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Cittadini arrabbiati per le condizioni pessime delle acque antistanti il litorale a sud di Salerno. Acqua torbida, spesso caratterizzata dalla presenza di chiazze schiumose e melma, stanno costringendo tantissimi bagnanti a dover rinunciare ai primi tuffi estivi e, addirittura, dover spostarsi verso il Cilento o la Costiera Amalfitana per godere di un mare pulito. Come evidenziato dai dati diffusi dall’Arpac, i valori di Enterococchi intestinali e di Escherichia coli, hanno superato di circa quattro volte i limiti consentiti dalla legge. Dunque, balneazione vietata a residenti e turisti anche quest’anno, nei tratti di La Picciola e Magazzeno, tra l’insoddisfazione di chi vorrebbe rimanere in zona e godersi la freschezza di un bagno. Sui social spopolano le foto del mare sporco, c’è qualche avventore che al mattino può godere di acqua apparentemente pulita e cristallina ma già in tarda mattina la situazione cambia in negativo con la comparsa di macchie marroni trasportate dagli affluenti Picentino e Asa. Non va meglio nemmeno verso sud, dove la “bandiera nera” è stata riservata anche nel tratto della foce del Tusciano. Quasi tutto il tratto ricadente nel comune di Pontecagnano è vietato alla balneazione. I cittadini lamentano, inoltre, anche la poca pulizia delle spiagge libere nonostante i recenti interventi di bonifica degli arenili da parte dell’Amministrazione comunale con la Sarim, la società che gestisce la raccolta differenziata in città. Diverse le segnalazioni al primo cittadino Lanzara al quale viene chiesto un impegno maggiore per la salvaguardia dell’ambiente e di iniziative concrete per contrastare lo sversamento illegale nei fiumi che poi confluiscono nel mare. Lo scorso mese di ottobre, il primo cittadino ha istituito una task force comunale per recuperare dati al fine di individuare eventuali sversamenti illeciti che contribuiscono all’inquinamento dei fiumi.

FONTE: Ora Notizie