C'è anche un pizzico di Pontecagnano Faiano al Festival di Sanremo. La famiglia di BigMama (foto ANSA), al secolo Marianna Mammone, è infatti originaria del comune picentino al confine con il capoluogo salernitano. In particolare lo zio Carlo è molto conosciuto per il suo impegno nell'ambito del volontariato e dell'associazionismo. Nativa di San Michele di Serino, la giovane artista si è sempre definita fiera delle sue radici e nel suo percorso nella kermesse canora in terra ligure ha strappato applausi per i tanti messaggi sociali lanciati oltre a dare spettacolo con l'esibizione scenica di "Lady Marmalade" e conquistando crediti preziosi per gli amanti del Fanta Sanremo. Nel corso della serata finale, aperta con il 22esimo posto nella classiica generale, si rivolge così al pubblico del Teatro Ariston e al conduttore: "Questa canzone (un vero e proprio grido di rivincita e riscatto) la vorrei dedicare a tutte le persone insicure a chi prova vergogna, credete sempre in voi stessi, credete nei vostri sogni, credere nei sogni salva. Grazie Ama perchè hai visto in me la luce". Nelle esibizioni precedenti si era schierata con fermezza al fianco delle donne vittime di violenza e di bullismo (bodyshaming), di cui lei stessa ne è stata: "Non abbiate paura, denunciate", ha ribadito in più di una circostanza. BigMama lascia il segno e, comunque vada, ha vinto il suo Festival.
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