di Erika Noschese
Istituire un bonus da riservare, con idonei fondi regionali, alle famiglie con bambini da utilizzare presso strutture ludico-creative. E’ una delle proposte avanzate al governatore della Regione Campania da Giada Ferraioli, responsabile di Ludomagia e portavoce di un gruppo denominato Ludoteche Campania Insieme che comprende un centinaio di imprenditori campani del settore.
«Ludico ed Educativo. Abbiamo tutti attività di Ludoteca, Sale festa, Baby Parking Parchi gioco, Centri di servizi per l’infanzia, Centri Educativi - ha dichiarato Giada Ferraioli a "Cronache" - In questo periodo di grande difficoltà ci siamo uniti per dare voce ad un settore purtroppo sempre troppo ed ingiustamente dimenticato finora. Non siamo mai menzionati, abbiamo attività chiuse da oltre quaranta giorni e al momento nessuna previsione di ripartenza. Le spese però continuano ad esserci e se non si trova una soluzione idonea per molti di noi anche la ripartenza potrebbe risultare molto difficoltosa o addirittura questa potrebbe non esserci assolutamente più. Eppure oltre ad essere parte integrante dell'economia italiana, siamo un settore estremamente importante per le famiglie, affinché loro possano continuare a lavorare affidando i propri figli a persone qualificate ed esperte e per i bambini stessi».
La portavoce regionale di Ludoteche Insieme Campania ha già provveduto ad evidenziare le esigenze del settore ludico ricreativo all'attenzione delle istituzioni, «sperando fortemente di essere presi in considerazione e che ci vengano erogati aiuti per la sopravvivenza delle nostre attività e linee guida precise su una futura ripartenza delle stesse - ha poi aggiunto - Chiediamo di essere ascoltati per evitare che tanti bambini perdano luoghi importanti per loro come lo sono le nostre attività! Da questo momento così tanto destabilizzante però e da un' idea di unione di forze per riuscire ad affrontarlo , ci stiamo ritrovando oggi a lavorare insieme per la nascita di una vera e propria associazione di categoria che possa rappresentare il settore ludico ricreativo ed educativo creativo. Grazie alla resilienza e alla forza di volontà di tanti professionisti finalmente anche le attività del nostro settore potranno avere una propria voce ed identità».
Tra le proposte avanzata al presidente di Palazzo Santa Lucia l’istituzione di un “Bonus” da riservare, con idonei fondi regionali, alle famiglie con bambini da utilizzare nelle strutture ludico creative o, in alternativa, la costituzione di un albo di imprese della categoria (opportunamente stilato in seguito a pubblica manifestazione di interesse) che consenta di utilizzare i voucher Babysitter, già stanziati dal governo centrale, anche al fine di far usufruire alle famiglie di un servizio di baby-sitting qualificato con personale esperto per tutto il 2020 «sia domiciliare che presso le nostre strutture con adeguate misure di sicurezza e di distanziamento sociale», spiega Giada Ferraioli; l’estensione degli aiuti economici già previsti dalla Regione Campania per un periodo di almeno 4-6 mesi, in ragione del fatto che, anche se le attività nel frattempo potessero ripartire, il volume di affari sarebbe inevitabilmente molto ridotto rispetto al passato; taglio delle aliquote Irap (o addirittura eliminazione) per l'anno fiscale 2020; sospensione degli ammortamenti immateriali e materiali per l'anno 2020; facoltà di capitalizzare tutti i costi fissi mensili di gestione sostenuti dalle imprese a fronte di ricavi a zero o ridotti dello stesso periodo, in modo tale da spalmare su più esercizi e non solo sul 2020 il sostenimento di tali oneri; contributi diretti a fondo perduto per il pagamento dei canoni di locazione dovuti ai proprietari degli immobili di qualsiasi categoria catastale ovvero leggi in materia di annullamento/riduzione dei canoni per tutti i mesi di chiusura; annullamento/sospensione del pagamento delle utenze, senza addebiti di more o interessi; azzeramento della contribuzione; annullamento di tutti i tributi comunali; ampliamento della Cassa Integrazione a tutte le categorie che lavorano nel settore infanzia; estensione temporale della Cassa Integrazione.
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