E' della Bartoccini-Fortinfissi Perugia il primo trofeo stagionale. La compagine umbra si è aggiudicata la Coppa Italia di A2 femminile superando la Futura Giovani Busto Arsizio davanti agli oltre 5.000 spettatori del PalaTrieste. Il sestetto di coach Giovi punta senza mezzi termini al double, guidando con 6 lunghezze di vantaggio proprio sulle bustocche la Fase Vincitori del campionato con il chiaro intento di far ritorno in massima serie. Un obiettivo palesato anche dalla campagna acquisti estiva che ha portato nel capoluogo perugino giovani di assoluto valore e prospettiva. Tra queste Giulia Viscioni, miglior opposto ai Mondiali Under 18 ed Oro con la Nazionale agli Europei Under 19. "I migliori margini di questa stagione sono stati registrati in realtà sin da subito. Già dalle prime amichevoli abbiamo subito dimostrato di essere un gruppo solido capace di lavorare bene assieme, la primissima parte della stagione infatti è stata molto positiva. Col passare dei mesi, come normale che sia, abbiamo iniziato ad accusare i primi segni di stanchezza sia fisica che, soprattutto, mentale, ma nonostante ciò siamo riuscite a tenere alto il ritmo in allenamento e questo ci ha permesso di ottenere tutti i risultati che volevamo tranne l'unica sconfitta stagionale. In vista della seconda parte della stagione, nonchè la più importante, penso sia fondamentale lasciare alle spalle ciò che non ha funzionato e provare a utilizzare ogni singola fonte di energia in modo tale da arrivare pronte a quelli che saranno i match più importanti della stagione. Posso dire di far parte di una grande squadra composta da tante persone esperte che mi hanno aiutata spesso sia in campo tecnicamente che al di fuori nella vita di tutti i giorni e non è mai scontato trovare persone così disponibili. Sono fortunata".
La classe 2004 abruzzese di Sant'Omero abbina gli impegni in palestra a quelli del quotidiano: "Conciliare lo sport agonistico allo studio e/o lavoro è sicuramente una delle prove più difficili davanti a cui ci mette il mondo dello sport ma riflettendoci, tutti gli agonisti provano a coniugare sport, studio e impegni vari sin da quando sono piccoli e forse è proprio questo il segreto: penso, senza voler dare pareri scontati o banali, che dopo svariati anni diventi letteralmente un automatismo, un vero e proprio stile di vita e non più solo un peso. La parola chiave del resto è una sola, organizzazione".
Un amore cresciuto nel tempo che affonda le sue radici in famiglia: "La mia passione nasce ufficialmente 10 anni fa, quando iniziai il MiniVolley in una piccola società di paese, anche se c’è da dire che in famiglia si è sempre respirato l'amore per questo sport in quanto sia mia mamma che mia zia paterna giocavano. Ricordo di aver espresso il desiderio di voler iniziare quando scoprii che mia zia , al tempo diventata allenatrice , allenava delle mie amiche, così poi iniziai anche io. Col tempo questa passione divenne quasi una 'dipendenza' e la Pallavolo iniziò così ad essere totalizzante per me e la mia vita".
Giovanissima ma con tante esperienze più che significative sulle spalle: "La Pallavolo mi ha regalato alcune delle emozioni più forti della mia vita, proprio per questo è difficile, quasi impossibile, pensare di dover scegliere solo uno dei tanti bei ricordi che ho, ma così su due piedi non posso non citare il Mondiale del 2021 in Messico, la mia prima esperienza in maglia azzurra. Di questa competizione in particolare non c’è nulla che non rifarei, con le mie compagne e lo staff abbiamo trascorso un'estate intera assieme imparando a conoscerci e soprattutto a rispettarci: la nostra forza è stata proprio il gruppo, nonostante il secondo posto siamo tornate a casa consapevoli di aver fatto tutto il possibile e non c'è sensazione migliore di questa".
Numerosi anche i legami nati e cresciuti con il Volley come comun denominatore: "Oltre ad avermi fatto provare tutte quelle emozioni fortissime di cui parlavo prima, lo sport mi ha permesso inoltre di conoscere tante belle persone, alcune purtroppo momentanee e altre invece che, una volta entrate a far parte della mia vita, non ne sono più uscite. Di persone e compagne che mi hanno lasciato il segno in tutti questi anni ce ne sono state tante, ognuna a modo suo, devo dire però, che di rapporti come quelli instaurati quest'anno a Perugia faccio fatica a trovarne di simili. Ho trovato intorno a me tante persone diverse tra loro che in un modo o nell'altro hanno sempre saputo darmi e insegnarmi qualcosa, ho trovato sempre mani tese verso di me e mai dita puntate contro, ho trovato sorrisi genuini e abbracci sinceri e non potevo sperare di trovare compagne, anzi PERSONE migliori con cui condividere così tanto".
I sogni son desideri: "Il mio più grande sogno da quando sono piccolina - conclude l'ex Volleyrò transitata dal Club Italia - è quello di partecipare alle Olimpiadi, oltre questo spero semplicemente di avere la carriera che desidero, di arrivare in alto e di divertirmi". Talentuosa, spontanea, focalizzata sul suo percorso di crescita che cammina di pari passo con gli obiettivi collettivi, di valori umani prima che sportivi: Giulia Viscioni ha alle porte un futuro radioso senza porsi limiti.
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