Riceve un Daspo di due anni, nonostante la sua totale estraneità ai fatti e la sua assenza dal luogo “incriminato”: questo è quello che è capitato al giovane salernitano Gianluca Maddalo. Il classe 1981, con un passato tra Serie D ed Eccellenza, sarebbe finito al centro della bufera per un aggressione al padre del direttore di gara di un match di prima categoria salernitana. La partita in questione, risalente al 27 ottobre 2021, riguardava una gara di calcio tra il Montecorvino Rovella e Real Vatolla.
«Mi mantenevo grazie al calcio facendo il preparatore dei portieri con due scuole calcio (la Soccer Friends di Santa Tecla e la Salvatore Anselmo (Giffoni Valle Piana) – ha dichiarato Maddalo ai microfoni di Salernoinweb.it – Dopo il mio passato tra Serie D ed Eccellenza, sono rimasto in questo mondo ed ero tesserato con il Policastro (squadra di Seconda Categoria). Al termine della partita tra Montecorvino Rovella e Real Vatolla del 27-10-2021, a detta dei presenti piena di decisioni arbitrali controverse, alcuni individui “non identificati” si erano recati nello spogliatoio per malmenare il direttore di gara. Il padre del fischietto, carabiniere dichiarato ed intervenuto in difesa del figlio, è stato percosso da questi soggetti. Dopo qualche mese arrivata la denuncia, presso il comando di Montecorvino Rovella, uno dei nomi degli aggressori risultava essere il mio».
«Punto numero uno – ribadisce con forza Maddalo – io non ero nemmeno presente ad assistere a questa gara, sia perché ero al lavoro presso l’attività di famiglia, sia perché non avevo nessun interesse a seguire questa partita. La cosa che fa più male è stato il fatto che non mi è stata data la possibilità di difendermi e di incontrare il Carabiniere che mi ha denunciato. Non sono stato identificato da nessuno né convocato dai Carabiniere della Stazione di Montecorvino Rovella. Mi è stato comunicato il provvedimento di Daspo nel mese di gennaio e mi è stato consigliato di scegliermi un legale. L’avvocato Michele Sarno mi sta assistendo: abbiamo prodotto dei documenti che certificano la mia totale estraneità e ho trovato anche 7 testimoni “reali”. I dirigenti del Montecorvino Rovella non hanno mosso un dito per scusarsi né per chiarire e dimostrare la mia totale estraneità dei fatti (per coprire un loro tesserato). Gli altri provvedimenti dati (1 anno e 2 anni di Daspo) riguardano 2 persone che figurano essere Presidente e dirigenti del Montecorvino Rovella».
«Sono circa 6 mesi che col mio legale, l’avvocato Michele Sarno, stiamo combattendo per fare giustizia su una situazione assurda e surreale. - queste le parole finali di Gianluca Maddalo, ai nostri microfoni - La cosa che fa male è che tutto ciò mi è costato 6 mesi, non potendo lavorare». Ha raccontato così il giovane salernitano la sua disavventura che da mesi lo affligge, pur non centrando nulla con i fatti sopra elencati. In molti anche sui social si sono mossi chiedendo giustizia per il preparatore dei portieri che sta affrontando da mesi la battaglia più difficile.
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