Sarà per la decima volta Pro Recco-AN Brescia la finale della Coppa Italia UnipolSai, in svolgimento alla "Paganuzzi" di Genova. La Pro Recco batte la RN Savona 18-12 e da detentore va a caccia della diciottesimo titolo che sarebbe peraltro l'undicesimo consecutivo. Partita senza incertezze per i campioni d'Italia e d'Europa che mandano in goal nove giocatori di movimento. Primo squillo del registra montenegrino Durdic in più. Di Fulvio dalla sua mattonella e Iocchi Gratta dopo una soluzione personale la ribaltano. Il panda Bruni prende il rigore che il grande ex Figlioli trasforma dopo 3'30. Inizio scoppiettante. Kakaris è padrone al centro si smarca e fulmina Nicosia, mentre Cannella si invola in controfuga e spara a schizzo il 4-2. Il 4 recchelino bissa su rigore chiamato su Di Fulvio, Guidi accorcia in extra player mentre Younger trasforma il secondo rigore per il 6-3 di primo tempo. Bruni trova subito la girata del -2 in più, ma Kakaris concede il bis timbrando la prima superiorità su tre tentativi. Savona non ci sta e accorcia con Figlioli che piazza la bomba del nuovo -2 ancora in più. Savona però sporca la media, fallendo due chances in superiorità e la Pro Recco allunga sull'8-5 col tris di Cannella in doppio extraman. Ciccio Condemi stavolta finalizza la sua seconda controfuga, mentre Savona perde i pezzi con Gudi che protesta ed esce a fine secondo tempo. Cannella prende fallo grave non lascia la vasca e sul conseguente penalty Bruni porta i compagni sul 9-6. La partita si innervosisce e anche Di Fulvio prende il rosso per proteste. Poi Zalanki trova un bell'arco per Iocchi che schiaffeggia al volo il bis del 10-6 che porta al cambio campo. Condemi sguscia bene da palo 6 e Zalanki si iscrive a referto dai cinque metri. Figlioli in extra player rianima l'attacco biancorosso per il tris personale. Al sesto uomo in più biancoceleste arriva il primo squillo da fuori di Fondelli, che poi si supera sfoderando la palomba del 13-7. Sul massimo vantaggio leggero relax della Pro Recco che subisce due fiammate del mancino Campopiano in più. Nell'ultima frazione Zalanki col mancino, Condemi in superiorità (4/8) e Hallock al centro dilagano (16-9). La doppietta di Rocchi ed il terzo goal di Campopiano limitano le reti su rigore di Fondelli e quella di Condemi in più, non prima che il gioiellino biancoceleste (MVP) sbagli il rigore parato da Da Rold che chiude la partita.
L'AN Brescia (foto DBM) batte il CC Ortigia 10-9 grazie ad una rete dell'MVP Del Basso a tre minuti dalla fine, dopo che i lombardi erano stati avanti di tre reti ed erano stati ripresi sul 9-9 dalla tripletta di Cassia. I biancoazzurri, vincitori nel 2012, tornano dopo due anni a giocarsi l'epilogo nella trentaduesima edizione della manifestazione che assegna il primo titolo della stagione per club. Parte veloce l'Ortigia che realizza due goal dal centro: prima Bitadze gira l'1-0, poi Napolitano segna in extraman. Dolce e Alesiani in controfuga pareggiano in un amen. Poi Cupido fa il paio in superiorità a Faraglia (3-3), ma ancora in superiorità il giapponese Inaba piazza il 3-4 che chiude il primo quarto. Cupido (bis) passa sempre in extra player (4/7), ma Irving accorcia in diagonale ancora in più. In fotocopia dall'altra parte pareggia Del Basso (fallo grave di Napolitano); poi Guerrato esce per limite di falli e Carnesecchi col mancino realizza. Col jab sinistro arriva il pareggio di Manzi, che porta al primo vantaggio bresciano firmato da Alesiani in controfuga, ovvero la specialità della casa (7-6). Nel terzo tempo si parte con il capolavoro di Irving che fulmina Tempesti dal perimetro per il +2 lombardo dopo trenta secondi (8-6). Tesanovic sale di livello e para una bella controfuga di Di Luciano. Quindi Irving confeziona il massimo vantaggio con la bomba del +3 e tris personale a metà tempo. Cinque su sei in superiorità e break di 3-0 per i biancazzurri. Sembra fatta. Invece Ciccio Cassia rompe l'incantesimo pescando il jolly da fuori che chiude il periodo e avvia il recupero dell'Ortigia. Bitadze prende il 5 metri al primo minuto del quarto tempo che Cassia trasforma nel -1 riaprendo ufficialmente il match; poi piazza in diagonale il 9-9. Dopo nove minuti a secco, Brescia ricomincia a premere e in controfuga passa con il salernitano Del Basso per il nuovo +1 a 3' dal termine. L'Ortigia prova a rientrare ancora (espulsi per proteste i due tecnici Bovo e Piccardo dopo altri membri dello staff bresciano come Morandini e Calderara), ma produce solo un bel tiro di Carnesecchi stoppato da Tesanovic a 10" dal termine. Brescia torna in finale dopo due anni. Aretusei per il terzo posto col Savona.
A sfidarsi per il quinto posto saranno CN Posillipo ed Iren Genova Quinto. I rossoverdi si aggiudicano 13-10 il derby regionale con la Check Up RN Salerno (al seguente LINK la cronaca integrale) vendicando il brutto ko in campionato alla "Vitale". La squadra di Porzio cementa il successo nei tempi centrali, respingendo il tentativo di rimonta giallorossa (dal 7-3 al 7-6) con un break di 3-0 nel cuore del terzo tempo che rende vana la quaterna di Goreta. Nella prima parte fondamentale il tris di Mattiello poi ci pensa l'ex Cuccovillo, doppietta, a mettere in ghiaccio il confronto prima della terza rete di Gallozzi che chiude il confronto. I liguri fanno fuori la Pallanuoto Trieste (ora avversaria per il settimo posto dei salernitani). Dasic risponde a Molina Rios poi in meno di 2' Massaro si supera parando due rigori allo stesso numero 7 e capitan Petronio. Il rimbalzo di linea prosegue nel secondo periodo dove ad ogni vantaggio genovese rispondono per le rime i muli: si gira sul 5-5 all'intervallo lungo. La squadra di Bittarello alza il ritmo e con l'uno-due Figari (tripletta)-Nora prova a scrollarsi di dosso gli ospiti che perdono Mezzarobba, espulso per gioco scorretto. Il bis di Molina Rios tiene inalterate le distanze all'alba del quarto tempo ma Petronio e Mladossich con il suo terzo rigore su quattro reti complessive impattano. Caruso, subentrato ad Oliva, mura Nora dai 5 metri ma i locali non si scompongono e danno la spallata decisiva con la doppietta di Ravina inframezzata dal bis di Panerai. Inutile l'acuto finale di Razzi che completa il tabellino alabardato insieme ai bis di Dasic e Petronio. Il quarto doppiettista in casa biancorossa, altrettanto decisivo, è Jacopo Gambacciani.
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