E' trascorso ormai un mese abbondante dalla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e non è dato sapersi quando e come si potrà riprendere a frequentare. Le voci di questi giorni parlano di esami di maturità rivoluzionati e condensati in un'unica grande prova e promozioni collettive con piani di recupero a Settembre. Sul modello già adottato dalle Università con numerose sedute di laurea svolte telematicamente, anche la scuola si è dovuta adattare per salvare il salvabile e tenere impegnati gli alunni. Abbiamo voluto approfondire la questione con un giovane docente di Matematica: "La dichiarazione dello stato di pandemia ed il relativo stare a casa forzato ha compromesso non soltanto svariate attività lavorative e sportive, ma di conseguenza anche quelle scolastiche - spiega il prof. Giuseppe Rega - Se da un lato l’utilizzo della tecnologia, nelle sue diverse sfaccettature e tra l’altro già introdotta nel sistema scolastico da qualche anno, aiuta nello stare a “contatto” con gli alunni, dall’altro viene quasi ad annullarsi il famoso patto educativo consistente anche nel discorso frontale classico al quale siamo storicamente abituati".
"Analizzando la questione dal punto di vista tecnico - prosegue - sento il dovere di affermare che il confronto ed il rapporto tra insegnanti e la cosiddetta generazione “nativa digitale” presenta un divario abbastanza elevato, soprattutto se viene preso in considerazione e ad analisi il gruppo della prima classe cronologicamente più in là con gli anni. A tutto ciò vanno fatte le dovute eccezioni che comunque confermano la “regola”. Colgo l’occasione per augurare a tutti l’auspicato ripristino della vita quotidiana, perché nonostante il già citato aiuto tecnologico, lo stare assieme ha tutto un altro sapore e valore".
Altri articoli di questo autore:
Se vuoi essere tempestivamente aggiornato su quello che succede a Salerno e provincia, la pagina facebook di Salerno in Web pubblica minuto per minuto notizie fresche sulla tua home.