Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo Economico, conferma la sua presenza a Giffoni e non si sottrae alle domande, nemmeno così accomodanti, che arrivano dalla sala, dai ragazzi di Giffoni Impact!, spunti e sollecitazioni che affrontano alcune delle questioni di maggiore attualità nell’infuocato dibattito politico di questi giorni. A coordinare l’incontro il direttore di SkyTg24, Giuseppe De Bellis, per lui un ritorno a Giffoni dopo l’esperienza dello scorso anno: “E’ stato un anno di catastrofe ovunque - ha detto – tranne che e a Giffoni. Qui c’è un clima fantastico”. Poi il saluto al Ministro Giorgetti: “Confermare la sua presenza – ha aggiunto – testimonia la rilevanza che ha Giffoni e la sua voglia di dialogare con questi ragazzi che sono molto interessanti. Direi che sono il meglio di noi”. Il ministro concorda: “Quello che mi ha lasciato Giffoni – dice - è una generazione curiosa e briosa, che ha voglia di capire un mondo che sta cambiando rapidamente e che con i vecchi schemi non si riesce ad interpretare”.
Il confronto a tutto campo, dalla crisi di governo alle prossime elezioni, dall’inflazione al superbonus in edilizia, dalla competitività del sistema Paese alla necessità di una maggiore formazione in ambito finanziario, in particolare per i giovani. Giorgetti risponde con grande disponibilità e non manca un appello rivolto ai ragazzi che tra poco meno di due mesi dovranno recarsi alle urne in occasione delle Politiche 2022. “In questo Parlamento – ha detto - c’erano molti giovani ma è nelle amministrazioni locali che serve il loro contributo e poi è da lì che si cresce e si va avanti. Un altro problema serio è il sistema elettorale e noi siamo in un sistema in cui in pochi decidono i vertici. Sento di dirvi di cimentarvi nelle vostre realtà senza avere paura”. Poi i ragazzi gli ricambiano l’appello. Dalla platea gli chiedono di non dimenticare questa sala, di fare in modo che i giovani siano tenuti in maggiore considerazione nei processi decisionali, nelle scelte che riguardano il loro presente oltre che il loro futuro: “Voi ora potere votare – dice Giorgetti - Nei prossimi due mesi avrete la possibilità di valutare e di pesare. L’astensione non è un fenomeno naturale, ma rappresenta una conseguenza di quello che viviamo. Ma quando nella pubblica opinione i parlamentari vengono considerati ladri o dei nullafacenti, allora la risposta è quella di non andare a votare e questa è la crisi della democrazia rappresentativa. E’ un grave problema. Allora vi dico: difendete il Parlamento se volete la libertà”.
In autunno ci sarà un nuovo Governo. Cosa della sua esperienza Giorgetti vorrebbe che venisse portato avanti e non cancellato con un colpo di spugna: “Io – ha detto – sono un fautore della continuità amministrativa. In questo periodo al Governo abbiamo creato una struttura che servisse per attirare investimenti in Italia. E’ un’iniziativa che mi auguro verrà portata avanti e, anzi, verrà potenziata. Così come l’attenzione per l’imprenditorialtà giovanile e femminile. Sono due degli obiettivi a cui abbiamo lavorato con maggiore impegno e che vorrei venissero portati avanti”. Siamo in tempi di crisi di governo. Draghi si è dimesso e molto probabilmente la sua esperienza in politica si fermerà qui, che ne pensa Giorgetti: “Innanzitutto – ha detto – non farei previsioni di alcun tipo. Quello che dico a tutti: non preoccupatevi molto di quello che succede in politica perché la forza dell’Italia non sta nella politica ma nel sistema imprenditoriale. Questo è un Paese che va avanti nonostante la politica e tutto questo per la nostra inventiva, la nostra intelligenza, il nostro genio”.
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