di Erika Noschese
Solo pochi giorni dalla riapertura delle autoscuole ed è gia protesta. Alla base delle polemiche le ipotesi avanzate dal governo in merito alle future attività delle autoscuole, relativamente all’effettuazione degli esami per il conseguimento delle patenti. Di fatto, ad oggi, gli esami di guida si dovrebbero tenere - come accade ormai da anni - presso la Motorizzazione di Salerno che non sarebbe invece attrezzata in base alle normative vigenti in materia di Covid19 che dovrebbe permettere il distanziamento sociale e l’installazione di barriere protettive in plexiglass. «Il ministero ha dettato delle linee guida che andrebbero seguite ma la motorizzazione di Salerno non si è attrezzata per lo svolgimento degli esami che sono stati rinviati a data da destinarsi», ha dichiaratoil segretario regionale dell’Unica Consorzi Antonio Anastasio. Al momento, nella più totale incertezza, si ipotizzano convenzioni con privati o strutture quali caserme per lo svolgimento degli esami. «Le autoscuole sono abilitate allo svolgimento degli esami, ci dessero la possibilità di sostenere gli esami in sede perchè le nostre autoscuole sono già pronte, soprattutto nel rispetto delle norme anticontagio», ha poi aggiunto Anastasio.
«Del resto - ha aggiunto ancora il segretario regionale di Unica, l’Unione italiana consorzi autoscuole - gli esaminatori dovranno limitarsi a portare solo le schede cartacee per permettere agli studenti di sostenere l’esame di scuola guida perchè non si tratta solo della patente B ma anche della categoria C, quella degli camionisti che fondamentalmente serve per lavorare». Della stessa opinione anche Nico Mazzeo, segretario provinciale dell’Unasca, Unione nazionale Autoscuole studi consulenza automobilistica: «Contestiamo il decreto per la motorizzazione - ha spiegato infatti Mazzeo - Sono ormai due mesi che non guadagniamo e così facendo noi possiamo ricominciare a lavorare solo nel mese di ottobre» perchè, spiega ancora, «passerà del tempo prima di individuare la sede, procedere con il bando di gara, allestimenti e tanto altro».
Anche Nico Mazzeo rilancia, dunque, la possibilità di svolgere gli esami in sede, una possibilità negata ormai dagli anni ‘90 per reprimere il fenomeno della corruzione. «Il nostro codice Ateco, di fatti, ci permette di stare aperti ma senza poter sostenere esami è difficile andare avanti», ha aggiunto Mazzeo. Di fatti, sono centinaia gli studenti della provincia di Salerno in attesa di poter sostenere l’esame di guida dopo il blocco totale di due mesi. Una situazione che sembra non far altro che peggiorare un settore già in forte crisi che, paradossalmente, potrà aprire ma non sostenere gli esami, almeno fino a quando la motorizzazione di Salerno non si attrezzi nel rispetto delle norme anticontagio o si trovi una soluzione che non sia la convenzione con enti privati.
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