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Tra sacrifici, sogni e viaggi in era Covid: la testimonianza di quattro giovani intraprendenti

27/07/2022

Il Covid ha inevitabilmente condizionato e colpito soprattutto il mondo dei giovani studenti-lavoratori, coloro i quali pur di portare avanti i propri sogni si sacrificano a suon di rinunce per tagliare il traguardo da vincenti e coronare i propri desideri. Due anni difficili in cui reinventarsi e dar libero sfoggio alla propria creatività è stato pane quotidiano. Per approfondire dall'interno come hanno vissuto questa fase e con quali prospettive s'immaginano il futuro prossimo, abbiamo raccolto il parere di quattro giovani che al meglio sintetizzano emozioni, paure, sentimenti e desideri. La prima, direttamente dal lago di Como, è Seyla Zanon, talentuosa modella ricca di risorse: "Non mi sento ancora di aver scelto un percorso. Fino ad ora, già da prima del liceo ho vissuto tanti cambiamenti, ho iniziato con il liceo classico per poi finire allo scienze umane. Il mio è stato e continua ad essere un vero e proprio viaggio. Non sono mai stata una di quelle persone che nascono già sapendo quale sarà il loro percorso di vita, come non mi sono mai sentita parte di una singola categoria. Ricordo una frase del noto film The Big Kahuna a tal proposito: “Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno”. Una volta terminato il liceo, avendo lavorato sin da piccola nel mondo della moda e della pubblicità, ho voluto provare almeno una volta a dedicarmi solo allo spettacolo, una strada che ho sempre portato avanti ma sempre e solo in parallelo alla mia vita. Perciò ho frequentato il corso di Acting per un anno all’Accademia cinematografica Mohole di Milano. Terminato il mio anno accademico non rimasi entusiasta come avevo immaginato; perciò, decisi di iniziare l'Università continuando a portare avanti la recitazione solo come passione. Mi iscrissi a Lingue per l’impresa alla "Cattolica" e nel frattempo iniziai a lavorare part-time nell’azienda di famiglia, Antincendi Unidet di Cornaredo fondata dal nonno nel 74’, specializzata nel settore antincendio. Finii per lasciare l’Università e studiare per qualificarmi e ottenere il ruolo di Responsabile sistema qualità aziendale, attualmente il mio ruolo ormai da tre anni. Sono entusiasta di questo ruolo e di quello che ho imparato In questi tre anni, però non vedo ancora un percorso chiaro per il futuro, sono ancora alla ricerca di qualcosa di nuovo che sento che arriverà presto. A giugno 2021 poi il concorso di Miss Italia ha bussato alla mia porta... ". Intanto il Coronavirus: "Cerco sempre di vedere le cose dal lato positivo, perciò questi due anni li ho vissuti come due anni per riflettere e fare ordine su chi sono e su quali sono i miei obiettivi futuri. Per quanto riguarda il vaccino, se all’inizio ero timorosa e poco favorevole, ho dovuto poi cambiare idea per continuare a vivere una vita normale. Non sono molto d’accordo sul Green Pass perché viene usato in modo incoerente e a volte senza senso. Il mondo della moda è diventato un mondo molto veloce negli ultimi due anni, vedo sempre meno qualità e un aumento di consumo influenzato anche dalla facilità degli acquisti online. E come ha fatto notare il grande Giorgio Armani "bisognerebbe tornare indietro per ridare alla gente prodotti di qualità e modelli conici". Da giugno a dicembre mi sono dedicata al concorso di Miss Italia 2022, un’edizione totalmente nuova post Covid. Ho vissuto il concorso con l’impegno di un vero e proprio lavoro, per me non è mai stato un gioco dal momento che ho investito tempo e denaro; ho investito nella preparazione fisica, allenandomi con un personal trainer privato per 6 mesi e ho preso lezioni di canto, ballo e recitazione private. È stata una bella esperienza, utile per quanto mi ha insegnato a livello morale e professionale, ho dato il massimo e mi sono piaciuta fino alla fine. Non l’ho trovato meritocratico e coerente, le carte in tavola non si cambiano alla fine ma così è stato. Se sapevo che volevano creare un reality non avrei partecipato. Ma anche questo mi è servito da insegnamento. Miss italia è un concorso che una volta premiava i valori di una persona, che a mio parere sono ciò che la rendono “bella”, ora premia chi ha più followers e fa più scoop, negativi in particolare, per creare la notizia che fa da pubblicità al concorso". Estate tempo di viaggi: "Il criterio sulla quale mi baso quando scelgo la meta di un viaggio è scegliere una meta in cui vi siano sia attività di relax sia attività culturali e di svago, insomma non mi piace proprio annoiarmi neanche in vacanza. Mi piace partire per una meta avendo organizzato un planning di base, che poi tendenzialmente tendo a seguire ma con la completa libertà di fare modifiche improvvise. Mi piace visitare provando a immergermi nello stile di vita del posto nella quale mi trovo, cercando di perdere l’etichetta della turista e di conoscere gente del posto per farmi consigliare con intelligenza i posti tipici da non perdermi assolutamente. Questo è ciò che cerco quando sono libera di organizzare, se non sono da sola ma in compagnia cerco di accontentare un po’ i miei desideri e quelli degli altri miei compagni di viaggio. Vivo da quando sono nata a Cornaredo, in provincia di Milano. L’italia è la mia casa e mi piace molto; a poche ore di macchina c’è il mare e così la montagna, il cibo è buono e lo stile di vita equilibrato. Tuttavia non mi sento di appartenere a nessuna città in particolare, mi sono sempre sentita una cittadina del mondo. Ho un carattere flessibile e sono consapevole che potrei facilmente cambiare spesso città in cui vivere. il cambiamento è una cosa che non mi turba, anzi mi piace molto. Ho solo 24 anni, tuttavia grazie ai miei genitori ho avuto la possibilità di viaggiare molto sin da piccola, ma a mio parere quando si tratta di viaggi non è mai abbastanza. Difatti, i viaggi che ho fatto non sono stati abbastanza da permettermi di trovare il posto dove vorrei vivere in futuro. Nella mia idea di vita futura esiste una possibilità di trasferirmi all’estero, però mi devo innamorare di questa città. Sono molto legata alla mia famiglia perciò mi spiacerebbe molto costruirmi una nuova vita lontano da loro. Mi ispirano molto Madrid, Lisbona, Parigi, Dubai.. ma per rispondere con concretezza a questa eventualità dovrei approfondire la mia conoscenza di queste città". Parentesi conclusiva dedicata ai social: "Come social utilizzo Instagram principalmente, di recente ho scaricato Tiktok ma lo utilizzo poco e dopo l’esperienza di Miss Italia 2021 ho ripreso ad utilizzare anche Facebook, tutti a scopo professionale. Ho un buon rapporto con i social e li utilizzo con moderazione, per quanto mi riguarda hanno acquisito un’importanza rilevante sul mio lavoro. Instagram ha assunto la funzione di Linkedin, difatti negli ultimi mesi ho ricevuto numerose proposte di lavoro e opportunità professionali nell’ambito moda e tv solo tramite Instagram; tanto che sono arrivata a pensare che il proprio profilo Instagram abbia sostituito il vecchio biglietto da visita. Se dovessi dire la mia sui social network? Sono pro e contro. Come già ho espresso nelle righe precedenti utilizzo principalmente Instagram, perciò mi esprimo su questo social. Lo trovo un veloce e comodo mezzo per fare e farsi pubblicità, tuttavia nella sfera personale non lo apprezzo. Non approvo come abbia e stia modificando le relazioni umane e le persone, indirizzandole e abituandole sempre più alla superficialità".

La parola passa poi a Vanessa Ferdenzi dall'Emilia Romagna: "Studiare medicina è sempre stato il mio sogno, fin da quando ero bambina mi immaginavo a svolgere un lavoro a contatto con le persone e nel quale potessi aiutare gli altri. Crescendo e acquisendo una maggiore consapevolezza ho compreso che soltanto in uno studio psichiatrico avrei potuto dare il 100% di me stessa. Non è stato per nulla facile accedere a questa facoltà ma ad oggi rifarei tutto ciò che ho fatto pur di raggiungere l’obbiettivo. Il Coronavirus è stato un grande scoglio a livello psicologico poiché io amo stare in mezzo alla gente e conoscere persone nuove, quindi trovarmi, di punto in bianco, a dover trascorrere le mie giornate chiusa in casa non è stato per nulla semplice. - sottolinea - Tuttavia, per quanto riguarda lo studio, sono riuscita comunque a raggiungere i miei obiettivi concentrandomi sul pensiero che fosse soltanto una fase transitoria e un male necessario (perché, come ci insegna la scienza, circa ogni 100 anni una pandemia imperversa nella popolazione umana). Per quanto riguarda i vaccini sono convinta che siano l’unica arma in nostro possesso per riuscire a fermare la circolazione di questo virus. Chi non crede in questo sta basando il proprio sapere sulle parole di medici ormai radiati da anni o su teorie che di scientifico hanno ben poco. Il Green Pass penso sia uno strumento molto utile ma che avrebbe potuto essere evitato se tutti avessero adempiuto al proprio dovere di cittadini vaccinandosi subito quando possibile". L'importanza della gestione temporale: "Personalmente sono molto soddisfatta di come gestisco il mio tempo siccome riesco a incastrare impegni universitari, personali e di volontariato. Non sopporto avere un momento in cui non ho nulla da fare e questo mi permette di riempire le mie giornate con varie attività. Nel tempo libero, oltre ai tipici impegni da ventenne (amici, serate, fidanzato, palestra…), sono membro di una associazione universitaria, di una organizzazione di eventi e, quando possibile, faccio volontariato. Se devo essere sincera penso di avere una vita molto piena di attività, molto più di altri coetanei universitari come me. Mentre per quanto riguarda i miei coetanei che lavorano comprendo che per loro sia diverso siccome hanno orari più definiti e quindi avere impegni extralavorativi non è semplice". Sull'impatto del Covid a livello territoriale: "Il Covid ha messo a dura prova tante attività, ma in particolare quelle che organizzano eventi mondani e di grande aggregazione, tuttavia non penso che dalla pandemia - in questo ambito - si possa ricavare qualcosa di positivo. Sul piano del divertimento e dell’aggregazione in Italia siamo fortissimi e, attualmente, non vedo possibilità di miglioramento. L’offerta ricreativa nella mia cittadina (Fiorenzuola) è buona ma potrebbe essere sicuramente migliore, per questo motivo io e l’associazione di cui faccio parte ci impegniamo a ravvivare le notti del posto in cui viviamo. Qui dove vivo durante la fase meno acuta del Covid eravamo quasi tornati alla normalità, ed era bellissimo perché dimostrava quanto mancasse a tutti la vita pre-pandemica". Conclusione dedicata al turismo e ai riflessi social sul quotidiano: "Le mete dei miei viaggi dipendono principalmente dalla tipologia di vacanza che desidero fare. Solitamente cerco città in cui vi siano luoghi da visitare (musei, chiese, monumenti, parchi, castelli…) ma anche molta scelta a livello di ristoranti e bar/locali per la sera. Invece, per quanto riguarda vacanze al mare/montagna vado alla ricerca di posti con un bel mare/un grande comprensorio sciistico ma anche dove vi siano giovani e locali per la movida. Attualmente non mi trasferirei all’estero: sono convinta di vivere nello stato più bello al mondo e quindi, per quanto io ami viaggiare e conoscere nuovi paesi e culture, tornerei sempre nella mia amata Italia. Sono molto legata ai social network benché io li utilizzi soltanto per scopi personali. Tengo ai miei profili e spendo tanto tempo a perfezionarli. Al giorno d’oggi sono convinta siano fondamentali e siano un bellissimo “biglietto da visita”, quindi vale la pena porre attenzione a cosa si pubblica e a come lo si fa".

Della stessa provenienza geografica Annalisa Maggi: "Io studio e lavoro: lavoro per "necessità", nel senso che aiuto i miei in azienda e nel frattempo mi faccio della gavetta; mentre studio filosofia, ne sono appassionata. Mi piacerebbe, in futuro, gestire le risorse umane nelle aziende e credo che la filosofia in questo aiuti tanto. - esordisce - Durante la pandemia, ho lavorato tanto, ma ciò non ha influito particolarmente sulla mia organizzazione di studio e lavoro. In merito al vaccino, non sono contraria ma penso che ognuno sia libero di scegliere se farlo oppure no e questo perchè l'obbligo è "velato" (con l'uso del Green Pass). Le persone devono vaccinarsi in quanto fiduciosi verso la scienza, e non perchè se no non si sentono "liberi" di andare a lavorare o uscire con amici per un aperitivo. Io ho poco tempo libero, proprio perchè studio e lavoro; ma quando lo ho, preferisco viaggiare mentre i miei coetanei andare a ballare". Restrizioni o pseudo tali, nuove imposizioni e abitudini cambiate in era Covid con declinazioni più o meno negative per svariate categorie: "Penso che le regole sulla movida siano state e siano assurde e inutili, non ci sono controlli. Per viaggiare da un paese ad altro, sarei più d'accordo con porre l'obbligo di un tampone negativo e meglio se molecolare. Ho avuto la fortuna di viaggiare all'estero durante la pandemia e per lavoro, ma in Italia nessun controllo. Lavorando, sento che tutti (e nessuno escluso) siano messi nella stessa barca: nessun aiuto dallo stato (e se sì, miseri rispetto le perdite) e perdita di fatturato, con un conseguente problema con i lavoratori". Anche in questo caso passaggio finale vacanziero: "La meta del viaggio la scelgo in base al periodo in cui voglio andare via e soprattutto in base al mio umore: ci sono volte in cui necessito di una vacanza che aumenti il mio bagaglio culturale, e quindi ricerco mete di quel tipo. Altre volte invece, ho bisogno di svago, ma la cultura non deve mancare. Mete come Ibiza o Mykonos non fanno molto per me. E i social? Li uso per solo scopi personali. I social, a parer mio, devono riflettere ciò che si è in realtà".

Tra i settori più colpiti indubbiamente il mondo scolastico. Alunni come insegnanti sono stati catapultati in una nuova dimensione, facendo i conti con le tipiche incongruenze e impicci burocratici all'italiana oltre che con i normali danni causati dalla pandemia. Ma c'è chi dalle difficoltà ne ha anche saputo trarre vantaggio e nuovi spunti operativi. E' il caso di Carola Forti da Novara con spola continua con la Lombardia, impegnata proprio sul doppio fronte: "Il Coronavirus per assurdo mi ha aiutato nell’organizzazione del mio studio perché avendo molte meno distrazioni mi sono concentrata e ho finito gli esami che mi mancavano. La modalità era online e da casa, cosa che ho trovato molto più comoda e funzionale. Sotto il punto di vista lavorativo non ne ho risentito perché insegnando a scuola ho sempre lavorato, sia in presenza che in Dad. - racconta - Per quanto riguarda invece il vaccino mi sono vaccinata quasi subito, ancora quando era facoltativo per gli insegnanti. In generale non ho riscontrato particolari difficoltà, fondamentalmente erano le stesse che si vivevano abitualmente in ogni situazione di quel periodo. Bisognava seguire alcune accortezze che però erano ormai quelle di uso comune. Per i ragazzi sicuramente risultava difficile mantenere il distanziamento con i compagni, evitare il contatto fisico, alcuni tolleravano poco l’uso della mascherina. A mio avviso l’apprendimento ne ha risentito perché per i ragazzi le lezioni in Dad erano più difficili da seguire e anche dal punto di vista psicologico si sentivano limitati nel rapporto con gli altri". Dalla scuola e l'Università alla vita sociale: "Sicuramente la movida ne ha risentito molto e anche molte mete turistiche. Penso che però per quanto possibile i locali frequentati abbiano sempre cercato di offrire dello svago e del divertimento, a volte nel rispetto delle regole, altre volte un po’ meno". Sui suoi spostamenti: "Ho cercato di non farmi influenzare più di tanto da questa situazione, quindi ho cercato mete di vacanza dove si potesse vivere in modo «normale» e dove - conclude - non ci fossero più restrizioni di quelle che vivevo abitualmente a Milano". Saggezza, umiltà e voglia di affermarsi in maniera candida e pura, gli ingredienti per la ricetta vincente di chi vede oltre le difficoltà, proprio come queste quattro ragazze.

Davide Maddaluno - Extratime , Altri mondi -

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