Soltanto 24 progetti promossi a fronte delle 64 istanze presentate da amministrazioni comunali e Provincia. È la beffa, enorme, arrivata nelle ultime ore nel Salernitano dove i fondi del Pnrr sembrano diventati quasi inaccessibili. Dopo la bocciatura o (la mancata copertura di finanziamento) di altri maxi-progetti coperti con i soldi della ripartenza stanziati dall’Unione Europea, arrivano altre docce gelate dal “Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica della Regione Campania” da finanziare nell’ambito del Piano nazionale ripresa e resilienza: Palazzo Santa Lucia, infatti, ha pubblicato gli elenchi aggiornati degli interventi dopo i ricorsi presentati dalle amministrazioni bocciate in prima istanza. Soltanto il progetto del Comune di Trentinara è stato promosso, tutti gli altri sono stati cassati e non potranno accedere ai 74 milioni di euro stanziati per la Campania, per cui adesso sarà stilata la graduatoria definitiva.
I progetti promossi. I punteggi migliori fra le 24 istanze promosse dalla Regione Campania li hanno ottenuti i progetti presentati dal Comune di Amalfi per l’efficientamento energetico e la messa a norma sismica dell’istituto “Fra Gerardo Sasso” (5 milioni 421mila euro); dal Comune di Cava de’ Tirreni per l’adeguamento della “Simonetta Lamberti” (2 milioni 487mila euro); dal Comune di Altavilla Silentina per la demolizione e la ricostruzione della “San Francesco” (3 milioni 624mila euro). Per lo più sono state promosse le progettualità presentate dai piccoli Comuni, fra i grandi centri ha ricevuto l’ok soltanto l’istanza del Comune di Salerno per l’adeguamento sismico della “Nicola Abbagnano” (1 milione 300 mila euro).
Le istanze bocciate. Sono 40, invece, le richieste di finanziamento non accolte dalla Regione Campania anche dopo la procedura di riesame avviata da Palazzo Santa Lucia in seguito ai ricorsi presentati dalle varie amministrazioni. Nella tabella che definisce le bocciature emergono tutta una serie di problematiche varie. Ed in particolare viene evidenziato come - in diverse occasioni - siano proprio i progetti a essere sbagliati. “Errori” degli uffici che si sono occupati delle pratiche, dunque, che hanno impedito il possibile accesso ai fondi a pioggia stanziati dall’Unione Europea. E che fanno perdere una grossa occasione visto che la documentazione “non conforme” ha cancellato - anche dopo il riesame degli atti - la possibilità di accedere ai finanziamenti. Per fare qualche esempio delle “carte” mancati o ritenute non valide, il Comune di Sala Consilina, per l’adeguamento sismico della scuola “Cappuccini-Sagnano”, ha allegato una documentazione non firmata negli allegati; il Comune di Agropoli, per il maxi progetto da oltre 12 milioni riguardante la demolizione e la ricostruzione della “Landolfi”, ha inviato atti non conformi per Ape, valutazione di sicurezza, allegati e verbale di verifica; la Provincia di Salerno per il progetto da 5 milioni di euro di ricostruzione dell’istituto tecnico “Glorioso” di Giffoni Valle Piana, oltre a non aver allegato la verifica preventiva ha mancato di inviare il suo atto di approvazione del progetto e il nulla osta dell’amministrazione dei Picentini, proprietaria del plesso; il Comune di Piaggine, per la riqualificazione da quasi 3 milioni del edificio “Pepoli” ha presentato un progetto di fattibilità firmato dal Responsabile unico del procedimento, eventualità che contrasta con le norme dell’Anac. Insomma, errori - grandi e piccoli che, intanto, hanno fatto perdere una grossa occasione alle amministrazioni della provincia di Salerno di sfruttare i fondi del Pnrr per dare nuova vita agli istituti scolastici.
FONTE: La Città
Altri articoli di questo autore:
Se vuoi essere tempestivamente aggiornato su quello che succede a Salerno e provincia, la pagina facebook di Salerno in Web pubblica minuto per minuto notizie fresche sulla tua home.