Al "Figliolia" si affrontano Polisportiva Baronissi e Raffaele Sergio: i padroni di casa sono reduci dalla bellissima prestazione di Santa Maria; gli ospiti, invece, non vogliono mollare il treno play-off e sono lì tra le prime quattro del campionato. Primo tempo avaro di emozioni ma gara combattuta dove sono gli irnini a prevalere: ai punti forse avrebbero meritato di più, quando sul finale Torello e Di Giacomo sfiorano il vantaggio. Nella ripresa la gara non cambia e i ragazzi di mister Farina, con carattere e grande determinazione, costruiscono due grandi ripartenze sulle quali, però, è bravissima a controllare la squadra ospite. Una gara tranquilla fino al minuto 75, quando, da una normalissima rimessa laterale, si accende un parapiglia dove a farne le spese è il capitano ospite Senatore, reo di aver colpito un'avversario in modo scorretto che viene espulso dal direttore di gara.
A quel punto gli ospiti si coprono mentre i padroni di casa cercano sortite offensive e a 10 giri di lancette dalla fine arriva la svolta del match: splendida ripartenza irnina dove Torello, a porta praticamente spalancata, si emoziona sul più bello divorandosi un goal praticamente già fatto. Come nelle più classiche delle regole non scritte di questo sport, due giri di lancette e gli ospiti passano. Dormita della retroguardia di casa su un'innocua spiovente dai 30 metri dove si fionda Albanese ed è 1 a 0 Raffaele Sergio. I blu di casa provano a rituffarsi avanti ma la botta è troppo grande e la gara si chiude così con gli ospiti che raddoppiano quasi sul triplice fischio con Gallo. La Polisportiva arriva ancora una volta ad un passo da ciò che avrebbe sicuramente meritato ma il calcio è anche questo. A fine gara come sempre mister Farina non si è sottratto ed ha risposto a qualche domanda.
- Mister come si può considerare questa sconfitta nel percorso?
La catalogo tra le migliori prestazioni dei miei ragazzi: so che è difficile accettare certe sconfitte ma il calcio è nei dettagli. In queste categorie vince di solito chi fa goal per primo noi in questo siamo stati imprecisi.
- Quanto è importante per i suoi ragazzi avere uno come Lei come guida?
Onestamente la domanda mi lusinga, perché la frase "uno come Lei", mi colloca in una posizione importante che non merito ma per rispondere alla stessa ritengo che sono io a sentirmi fortunato ad allenare questi ragazzi. Sono loro che sono importanti per me, perché sto in primis cercando di superare ogni barriera e limite che mai in passato avevo assaporato, tutto fa esperienza.
- Prima della sosta si va in quel di Sapri cosa si aspetta dopo le recenti ottime prestazioni?
Sapri mi rievoca grandi ricordi quindi sarò breve e sintetico, una grande vittoria.
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