Martedì 2 e mercoledì 3 aprile è in programma la terza giornata della seconda fase a gironi della Champions League: due le italiane in acqua. Ha aperto, per il gruppo A, la Pro Recco che passa 14-15 ai rigori (10-10 dopo i tempi regolamentari) in casa della Novi Beograd. Dai 5 metri decisiva la strepitosa parata di Del Lungo su Vucinic e la trasformazione successiva di Di Fulvio, già a segno nei regolamentari. Un successo che consente ai campioni d'Europa di mantenersi in testa al raggruppamento con 8 punti, uno in più proprio rispetto ai serbi. Avvio equilibrato in cui i padroni di casa, sorretti dalle parate dell'ex Roma De Michelis, riescono a replicare colpo su colpo ai tentativi di allungo biancocelesti. I liguri (penalty fallito da Zalanki che perde il pallone al momento del tiro) iniziano a macinare vantaggio nel secondo tempo dopo il timbro di Echenique, divario che si amplia a metà frazione grazie al bis di Cannella. Fondelli su rigore timbra il +4. Vantaggio che i campioni d’Europa cementano a ridosso del cambio campo: Granados su rigore risponde al goal di Younger da 4, ma sulla sirena ecco comparire sulla scena Kakaris, immarcabile al centro, per il 2-7 che fa calare il sipario sui primi sedici minuti. Condemi (bis) sfrutta un doppio extra player che sembra chiudere i conti, Martinovic ridesta i locali.
Il Novi Beograd segna ancora due volte con Skoumpakis, la prima in superiorità (terzo fallo eper Iocchi Gratta e partita finita a dodici minuti dal termine seguito dopo da Condemi e Drasovic). Il rigore che Fondelli manda sul palo è linfa per i serbi che con Filipovic si portano sul -2. Non sbaglia invece Cannella che dal dischetto virtuale ha sangue freddo e sigla la sua terza rete personale. L’ex Filipovic accorcia ancora, ma a metà tempo la Pro Recco usufruisce del quinto rigore di giornata: questa volta però Cannella si fa ipnotizzare da De Michelis. A tre minuti dal termine il Novi (in precedenza doppio Jaksic) vede la rimonta vicina con Vucinic ed acciuffa il pareggio a lungo inseguito ancora con Skoumpakis (tris) quando mancano 110 secondi dalla fine. Il palo di Radulovic porta la contesa alla lotteria finale che premia la maggior freddezza ospite. Segnano Filipovic, Granados, Cuk e Skoumpakis prima dell'errore del numero 11 mentre precedono l'urlo della freccia azzurra le reti di Fondelli, Zalanki, Younger e Cannella. Nell'altra gara il Marsiglia passa 12-14 a Spalato con lo Jadran.
Sconfitta che di fatto pone fine alle speranze di qualificazione per l'AN Brescia che a Mompiano cede 12-13 all'Olympiacos. Sono gli ellenici a menare le danze portandosi avanti ma venendo puntualmente ripresi come in occasione del guizzo di Dolce che chiude in parità il primo parziale. L'asse salernitano funziona ed è Del Basso a mettere dentro il primo vantaggio lombardo con la squadra di Bovo che prova a capovolgere l'inerzia della partita sull'asse Guerrato-Irving che tiene avanti i padroni di casa fino all'uno-due flash di Gouvis che in un amen scrive il 7-8 con cui si va all'intervallo lungo. Nella ripresa Balzarini (subito dopo espulso definitivamente e già in precedenza a segno) ed il bis di Dolce consentono ai biancazzurri di impattare nuovamente dopo l'extra player di Fountoulis poi tocca ancora all'americano ex TeLiMar mettere dentro il nuovo vantaggio (10-9). Papanastasiou impatta subito poi inizia lo show magiaro di Marton Vamos che in rapida successione in più capovolge nuovamente il punteggio portando i biancorossi sul +2 al 24'. Lo stesso nazionale ungherese fa tripletta all'alba del quarto tempo, rete che risulterà decisiva rendendo vano l'assalto finale locale condotto da solito Irving (poker) con la doppia espulsione comminata a Gitto e Loncar che fa calare il sipario sul match prima dell'ultimo centro a tempo scaduto dell'11 di casa. Non bastano ai bresciani neanche le reti nell'altalena iniziale di Alesiani e Gianazza mentre risulteranno pesanti le doppiete ospiti di Alafragkis e Genidounias (la seconda su rigore) oltre agli assoli di Gkillas e Dimou. Nell'altro confronto compleanno e vittoria per Luca Damonte con il suo Ferencvaros che sbanca 8-10 il campo del Barceloneta.
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