Testa alta, petto in fuori ma con tanta voglia di esprimersi e di realizzare un sogno. La parola d’ordine è personalità. Si può descrivere così, Luca Lamberti, giovanissimo originario di Lancusi (SA), che nei prossimi mesi avrà la possibilità di provare un qualcosa di diverso. Dopo essere partito dall’ASD Aquilotti Irno, ha vissuto alcuni anni nel settore giovanile della Salernitana. Lo scorso anno è tornato alla “base” e la prossima tappa è Pontedera dove il diciassettenne Lamberti si trasferirà per giocare in Primavera 3. Un ragazzo del salernitano che riceve quest’opportunità è un qualcosa che rende orgogliose tante persone. Ecco perché Salernoinweb.it in esclusiva ha sentito il giovane centrocampista e i suoi primi tecnici che gli augurano il meglio.
«Adoro giocare a calcio». Queste le prime parole di Luca Lamberti che dimostrano la sua passione per questo sport. «Gli Aquilotti Irno sono stati la mia prima società. Sono stato, poi, per 4 anni a Salerno (dalla stagione 2017-18 fino allo scorso settembre), nelle giovanili della Salernitana, prima di tornare agli Aquilotti che considero “casa mia” e ora da settembre avrò la possibilità di fare un’altra esperienza al Pontedera e andrò lì con la voglia di fare bene».
Dal 2012 Luca Lamberti ha mosso i suoi primi passi con gli Aquilotti Irno che considera così: «Sono una grande famiglia. In questa società ho capito che per esserci una squadra deve esserci, in primis, un gruppo perché senza questo non si può andare da nessuna parte. L’esperienza a Salerno mi è servita perché ho avuto la possibilità di fare un campionato nazionale contro ragazzi forti. Non posso lamentarmi perché ho giocato e sono maturato. Quando, poi, lo scorso anno sono tornato agli “Aquilotti Irno” sono ritornato in famiglia». Il calcio è divertimento per Lamberti, centrocampista (non ancora diciottenne) dotato di buona tecnica, lucida visione di gioco e di una esplosività importante: «Mi reputo un ragazzo con personalità. Amo giocare davanti alla difesa anche se posso giocare anche qualche metro più avanti dietro le punte, ispirandomi a Dybala (un giocatore che ammiro molto)».
Il giovane Lamberti, assistito dal consulente di mercato per società professionistiche Vincenzo Catera, sogna di giocare un giorno ai massimi livelli: «L’opportunità Pontedera la considero come un treno che passa una sola volta e che bisogna prendere al volo. Credo sia un’occasione unica da non far scappare. Mi metterò in gioco essendo solo (senza essere circondato fisicamente dall’affetto dei miei cari) e vedrò cosa riuscirò a fare. Andrò a stare nel convitto, andrò a scuola lì e farò allenamento. La categoria sarà il campionato Primavera 3. Un ringraziamento speciale va alla mia famiglia (ai miei genitori, ai miei fratelli) che non hanno mai smesso di credere in me e a tutti gli allenatori che ho avuto che mi hanno migliorato sotto il profilo tecnico e chi mi hanno insegnato ad avere la testa sulle spalle».
Livio Maranzano, mister e responsabile degli Aquilotti Irno, ha espresso tutta la sua gioia per l’opportunità concessa al giovane Lamberti: «Come società Aquilotti Irno e come persona, che ha accompagnato Luca nel suo percorso di crescita, mi ha fatto enormemente piacere che sia arrivata quest’opportunità per lui. Ciò è a dimostrazione del buon lavoro svolto con i ragazzi. Dopo un momento difficile, perché non proseguire un percorso con un settore giovanile già avviato non è semplice, ha deciso di tornare da noi per ritrovare stimoli e per riproporsi a buoni livelli: questo per la nostra società è motivo d’orgoglio perché vuol dire che abbiamo trasferito valori. Tornare in un ambiente familiare e sereno è stata la mossa giusta per superare quel momento di difficoltà. Scegliere di tornare indietro non è facile. Quest’aspetto mi ha fatto grande piacere e anche il fatto di avergli dato attraverso il nostro lavoro un’altra possibilità. Gli auguro ogni bene perché è un ragazzo che merita».
Anche Giuseppe Manicatori, uno dei primi allenatori, ha espresso il suo pensiero: «Luca ho avuto modo di accoglierlo da piccolissimo e già allora dimostrava una passione incredibile per il mondo del calcio e faceva intravedere delle doti non comuni. Un ragazzo educato, molto attento, con tanta voglia di imparare e di migliorare. L’ho visto crescere anno dopo anno e di pari passo è cresciuto il suo talento. Lo seguirò sempre “il mio Luca Lamberti”. Un ragazzo che merita tutte le fortune di questo mondo».
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