Basta il pari ad occhiali (0-0) in casa della Virtus Avellino per consentire alla Sarnese con due giornate d'anticipo di centrare la tanto agognata promozione in Serie D. La vittoria del girone B di Eccellenza è suggellata dai numeri: 22 vittorie, 9 pareggi, 1 solo ko con il miglior attacco (al momento 73 reti) e difesa in condivisione con il Castel San Giorgio secondo (22 goal incassati). E segue il precedente trionfo nella fase regionale della Coppa Italia, altro momento apicale di una stagione contrassegnata nonostante il dominio sul campo da due cambi tecnici: Pirozzi subentrato a Turco, Farina all'ex trainer del Santa Maria Cilento. E' proprio Francesco Farina a fare il bilancio dal momento del suo arrivo fino al giorno di festa: "Il calcio come la vita presenta le sue stranezze, difficilmente avrei immaginato un anno fa di ritrovarmi a condividere un percorso che come spesso è accaduto in carriera ci ha portato al successo. A Sarno ho trovato un ambiente ideale per fare calcio con un presidente Aniello Pappacena vulcanico, istrionico,generoso e trascinatore. Un direttore Massimo Giorgione sempre vicino alla squadra con competenza e professionalità. Una grande famiglia: i signori e le signore Pappacena, dei grandi dirigenti sempre vicini al presidente: Brigida, Italo, Ilo e Nunzio che ci hanno sempre stimolato. Una grande macchina organizzativa curata da Pino, Nello, Francesco, Gianfranco, Antonio, Carlo, Peppe, Franco. Da soli non si vince il merito è sempre di tutti".
Il tecnico ex Barletta continua: "Un ringraziamento particolare va ai miei gladiatori, calciatori, uomini che nonostante le avversità di una stagione da double, la grande competizione di un gruppo fantastico hanno sempre dato il massimo. Ringrazio ancora lo staff sanitario con il dottore Rizzo (la mente) e Orlandino Giraulo (il braccio) sempre sul pezzo. Naturalmente il mio staff tecnic o(che mi ha supportato ma soprattutto sopportato) con l'allenatore in seconda Massimo Fusco, il preparatore atletico Giuseppe Piccolo, e il preparatore dei portieri Mimmo Torre. Un ringraziamento ai colleghi che mi hanno preceduto Turco e Pirozzi e al direttore che ha costruito la squadra Sergio Picarone. Ringrazio tutti i nostri tifosi che non ci hanno mai fatto mancare il loro amore (il calcio è soprattutto del popolo). Alla fine ringrazio anche quei presidenti che hanno condiviso con me il percorso nell’anno appena trascorso, senza di loro questa vittoria non sarebbe stata possibile. Ora per la gente di Sarno è il momento di festeggiare. È stata una stagione bellissima che ci ha visto vincere anche la Coppa Italia regionale (avere vinto questa competizione in 3 regioni diverse, insieme alle 2 coppe nazionali è la cosa più bella) senza conoscere il significato della parola sconfitta. Anche questa annata va dunque in archivio con grande soddisfazione, certo magari avrei potuto insegnare ai miei calciatori a far circolare meglio la palla e a mettere in fila qualche passaggio in più, ma per quello c'è sempre tempo (il tempo alla fine dovrebbe essere galantuomo). Di imparare, è proprio vero, non si finisce mai. Grazie a tutti e un grandissimo in bocca al lupo a tutte le tifoserie delle squadre nelle quali ho allenato. Spero che tutti possano raggiungere gli obiettivi prefissati".
Il bomber della corazzata granata Davide Evacuo, fratello d'arte (il maggiore Felice ha fatto la storia della Serie C) aggiunge: "Quando si vince è sempre bello, a qualsiasi età. In estate poteva sembrare un campionato scontato, ma non dimentichiamo che la squadra è stata costruita in venti giorni. Il più grande merito va al presidente che non ci ha mai fatto mancare niente, poi il direttore Picarone che ha costruito una squadra competitiva. Complimenti agli allenatori, che hanno dato tutti un grande contributo e ovviamente grande merito alla squadra che ha dato il massimo nonostante i cambi tecnici portano sempre dei cambiamenti. Abbiamo sempre mantenuto grande equilibrio, con i piu esperti che hanno dato l'esempio e tutti hanno pensato sempre al noi e mai all'io. Questa vittoria la dedico alla famiglia Pappacena per i sacrifici e la serietà mostrata sin dal primo giorno, perchè hanno mangenuto tutto quello che hanno promesso, la dedico a Carmelo e a sua moglie, al direttore Picarone che mi ha voluto fortemente a Sarno e ovviamente alla mia famiglia, perchè è loro che danno quell'equilibrio e quella serenità che serve ad un calciatore". Una dedica speciale per Pietro Dentice: "Non credo al destino ma ho vinto un altro campionato nello stesso giorno del primo anno del passaggio a miglior vita di mio papà, il primo a credere in me stesso e ad immedesimarsi nei miei traguardi. Voglio regalare a lui questo titolo sapendo che da lassù sarà felice anche lui". Chiude il sarnese doc Roberto Vitolo: "Un orgoglio ed un onore vincere nella mia città dopo tante esperienze fuori, grato a chi mi ha concesso questa possibilità".
I PROTAGONISTI: Luigi Maiellaro, Arcangelo Caldarelli, Aniello Somma, Gianmarco Senatore (portieri), Armando Annunziata, Alessandro Beys, Luca Pio Caldieri, Gennaro Carpentieri, Simone Caruso, Marco Cassandro, Andrea Cassata, Marco Ciampi, Nicolò Corticchia, Stefano Cozzolino, Musa Dampha, Rosario De Sio, Aniello De Vivo, Giuseppe Della Monica, Pietro Dentice, Vincenzo Di Capua, Salvatore Esposito, Davide Evacuo, Antonello Giordano, Angelo Logrieco, Angelo Lopetrone, Lorenzo Losasso, Emanuele Maione, Franco Padin, Saverio Pellecchia, Giuseppe Puccinelli, Simone Salerno, Gianluca Sbordone, Francesco Mario Scippa, Francesco Sorrentino, Gennaro Vacca, Roberto Vitolo, Alessandro Vuolo, David Johnson Yeboah.
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