di Erika Noschese (Cronache)
«Il Ponte del Diavolo è un simbolo della nostra città che va salvaguardato». A lanciare l’appello alla Soprintendenza di Salerno l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Salerno Antonia Willburger, intervenuta in merito ai crolli, che si sono verificati nei giorni scorsi, e che hanno interessato l’Acquedotto Medievale di Salerno tanto da rendere necessario interdire il traffico in via Velia per diverse ore. Di fatti, nei giorni scorsi il sindaco Vincenzo Napoli e l’assessore Willburger hanno incontrato i vertici della Soprintendenza per dare inizio ai lavori di messa in sicurezza e restauro dell’opera. «Il monumento non è lasciato a sé stesso», si è difeso il primo cittadino della città capoluogo, dopo le accuse di molti commercianti della zona che lamentano la totale assenza di interventi per una struttura storica che andrebbe invece salvaguardata. Ammininistrazione comunale e Soprintendenza, di fatti, dovranno stabilire gli atti da produrre per la messa in sicurezza ed il restauro dell’opera. «In queste circostanze, si tratta di un restauro scientifico con complicazioni archeologiche quindi non è una cosa che può fare chiunque», ha spiegato il sindaco Napoli secondo cui, ancor prima della caduta dei sassi, l’amministrazione comunale si era attivata anche per chiedere all’ordine degli Ingegneri di Salerno una consulenza mirata a verificare gli aspetti strutturali del monumento. «Dobbiamo decidere le modalità di questa perizia tecnica e successivamente si fa il progetto di restauro scientifico, la Soprintendenza farà la sua parte prioritaria e spero che riusciremo a mettere in sicurezza il monumento», ha poi aggiunto Napoli. Al momento, dunque, ancora non si conosce l’importo complessivo degli interventi che riguardano il Ponte del Diavolo. «E’ un’altra realtà che sto prendendo a cuore, ci siamo incontrati con la Soprintendenza che è molto disponibile», ha dichiarato l’assessore Willburger. Necessario, dunque, ispezionare lo stato del bene con gli ingegneri incaricati dal Comune che stanno studiando come intervenire. A breve, inoltre, dovrà essere stilato un protocollo d’intesa tra Soprintendenza e Comune, oltre a cercare i fondi per il restauro. L’Acquedotto Medievale, ha detto ancora l’assessore alla Cultura «è un simbolo della nostra città che va salvaguardato e che può diventare un polo non solo culturale ma anche turistico perché si possono creare itinerari artistici culturali importanti, ci stiamo dietro». Intanto, a breve sarà fatta una verifica statica per capire la salute del monumento e solo successivamente si entrerà nel dettaglio per quanto riguarda gli aspetti accessori per il recupero delle pietre. «Va da sé che stiamo già studiando come trovare finanziamenti da spendere per mettere in sicurezza il ponte e restaurarlo», ha poi rassicurato il sindaco Napoli.
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