Terminata la scuola, tutti ora si godono il meritato relax secondo le aziende di trasporti campane.
Purtroppo, queste ultime non hanno considerato che ci saranno gli esami universitari fino a luglio inoltrato. Infatti è notizia di pochi giorni fa una rimodulazione dei trasporti per la stagione estiva appena arrivata. Difatti, dal 3 luglio fino al 31 agosto, le linee 81-82-83-84 della linea BusItalia che sono tra le più popolate all'Università degli Studi di Salerno saranno sostituite dall'unica linea 85 che partirà dalla città di Scafati fino ad arrivare a Fisciano passando tra le varie: Angri, Pagani, Nocera Superiore, Cava de' Tirreni, Roccapiemonte, Mercato San Severino e per poi ritornare in quel di San Marzano sul Sarno e Sarno per poi arrivare all'Università dopo un'ora e 40 di viaggio.
L'azienda BusItalia non ha considerato l'evidente numero di studenti che dovranno recarsi per sostenere gli esami, creando un disagio anche per quanto riguarda la scarsezza di corse disponibili per arrivare all'Università: circa quattro tra andata e ritorno.
Da qui arriva la protesta dell'Organizzazione studentesca LINK Fisciano che ha espresso il malcontento degli studenti e delle studentesse con un comunicato apparso sulle loro pagine social:
LA STORIA SI RIPETE E GLI STUDENTI PAGANO LE CONSEGUENZE
Ormai da anni la Regione Campania ha un servizio di trasporto pubblico inadeguato: le linee sono poche e il numero di corse per ogni linea sempre minori. Se durante la pandemia erano riconoscibili ed evidenti le motivazioni emergenziali, ad oggi gli studenti si ritrovano sempre più basiti di fronte alla totale incapacità di investire sul funzionamento di un servizio vitale come quello dei trasporti.
La questione colpisce l'intera Regione ed è certamente una diretta conseguenza della gestione dell’abbonamento UnicoCampania, ma sarebbe incosciente non sottolineare le condizioni in cui versano i campus dell’Università degli Studi di Salerno, posizionati fuori dai capoluoghi di provincia.
È inaccettabile che le corse universitarie diminuiscano con l'arrivo dell'estate come se l'università chiudesse a giugno insieme alle scuole. Il campus di Fisciano attualmente è ai limiti dell'accessibilità.
Già in autunno e in inverno si preannunciava un disagio palpabile poiché gran parte delle linee ricostituite post-covid non erano altro che "potenziamenti" temporanei implementati a fatica, così ad oggi non abbiamo prospettive reali sul futuro.
Affrontare realmente queste problematiche non significa solo richiedere maggiori investimenti, è necessario che le responsabilità politiche degli organi istituzionali e sindacali vengano incontro a quelle che sono le esigenze della comunità accademica tutta.
Bisogna evitare che il silenzio delle istituzioni gravi ancora enormemente sulle spalle di chi investe per un percorso di formazione.
Perché un'Università che dovrebbe essere cuore pulsante di un territorio talmente vasto non è collegata in modo sufficiente a garantire un servizio ai limiti della dignità?
Perché la componente studentesca dovrebbe ambire a vivere il campus raccontato come un luogo di opportunità quando anche raggiungerlo e andarsene sembra essere una possibilità remota?
Altri articoli di questo autore:
Se vuoi essere tempestivamente aggiornato su quello che succede a Salerno e provincia, la pagina facebook di Salerno in Web pubblica minuto per minuto notizie fresche sulla tua home.