"Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta sono zone rosse". Lo ha annunciato il premier Conte illustrando le zone pandemiche in cui è stata divisa l'Italia soggette a misure più restrittive da venerdì. "Nell'area gialla, con criticità moderata, rientrano Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna. Lazio, Veneto, Liguria". Nell'area arancione, con criticità medio alta, ci sono Puglia e Sicilia.
Area rossa In zona rossa ci sono Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta. Secondo l'ultimo Dpcm, prevede mobilità interna solo per "comprovate esigenze" (motivi di lavoro, salute e emergenze), apertura solo per asili nido, scuole per l'infanzia, elementari e prime medie, chiusura dei negozi ad eccezione di alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole. Restano aperti parrucchieri e barbieri mentre devono chiudere mercati, bar e ristoranti. Si può acquistare cibo d'asporto. E' sospesa l'attività nei centri sportivi ma è consentita esclusivamente all'aperto e in forma individuale. E' anche permessa l'attività attività motoria in prossimità della propria abitazione mantenendo le distanze e usando la mascherina.
Area arancione Nelle aree arancione ci sono Puglia e Sicilia, qui verranno chiusi i ristoranti, ma non i negozi.
Area gialla Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Veneto, Liguria, Toscana, Molise, Marche, Sardegna e Friuli Venezia Giulia rientrano nell'area gialla insieme alle province di Trento e Bolzano. In queste zone ci sono le misure restrittive più "morbide" previste nel Dpcm. Le scuole in Campania resteranno chiuse anche se la Regione è stata inserita nella lista delle aree "gialle" che prevede didattica in presenza tranne che per le superiori di secondo grado. La Campania resterà invece ferma sulla chiusura di ogni grado delle scuole che proseguiranno con didattica a distanza, quindi dopo la pubblicazione del provvedimento del governo in gazzetta Ufficiale verrà emessa un'ordinanza per confermare la chiusura. Vietato circolare dalle 21 alle 5 mattino. Nei giorni festivi e pre festivi saranno chiusi gli esercizi commerciali tranne farmacie, para farmacie, generi alimentari, edicole e tabacchi. Sospesi i concorsi, tranne per quelli sanitari. Trasporto pubblico ridotto al 50%, tranne per i mezzi scolastici. Chiusi teatro, palestre e cinema, sale scommesse. Bar e ristoranti chiuse alle 18, fino alle 22 l’asporto ed il domicilio.
Area verde Non ci sono Regioni in verdi, ha spiegato il premier "perché il virus corre".
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