Oggi la campanella della nostra regione ha chiamato i propri studenti per l’ultima volta. Un giorno carico di emozioni sia per gli alunni che gli insegnanti. Malinconia, nel ripensare all’anno appena trascorso, gioia, per l’arrivo dell’imminente estate, l’amarezza dell’aver forse perso momenti significativi per via della pandemia, tristezza per la consapevolezza di dover lasciare, forse per sempre, amici o professori. Gli addii di questo momento sono sempre struggenti, ma forse oggi ancor di più. Le difficoltà sorte causate dalla pandemia hanno reso ancora più umano il lavoro del docente che è divenuto al contempo maestro, confidente, psicologo, e manforte per i propri studenti. Una reciproca solidarietà e sostegno nati forse per le quarantene continue, le preoccupazioni per quel posto vuoto e le lezioni dietro uno schermo vedendo gli occhi dei propri compagni risultati positivi. È da tutto questo che nascono le lettere, i cartelloni, gli applausi, i grazie e le dediche musicali che hanno riempito le aule rimaste per la maggior parte dell’anno scolastico vuote e fatto emozionare tanti docenti.
Lacrime di liberazione, sfogo di tanti mesi di tensione, ma soprattutto di commozione e di felicità per ciò che la DAD non è riuscita a strappare via: il legame empatico ed umano tra professore e studente. Elementi che, insieme ad una “fascinazione che apre cuore e menti e l’ascolto dell’altro”, come sostenne il noto filosofo Umberto Galimberti in un’intervista del 2019, sono e devono essere alla base dell’insegnamento. “Sono entrata in classe ignara di tutto, poi la sorpresa: il sottofondo di ‘Piccola Stella’ di Ultimo, grafiche alla lavagna e cartelloni colorati in mano. A fatica riuscivo a trattenere le lacrime per la commozione. All’inizio volevo evadere per non farmi vedere dai miei studenti in quelle condizioni, ma poi sono rimasta per l’ultimo saluto coi miei studenti”. È il racconto di Daniela S., supplente di matematica in una scuola media del salernitano. “Ho sostituito la collega solo per questi ultimi mesi e mai mi sarei aspettata un ultimo giorno così. Le loro parole le porterò sempre con me anche se il mio cuore è ancora lì con loro”. L’ultimo squillo della campanella, gli applausi e le grida dei ragazzi ai cancelli con la speranza di ritornare a settembre alla normalità.
FONTE: Ora Notizie
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