Ciò che più colpisce in una Vietri sul mare affranta, colpita e messa più volte al tappeto dalle esigenze dei singoli a scapito della cittadinanza è la prepotenza con cui i vecchi amministratori, insieme alle nuove facce della politica nostrana (a dir la verità non tanto nuove), continuino con la loro vile propaganda a prendere a pugni un paese martoriato, esausto, dove non c’è più fiducia in una politica giusta, che sappia trovare la soluzione adatta per le problematiche accusate dai cittadini.
Non c’è peggior sconfitta per una giunta comunale che la sfiducia dei cittadini, la loro indifferenza e il loro disinteresse per la cosa pubblica: questo è quello che è successo nel comune costiero. L’incertezza e la fragilità governativa, sociale e amministrativa hanno fatto sì che si sia passati da un comune vivo e attivo ad uno totalmente opposto, colmo di fiacchezza e passivo. I colpevoli, però, di questa sfiducia collettiva, non sono assolutamente individuabili solamente nei componenti delle precedenti giunte, bensì anche alle false sentinelle che hanno permesso lo scialbore di un esecutivo allo sbando, immemore dei veri obiettivi prefissati, a volte anche rendendosene complici in toto. Tuttavia questa è, purtroppo, una storia risaputa e ben conosciuta, poiché accaduta nelle scorse tornate elettorali e programmata sicuramente già per le future. Il problema è alla radice, alla voglia vera di mettersi in gioco per il Paese che ogni vietrese ama al fine di garantirgli tutta la propria disponibilità: metterci davvero la faccia e condurre una carriera politica davvero utile per il destino del nostro Comune.
Le parole della campagna elettorale – lo sanno bene i cittadini vietresi- lasciano il tempo che trovano, e non possono essere riconosciute come veritiere e/o coerenti ma frutto solamente di una retorica spicciola affiancata da opere amministrative ordinarie rese magicamente straordinarie. E’ per questo che con assoluta franchezza si può asserire che l’amministrazione Benincasa-bis ha fallito, e lo ha fatto in maniera silente, pacata, ordinata quasi effimera; lo ha fatto attraverso i suoi consiglieri totalmente assenti sul territorio, con i suoi elettori e sostenitori disinteressati dall’impegno civile e con la paura di un decadimento che incombeva. Una situazione che il Comune di Vietri sul mare non può vivere, inaccettabile e obbligatoriamente da riformare.
Molti hanno considerato il rinnovamento e la ricostruzione di Vietri come un’aporia non degna di essere affrontata, e, dopo vari passi indietro annessi allo stupore generale, due liste si sono presentate agli occhi degli elettori come àncora di salvezza contro il naufragio definitivo: la prima capeggiata da Giovanni De Simone che, forse consapevole del bisogno di nuove fondamenta ha preferito formare un gruppo misto di consiglieri uscenti e oppositori della scorsa amministrazione da cui trarre solamente quel che di buono (poco) è stato fatto, sinonimo di una nuova corrente. Stessa corrente che vorrebbe avallare la seconda lista in campagna elettorale, guidata da Antonella Scannapieco, desiderosa di formare un esecutivo tale da poter affrontare in maniera totalmente rivoluzionaria le tante incognite irrisolte. Ciò che ci si aspetta da questi rispettabilissimi candidati protesi verso le poltrone comunali è la volontà di sporcarsi davvero le mani, tralasciando le parole e puntando al Fare. I vietresi meritano un trattamento migliore rispetto a quello che hanno ricevuto negli ultimi anni, volenterosi di ricevere quella miccia che possa far riaccendere nei loro cuori il desiderio di migliorare il Paese che amano.
L’obiettivo principale, quindi, è puramente pratico e abbraccia anche l’esigenza di rimettere in moto la macchina economica-turistica lasciata in sospeso, incentivando la venuta dei turisti offrendo dei servizi proporzionali alle bellezze che Vietri sul Mare possiede. Inoltre il proposito motore è soprattutto l’adeguamento dei vari punti di vista personali per far sì che si lavori per un’unione di intenti, coinvolgendo chiunque abbia la volontà di operare per il bene dei cittadini, in particolare la fascia giovanile. E' innegabile che la mole di lavoro sia alquanto imponente ma l’augurio finale che si invia alle liste in campo per Vietri è l’incentivo di affidarsi ad una politica innovatrice e produttrice di idee utili alla comunità così da ridisegnare un futuro migliore per tutti i vietresi.
La politica di nuovo in mano ai cittadini, come dovrebbe essere, da sempre.
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