egidio del Monte Albino, ritenuto procacciatore e volto già noto alle forze dell'ordine, finito in un procedimento separato. La procura di Nocera Inferiore iscrisse tra gli indagati non solo carrozzieri, ma anche medici, per la certificazione di lesioni conseguenza di sinistri mai avvenuti. Le compagnie frodate, alcune arrivate alla costituzione in giudizio, erano inizialmente quattro, raggirate dal meccanismo illecito, senza tuttavia che vi fosse il regime associativo. Gli imputati, senza precedenti prima di qualche giorno fa, hanno residenza nei comuni dell'Agro nocerino.
Fonte: Il Mattino
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