di Massimiliano Catapano
Il clima è teso tra i dipendenti dell'ospedale "Da Procida" di Salerno, dove sono stati annunciati imminenti licenziamenti a seguito della decisione di chiudere la struttura. La Fiadel Salerno, tramite il suo segretario Angelo Rispoli, ha rivelato che la società Meridionale Servizi procederà con il licenziamento del personale sanitario dal 12 aprile, senza alcuna comunicazione preventiva, in violazione del contratto collettivo nazionale di lavoro.
Questa mossa ha spinto la Fiadel a dichiarare lo stato di agitazione dei lavoratori e a sollecitare l'intervento della Prefettura per convocare un incontro urgente con tutte le parti coinvolte: la direzione ospedaliera del "Ruggi", la ditta Colser, capofila dell'appalto, e la società Meridionale Servizi, responsabile dei licenziamenti. Il segretario Rispoli ha evidenziato l'importanza del servizio offerto dall'ospedale alla comunità e ha sottolineato la necessità di un confronto aperto per risolvere la crisi.
La richiesta è chiara: revocare i licenziamenti o, in alternativa, trovare una ricollocazione per i lavoratori. L'assenza di una soluzione potrebbe portare a uno sciopero generale, esteso a tutti i lavoratori dell'azienda ospedaliera "Ruggi", con gravi ripercussioni per l'accesso alle cure nella regione. Questa situazione ha acceso i riflettori sulla gestione delle risorse sanitarie e sui diritti dei lavoratori, mentre la comunità locale attende risposte concrete e rapide per evitare una crisi sanitaria più ampia.
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