“Credo che dopo il 21 giugno saremo in zona bianca”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso dell’intervento consueto del venerdì sulla sua pagina Facebook. “Non voglio commentare la zona bianca, gialla, lasciamo perdere perché mi fa male il fegato”, ha aggiunto, spiegando che ieri in Campania “abbiamo avuto il livello più basso di positivi, 199, e se Dio vuole continueremo a scendere”.
“Stiamo assistendo in queste ore a una vicenda che è francamente sconcertante rispetto al vaccino Astrazeneca. Il Governo nazionale doveva fare due cose: garantire all’Italia la produzione autonoma di vaccini e garantire un’informazione scientifica semplice, univoca e affidabile. Non ha fatto né l’una né l’altra cosa. In modo particolare, dal punto di vista della comunicazione ai cittadini, siamo di fronte a quello che potremmo chiamare un vero e proprio disastro”. Prosegue De Luca.
“Siamo l’unico Paese al mondo – aggiunge – nel quale la gestione del piano anti Covid non è affidata direttamente al Ministero della Salute ma a una struttura esterna, il commissariato. Il commissario è stato prima un manager pubblico, Arcuri, adesso è un generale dell’Esercito, ma fondamentalmente si è scelto di avere una separazione della struttura dal Ministero della Salute. Questo modello organizzativo è contraddittorio e improduttivo”.
“Cercheremo di fare solo i richiami con AstraZeneca ma solo a chi ha più di 60 anni” – chiarisce poi il presidente della Regione – “Io non so a chi devo chiedere se la seconda dose agli under 60 va fatta con AstraZeneca o no. Devo chiedere a un medico o a un militare? Noi aspettiamo il Cts, ma la competenza è all’Aifa”.
“Siamo in un Paese strano – conclude ancora polemico – Quando abbiamo raggiunto le 500mila dosi di vaccino somministrate al giorno si è parlato di grande successo del commissario all’emergenza Covid. Il commissario non c’entra niente. Lo sforzo organizzativo è stato fatto totalmente ed esclusivamente dalle Regioni. Chi ha fatto le 500mila dosi di vaccino? Il commissario? Lo hanno fatto le Regioni”.
“A Roma fissano gli obiettivi, quelli che fanno o non fanno sono le Regioni, le Asl e il personale medico – aggiunge infine – Chiariamolo definitivamente. Ogni volta dobbiamo spiegare bene chi fa che cosa”.
Sono sette, intanto, le Regioni in Italia che hanno gia’ sospeso la somministrazione di vaccini a vettore virale – Astrazeneca e Janssen – per gli under 60. A Veneto, Lombardia, Sicilia, Campania e Puglia – che avevano preso questa decisione nei giorni scorsi – oggi si sono aggiunte anche Umbria e Valle d’Aosta. L’Emilia Romagna e il Piemonte hanno ribadito di attenersi alle indicazioni di Aifa, secondo cui Astrazeneca e Johnson&Johnson sono autorizzati dai 18 anni in su ma preferibilmente somministrati alla popolazione over 60. Altre regioni, inoltre, hanno affermato di essere in attesa delle decisioni del Cts e del ministero in merito a modalita’ di utilizzo e somministrazioni.
“Va avanti a Salerno il programma straordinario di ripascimento del litorale, si realizzano spiagge di centro metri di profondita’ che cambiera’ il volto della citta’ quando sara’ inaugurata in estate piazza della Liberta’ e prendere corpo spiaggia da centro storico a Pontecagnano, cambia il destino della città”. Ha poi aggiunto De Luca.
FONTE: Ora Notizie
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