Non accenna a risolversi la querelle tra Roma Vis Nova e Babel. Al comunicato del sodalizio capitolino arriva l'immediata replica da parte della compagine lidense, così come di seguito riportato. "In merito a quanto affermato dalla RN Roma Vis Nova, dato atto della gravità dei fatti esposti, evidenziamo le circostanze relative a quanto accaduto. Il giorno 3 febbraio 2024, presso l’impianto sportivo del Babel, alle ore 18, si disputava la partita del campionato di Serie B, Girone 3 - 7a giornata di andata, Babel-RN Roma Vis Nova. La partita è terminata con il risultato di 10-6 in favore del Babel. Durante lo svolgimento dell'incontro, in conseguenza di una azione leggermente "violenta" ai danni di un nostro atleta, il giocatore della RN Roma Vis Nova, passato alle cronache suo malgrado, al secondo tempo con parziale di 4 a 1 in favore del Babel, riceve dal giudice arbitro il cartellino rosso per gioco scorretto con espulsione diretta. In conseguenza di tale azione, dalla tribuna dove era presente il pubblico, sono state pronunciate alcune frasi nei confronti del ragazzo, tra cui un'offesa specifica riprovevole e da condannare. Ciò premesso appare evidente che detta offesa poteva essere fuori luogo se rivolta nei confronti di un atleta al di là della nazionalità, del colore della pelle o diversità fisica. Si puntualizza che la dirigente della società Babel è immediatamente intervenuta nei confronti della zona della tribuna da dove era arrivata tale offesa, vietando i comportamenti non consoni ed anche al fine di evitare l'eventuale intervento del giudice arbitro ed ulteriori equivoci. Sul punto vi è la registrazione video a conferma dell’immediato intervento della scrivente società".
La nota prosegue: "Due mesi dopo la partita del campionato di Serie B, girone 3, Babel-RN Roma Vis Nova, precisamente il 7 aprile 2024, la categoria Juniores della società Babel incontra nuovamente la RN Roma Vis Nova, in casa del Babel e la squadra di casa vince con un punteggio di 10-7. Purtroppo, durante questo incontro, si registrarono molti atteggiamenti ed azioni, da parte del pubblico della squadra ospite, provocatorie e sgradevoli soprattutto nei confronti dell'arbitro. Non solo. Alla conclusione dell'incontro alcuni genitori della RN Roma VIS Nova -evidentemente amareggiati per la sconfitta che imputavano soprattutto alla condotta del giudice arbitro - aggredivano verbalmente un gruppo di tifosi appena quindicenni, sostenendo che stavano proferendo parole razziste nei confronti del loro atleta. Dalle parole, i genitori-sostenitori della RN Roma Vis Nova passavano ai fatti, prima urlando e poi aggredendo fisicamente un nostro atleta della categoria Allievi (ex Under 16). La situazione di fatto degenerava a tal punto che un altro genitore della RN Roma Vis Nova, visto il nostro ragazzo piangente in quanto fortemente vessato dai genitori della sua squadra ospite, lo afferrava per il corpo e lo portava lontano dalla bolgia che si era creata. Fatti eclatanti che vanno al di là del colore della pelle, della religione e della razza. Non si può non fare una riflessione lontano dai colori sociali e dai risultati agonistici. Si parla di essere educatori per i nostri giovani e cosa insegna un adulto che mette le mani addosso ad un minorenne? Un atleta che ha avuto l'unica colpa di complimentarsi con il suo allenatore a fine partita, peraltro si ricorda a tutti essere cubano".
La replica fiume del Babel non cenna ad esaurirsi: "Non è tutto! La circostanza che ci lascia basiti è che una nostra dirigente una volta usciti dall'impianto sportivo, verificato che i ragazzi in tribuna non avessero detto assolutamente nulla nei confronti dei giocatori in campo ascoltate le testimonianze di alcune persone maggiorenni che stavano accanto a loro, chiedeva spiegazioni ai genitori della squadra avversaria. Proprio chi aveva sostenuto di aver udito frasi razziste ammette, candidamente, che il problema era stato con la partita della Serie B di due mesi prima, non il quel preciso momento. La reazione della dirigente, tra il basito e l'ira, era, però, quella di evidenziare ai genitori presenti, responsabili di aver scatenato tutte le reazioni sopra descritte ed incomprensibili, i comportamenti impropri per un'offesa senza un colpevole accertato, mai oggetto di procedure federali per razzismo, avvenuta due mesi prima. Sempre ad onor di cronaca si evidenzia che la giustizia federale ha ritenuto opportuno per la partita del campionato categoria Juniores dare una multa a tutte e due le società per comportamento scorretto delle tifoserie. Ma non è finita qui. Il genitore della RN Roma Vis Nova che rilasciò le affermazioni di cui sopra, non contento di quanto sino ad allora scatenato bloccava, per la via, l'allenatore del Babel Juan Ramon Garcia, evidenziando che il nostro pubblico aveva utilizzato parole razziste".
In conclusione: "Il Garcia, rispose che anche non sapendo come erano andati i fatti, si scusava per l'accaduto, nonostante lo stesso sia di origini cubane e le offese provenissero da tutto il pubblico. Non possiamo non sottolineare il gesto del Garcia, che da persona educata e rispettosa dei diritti umani e delle persone, a prescindere dal colore della pelle, si rendeva disponibile a smorzare i toni e riportarli nella corretta lettura. Non si comprende il fine o l'obiettivo per quanto viene sostenuto dalla RN Roma Vis Nova e dalla Roma Vis Nova per i fatti sopra descritti, così come evidenziato anche sui media social, ma il coinvolgere tutta una società in questo episodio lo troviamo fuori luogo e pretestuoso. Il nostro impegno nel sociale e nell'inclusione da sempre è quotidiano ma riteniamo non sia necessario farlo diventare motivo di vanto sui media. Ringraziamo, comunque, la RN Roma Vis Nova e la Roma Vis Nova per aver dato a tutti noi la possibilità di chiarire i fatti ma, soprattutto, di attenzionare la problematica con uno spunto di riflessione su argomenti così delicati. Ci auguriamo che non sia necessario andare oltre. Non siamo abituati, come società, a strumentalizzare episodi di questo tipo, per rispetto di tutti gli sportivi, per rispetto di tutte le razze al di là del colore della pelle".
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