Quando ottieni certi risultati non è facile contenere gli entusiasmi ma bisogna anche festeggiare, pensando a come migliorare per raggiungere nuovi obiettivi. Questa è la filosofia di Nicola Cardillo, presidente del Giffoni Sei Casali che ha trovato una storica promozione in Eccellenza, vincendo il girone E di Promozione davanti al Centro Storico con cui ha condiviso il miglior attacco con 63 reti fatte. Il prossimo anno sarà tutto da vivere ma non da semplice neopromossa senza ambizione. Lo ha confidato lo stesso Cardillo in esclusiva ai microfoni di Salernoinweb.
«Le emozioni sono quelle di chi vive per la prima volta questo traguardo. - ha esordito il numero uno del club - Un obiettivo mai raggiunto dal Giffoni e che riguarda il territorio. In piccolo, molto in piccolo, sentiamo di aver fatto un minimo di storia sportiva in un territorio che ama e che ricorda anche i genitori che non ci sono più. Premesso che ho sempre creduto. Se non ci credevo io per primo, chi altro doveva farlo. Sapevo di avere a disposizione una squadra attrezzata, in grado di fare bene anche in Eccellenza (già quest'anno) e che aveva tutti i margini per recuperare il distacco».
«Se mi chiedi una partita in particolare, senza dubbio è quella in casa del Centro Storico. - ha confessato il presidente del Giffoni Sei Casali - Vincendo quella sfida siamo passati dal -8 potenziale al -2 di distacco. Li si è capito che c'è la potevamo fare. Tutti han fatto bene quest'anno ma mi sento di ringraziare anche quei ragazzi che sono con me da tanto tempo e che per diversi motivi hanno giocato meno. Chi come Valerio Sabatino o Giuliano Coppola, il capitano da tanto tempo, che hanno dato il loro contributo come gruppo, come esperienza, come intelligenza, in una squadra tutta nuova. Se devo dire qualcuno, a livello sentimentale, dico loro».
«L'obiettivo è fare un buonissimo campionato, non vogliamo fare le comparse. - risponde così Cardillo tra progetti e ambizioni future - Io sono sponsor e partner del Monza, e Berlusconi, dopo la promozione in A (in preda all'entusiasmo) ha esclamato di voler vincere il campionato e di andare in Champions League. (Sorride, ndr). Ecco noi vogliamo allestire una squadra forte e non vogliamo essere la classica neopromossa senza arte né parte. Non vogliamo essere una Cenerentola».
«Dedico questa soddisfazione, sicuramente, a tutti che hanno voluto bene al Giffoni Sei Casali, nel presente e negli anni addietro. - ha concluso Cardillo - Ho già dedicato questa gioia a un amico che non c'è più come Salvatore Noviello. La dedichiamo a tutto il territorio e all'ambiente. È stata dura sotto tanti punti di vista (fisico, psicologico, economico...). Ogni anno, la vittoria scaccia tutti i problemi durante la stagione: il calcio ha questa magica virtù, far dimenticare i problemi veri della vita. Ci rivediamo l'anno prossimo, più forti di prima. Sarà bello veder venire a Giffoni (paesino di 4.000 abitanti) corazzate come la Scafatese, l'Angri (in caso di mancata promozione in D), il San Marzano o l'Agropoli. Questa è la soddisfazione più grande».
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