L'edizione 2024 della Coppa Italia, terza nella bacheca della Sis Roma, passerà alla storia anche per l'importante impatto avuto nell'economia del torneo da parte delle atlete più giovani. Segnali di vita per un movimento che non può non prescindere dal coraggio di affidarsi alle ragazze del vivaio e non solo per garantire un futuro ai club ma anche e soprattutto al Setterosa che dopo le Olimpiadi di Parigi 2024 è destinata ad un ampio ricambio generazionale. Partendo dal sesto posto, in casa Brizz si conferma atleta in grado di garantire serietà, sicurezza e doti tecniche notevoli l'estremo difensore catanese Helga Santapaola. Una menzione merita anche la russa Vera Koptseva, appena 18 anni ma centroboa destinato ad una rapida ascesa in campo internazionale grazie ad una stazza imponenente e ad una perfetta interpretazione del ruolo.
Nelle fila del Rapallo ormai possono essere considerate veterane le varie Caso, Cabona e Cecilia Grasso. Ottimo in particolare l'impatto della livornese che ha chiuso la kermesse tricolore con una tripletta e continua ad apprendere velocemente sulle ali protettive delle compagne più esperte capeggiate ovviamente dal totem Bianconi. Spicca, invece, nella tre giorni della Pallanuoto Trieste la prestazione di Guya Zizza. La classe 2004 partenopea continua a fare passi da gigante e nel match dei Quarti è stata particolarmente incisiva procurando due rigori e sigillando la sfida con una spettacolare ripartenza. Sgusciante, rapida, si adatta ormai sempre meglio ai ritmi e alle dinamiche dell'A1. Una pedina su cui poter far affidamento.
Eccezion fatta per la plurititolata Orizzonte che non ha espresso la sua miglior Pallanuoto sia nelle big che nelle canterane ma promette vendetta in ottica Scudetto, brillano invece le giovani protagoniste della finale. Nel Plebiscito Padova ormai è diventata una certezza Emma Bacelle, in goal anche nell'ultimo atto: temperamento e nessun timore reverenziale, costante crescita anche dal punto di vista fisico. Molto bene anche Beatrice Cassarà, una molla ai 2 metri sempre insidiosa e capace di pregevoli gesti balistici. Ampio minutaggio ed iniezione di fiducia anche per Valentina Sgrò che ha ben distribuito palloni sul perimetro in finale, Alessia Grigolon (al rientro dopo un anno di stop), Yara Al Masri e Federica Bozzolan. Senza dimenticare che scalpitano alle loro spalle per un'occasione Sara Proietti e Giulia Delli Guanti così come il secondo portiere Emma Pozzani che sta assistendo la seconda giovinezza pallanuotistica di capitan Teani.
Mister Marco Capanna lo ha ribadito in ogni contesto: il settore giovanile è la base su cui costruire la Sis Roma del futuro, fortificandosi anche attraverso le sconfitte e cimentandosi nei campionati cadetti avvalendosi della squadra satellite dell'Agepi Sport '97. La vittoria della coccarda tricolore è stato un premio meritato per la pazienza certosina con cui il tecnico ligure, di concerto con patron Giustolisi, ha saputo aspettare e valorizzare le sue giovanissime. Promossa a pieni voti Marta Misiti, la cui maturazione tecnico-tattica ha avuto una bella impennata. Niente paura di prendersi responsabilità come in occasione del diagonale con cui ha trafitto, da ex di turno, Condorelli in Semifinale. Discorso analogo per Sara Carosi, a segno col Rapallo, e brava a gestirsi anche quando gravata da più falli gravi oltre che aumentare la soglie della tenuta difensiva. Eclettica e duttile Lavinia Papi che da centroboa si è trasformata anche in tempestiva e lucida marcatrice, dando un grosso contributo al successo finale. Pronte a lasciare il segno da qui in avanti anche Olimpia Sesena che sta lavorando incessantemente al fianco di Banchelli, ed Andreacarola Aprea che con la sorella Ginevra porta avanti una dinastia destinata con le varie Abrizi & Co. a regalare nuovi trofei.
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