Sabato 16 marzo la piscina comunale di Rapallo è stata palcoscenico del match di cartello della quinta giornata del girone di ritorno del campionato di Serie A1, tra RPN e Plebiscito Padova chiuso con la vittoria delle venete per 9-14. Partita molto importante, soprattutto per le padrone di casa, in ottica play-off. Risultato in bilico fino al quinto minuto dell'ultimo quarto quando viene comminata una doppia espulsione con cambio per le atlete Yara Al Masri del Padova e Daniela Vomastkova del Rapallo, con quest'ultima costretta ad uscire dalla vasca per un profondo taglio sull'occhio che ha reso necessario il ricovero in ospedale. Lo scenario è quello tipico di un normale scontro tra marcatrice e centroboa, presenti altre giocatrici nelle immediate vicinanze delle due vittime del cartellino rosso, tanta schiuma, concitazione in acqua, il disappunto degli spettatori sugli spalti, proteste da parte di chi era presente sul piano vasca. Tuttavia il match riprende e vede le ospiti imporsi con merito grazie anche all'ultimo parziale di 0-4.
L'episodio, approfondito dal club gialloblu, ha mandato su tutte le furie il sodalizio di patron Enrico Antonucci: "Quando il verbale di gara viene soppiantato da un referto ospedaliero che recita: giorni di prognosi, punti di sutura, tac e osservazione, va da sè che l’attenzione si sposti su altro. - le parole del massimo dirigente ligure - Nonostante l'incredulità e lo shock per l'accaduto, che va ben oltre i normali scontri di gioco, Daniela sta già meglio e in un paio di settimane si riprenderà completamente. Ci teniamo a rassicurare e ringraziare tutti coloro, e sono stati veramente tantissimi, che hanno dimostrato affetto e vicinanza alla ragazza per quanto le è capitato. Senza scendere nei particolari dell'accaduto, per quello abbiamo già interessato le sedi opportune che faranno in tutta serenità le dovute valutazioni. Voglio solo specificare, che il ricorso ufficiale che abbiamo presentato, rappresenta per noi un atto dovuto per tutelare le nostre ragazze, le nostre figlie che scendono in vasca spinte principalmente da una sana passione".
Antonucci continua per poi concludere: "Quando ad essere a rischio non è un semplice risultato ma l'incolumità fisica di queste ragazze, non può che accrescere in noi un senso di profondo dispiacere. Ritengo, inoltre, che sia un vero peccato che un episodio di questo tipo possa rovinare quello che per le tante famiglie sugli spalti doveva essere un sereno pomeriggio di sport. A loro, soprattutto alle tante bimbe del settore giovanile presenti, voglio ricordare che la Pallanuoto è uno sport bellissimo che si fonda su valori come la lealtà e il rispetto ed è bene tenerlo a mente dalle prime bracciate sino all'apice della propria carriera".
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