di Giuseppe Vitolo
Nel magma generale dell’incendiato clima di incertezza in cui versano le attività economiche e commerciali del nostro territorio, emerge la gestione del caso Parco Giochi e di tutte le strutture di svago ludico, abbandonate oramai ad una fase di stallo che non sembra conoscere soluzioni nell’immediato. Una situazione difficile, dettata dalla confusione generale in cui mancano gli appigli per un pronto ritorno alla normalità. Così come le case editrici, le cartolerie e tutte le attività inerenti al mondo dell’infanzia hanno rivendicato, e ottenuto, una riapertura graduale delle proprie mansioni, anche i Luna Park e le attività di svago per i più piccoli chiedono attenzione, per non rendere ancora più amaro un periodo mai così buio.
«Non abbiamo avuto alcun riscontro dalle istituzioni – afferma uno dei gestori del Luna Park Parco Mercatello – alle nostre continue sollecitazioni di aiuto. Siamo chiusi dal 3 marzo e abbiamo anche registrato atti di vandalismo all’interno della nostra struttura. Non essendoci stata prospettata alcuna evoluzione in tempi rapidi, possiamo solamente sperare in una veloce normalizzazione del Sistema, anche se restiamo seriamente preoccupati». La spinosa vicenda legata ad una delle filiere che più hanno risentito della crisi, dovuta allo stop inflitto dal Coronavirus, rappresenta un buco nero, non un semplice punto interrogativo. Nonostante i vari passaggi attraverso i comitati incaricati della gestione delle crisi d’impresa, i proprietari delle strutture di ludico svago non hanno ottenuto le risposte desiderate.
È l’assenza di un segnale, di un cenno d’assenso, la scintilla che accende la miccia degli amletici interrogativi: «Ci siamo mossi attraverso mozioni scritte ad assessorati e associazioni – prosegue il gestore –, ma non siamo riusciti ad ottenere le garanzie utili quantomeno a confidare in un pronto rientro. Con l’arrivo della primavera, il periodo delle festività pasquali è sempre stato uno dei più prolifici dal punto di vista dell’utenza e il Luna Park rappresenta la nostra unica fonte di reddito: il fatto di essere fermi da circa un mese e mezzo rende il tutto molto più complicato». Un grido d’allarme che si tramuta in un accorato appello che il Luna Park Mercatello lancia a nome di tutte le attività affini al Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli: «Chiediamo considerazione e conforto. L’invito che faccio al Sindaco Napoli è quello di non abbandonarci, non possiamo affrontare il discorso tasse se non abbiamo la possibilità di lavorare».
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