Un mese e quattro giorni dopo il pari di Udine, la Salernitana torna a far punti ma resta a secco di vittorie. Il rigore di Candreva ed il guizzo al 91' di Maggiore timbrano il 2-2 con cui i granata rimontano il Sassuolo (foto Us Sassuolo), avanti nel primo tempo con Lauriente e Bajrami dopo una rete annulla a Pinamonti. "La partita era giusta, solo che poi ci mettiamo del nostro, complice anche un po’ di sfortuna. - spiega a fine gara Stefano Colantuono come ripreso da SalernitanaNews - I goal erano da evitare, il primo l’abbiamo preso su una ripartenza da palla inattiva a nostro favore e sono arrivati in porta. Sul secondo c’è stato un fraintendimento fra i nostri, può capitare. Dopo un campionato così ci possono essere dei mugugni, ma nel secondo tempo la squadra mi è piaciuta, anche. per geometrie, eravamo abbastanza sbilanciati per cui abbiamo giocato anche con equilibrio rischiando qualcosa. La Salernitana deve fare questo, ma non si può partire sempre da una situa di svantaggio, perché in A recuperare le partite è difficile. Non giudico le decisioni arbitrali. Non ho esultato al goal di Maggiore… così, non lo so. Ho esultato dentro, anche perchè ho un problema al ginocchio. I giocatori devono trovare le motivazioni giuste, io sono un po’ vecchietto e frequento questo ambiente da 45 anni, le motivazioni devi sempre trovarle. Questo perché dobbiamo rendere conto alla società e perché questa gente va rispettata. I fischi ci stanno, eravamo sotto 2-0, ma dobbiamo resistere anche a questo e finire il campionato nel miglior modo possibile. Quale sarà il finale lo sapremo alla fine, dobbiamo fare partite così ed evitare la goleada. Poteva esserci questa sera, la squadra ha invece dimostrato qualità e attributi, era impensabile rimontare gara del genere. Contro la Lazio sarà una partita stimolante. Forse era meglio un calendario più leggero, ora si fa impegnativo. Sappiamo che i biancocelesti sono un avversario è di prima fascia, ma cercheremo di renderle la vita difficile".
Il trainer romano è poi andati nei dettagli: “Un punto ha un valore relativo, era meglio vincere, se non altro s’è vista una bella reazione. Dopo il primo tempo pensavo potesse finire in tragedia contro una squadra con gamba, invece il secondo tempo è stato buono, la squadra aveva voglia di lottare a la cosa mi rammarica ancor di più perché i gol li abbiamo regalati noi. Peccato, sono dispiaciuto perché volevamo fare diversamente, mi prendo la reazione e lavoreremo su questo. Nell’intervallo non potevo infierire di più, ho detto alla squadra che era un peccato e che al massimo avrebbero dovuto sudarsi gli avversari i goal invece di regalargli. Ci siamo ricompattati, con un secondo tempo di spessore e cattiveria. Ci sono state delle partite perse in casa, a volte il punticino avrebbe fatto più comodo. Oggi è un punto amaro, volevamo vincere. Sono state anche due settimane particolari con le Nazionali, le partite ravvicinate, qualche infortunio. Contro la Lazio sarà una gara di grandissima difficoltà cercando di migliorare sotto certi aspetti e proseguire nelle cose positive. Iervolino? Ci sta molto vicino, l’ho sentito telefonicamente e ha detto di non mollare e non gettare la spugna rendendo dignitoso il campionato. La gente mugugna ma cosa puoi aspettarti, sei ultimo e vai sotto 0-2, sono vecchietto di carriera, i fiori sicuramente non puoi aspettarteli. Dobbiamo portare noi l’ambiente dalla nostra parte con prestazioni come quelle del secondo tempo. Qui la gente è capace di farti vincere la partita da solo. Non abbiamo ammainato la bandiera. Ikwuemesi non ha grande minutaggio, ha struttura e caratteristiche, non potevo aspettarmi di più, gli ho detto di fare a sportellate. Avevamo preparato la partita in una certa maniera, dopo aver preso il gol quello che avevamo preparato è andato in cavalleria, non è super condizionato, lo aspetteremo. Su Dia aspetto notizie dalla società. La stagione è andata così, se partono male raddrizzarle diventa difficile, qualcosa di più si poteva fare ma non è accaduto. Piangere sul latte versato è riduttivo, concentriamoci su 7 partite abbastanza impegnative a partire da quella di venerdì prossimo. Se lo spirito è quello del secondo tempo sono fiducioso per andare a fare una partita di spessore, a volte i risultati arrivano quando meno te l’aspetti o su campi dove non pensi di raccogliere punti. Speriamo che questo secondo tempo ci dia consapevolezza, recuperare una partita del genere non era facile, per cui questa squadra qualche valore ce l’ha. Magari inespresso ma ce l’ha".
Serafico il commento di Antonio Candreva: "E’ un punto che non vale niente, lascia il rammarico per una stagione in cui potevamo far di più. Non siamo stati all’altezza, c’è solo da lavorare a testa bassa e chiedere scusa per il campionato condotto. Bisogna chiudere con dignità, per noi e per la gente. Ora dobbiamo andare a Roma e giocare la nostra partita. Resta l’amaro in bocca perché le altre non vanno forte, sembrava che ci stessero aspettando, noi però abbiamo messo la retromarcia. Non conta vedere quello che abbiamo fatto, conta chiudere il torneo con dignità e cercare di fare il meglio possibile in quelle partite che mancano. Le settimane sono immense, non finiscono mai. Gli obiettivi dobbiamo trovarli noi, l’annata è stata brutta, dobbiamo chiedere scusa. Il futuro? Chiudiamo al meglio queste 7 partite e poi si vedrà".
Interviene anche Kostas Manolas: "Sono d’accordo con Antonio Candreva, ce l’abbiamo messa tutta, ma ogni episodio ci gira sempre a sfavore, non riesco a darmi una spiegazione. In campo abbiamo dato il massimo anche in una situazione psicologica negativa, sullo 0-2. Questo punto ci darà quella scossa per finire il campionato con dignità. Dal primo momento che sono arrivato in Italia ho visto che i più grandi aiutavano i più giovani e ora che sono vecchietto sono io a dover aiutare i ragazzi. Facciamo sempre il massimo per il nostro pubblico ed i nostri tifosi, siamo ultimi in classifica e quindi i fischi sono anche giusti. Ce li meritiamo, ma è il momento di stare accanto ai giovani. Cerco sempre di dare il mio meglio. Non penso che non ci sia il tifo, quando andiamo sotto prendiamo i fischi, è giusto, Siamo ultimi. Poi quando siamo rientrati in partita, i tifosi ci hanno dato una mano e abbiamo pareggiato. La mia cattiveria la devo mettere sempre, non solo con la Lazio visti i miei 5 anni alla Roma. Devo sempre provare a dare il meglio e aiutare la squadra a ottenere qualcosa".
Polemiche in casa Sassuolo. Giovanni Carnevali, ad del club emiliano, è su tutte le furie per il rigore concesso ai granata e poi trasformato da Candreva e sulla mancata concessione del fallo di Pirola su Defrel: "Ballardini ha le giuste ragioni per essere arrabbiato, il Sassuolo si è sempre dimostrata una società modello che non si è mai lamentata di nulla. Per noi era una partita molto importante, troppo importante. Questa partita è stata condizionata da un fallo che è clamoroso ed è evidente. Ballardini si è arrabbiato per questo e ne ha tutte le ragioni, è una cosa fuori dal normale. Anche il rigore non mi sembra chiaro, questi episodi ci possono costare molto caro. Spero che gli arbitri ci giudichino in maniera serena. La squadra aveva giocato bene, era in vantaggio di due goal, chiaro che ci è mancato qualcosa ma il risultato è stato condizionato dall’arbitraggio. Nel complesso dobbiamo essere soddisfatti per la prestazione, ma non siamo soddisfatti del risultato. C’è nervosismo ma anche consapevolezza dei nostri mezzi. Mi dispiace essere qui a lamentarci, non è nel nostro stile e non lo abbiamo mai fatto. Ma a volte bisogna far capire che certe cose a noi non stanno bene".
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