di Massimiliano Catapano
In un'azione senza precedenti coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania, la Polizia di Stato italiana ha compiuto una vasta operazione contro la pirateria audiovisiva. L'operazione, che ha coinvolto diverse città italiane, ha portato all'indagine di 21 persone, svelando un'associazione criminale che operava a livello transnazionale. Le indagini, avviate dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Catania e coordinate dal Servizio Polizia Postale di Roma, hanno evidenziato una struttura criminale organizzata in modo gerarchico, con ruoli distinti e ben definiti. I promotori dell'associazione erano sparsi in tutto il territorio nazionale e all'estero, mirando alla distribuzione di palinsesti live e contenuti on demand, protetti da diritti televisivi, tramite IPTV illegali. Tra le piattaforme televisive lese figurano Sky, Dazn, Mediaset, Amazon Prime e Netflix, con profitti che si aggirano sui milioni di euro al mese.
L'operazione è stata resa complessa dall'uso di messaggistica crittografata, identità fittizie e documenti falsi da parte degli indagati. Questi strumenti venivano utilizzati anche per l'intestazione di utenze telefoniche e carte di credito, abbonamenti televisivi e noleggio di server. Sono state rilevate numerose attività illecite su piattaforme social, tra cui canali, gruppi, account, forum, blog e profili dedicati alla vendita illegale di contenuti audiovisivi. L'intervento delle forze dell'ordine ha coinvolto diverse città italiane, tra cui Catania, Messina, Siracusa, Cosenza, Alessandria, Napoli, Salerno, Reggio Emilia, Pisa, Lucca, Livorno e Bari.
Agli indagati vengono contestati reati di associazione per delinquere a carattere transnazionale, danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici, accesso abusivo a un sistema informatico e frode informatica. Questa operazione, supportata dai Centri Operativi Sicurezza Cibernetica di Reggio Calabria, Torino, Napoli, Bologna, Firenze, Roma e Bari, ha significativamente ridotto il flusso illegale delle IPTV e dei siti di live streaming. In conclusione, questa importante operazione segna un passo decisivo nella lotta contro la pirateria audiovisiva in Italia, dimostrando l'impegno delle autorità nel proteggere i diritti d'autore e contrastare le attività criminali in ambito digitale.
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