Arriva la tanto attesa ufficialità. La Salernita dopo tre anni torna matematicamente in Serie B. Lo fa dopo essere stata affossata 3-0 allo "Stirpe" dal Frosinone che si rianima con il penalty di Soulè, Brescianini (foto Frosinone Calcio) e nel finale la zampata del redivivo ex granata Zortea. "Mi riesce difficile commentare un risultato forse troppo punitivo. Ho visto qualche episodio che poteva essere valutato diversamente. Abbiamo sbagliato qualche occasione, ma è inutile piangerci addosso. - le prime parole a fine gara di Stefano Colantuono riprese da SalernitanaNews - Volevamo rimandare questa retrocessione, alla fine cambia poco. Ripartiremo per chiudere il campionato. La società sta ragionando da tempo sul futuro. Pensiamo solo a finire il campionato e a continuare a giocare. Il management è importante, come la tifoseria che è stata encomiabile ovunque e non è mai retrocessa. La Salernitana è retrocessa sul campo, a volte da cadute rovinose si può costruire un futuro importante. Tchaouna ha margini ampi di miglioramenti per l’età, non so se ci sarà l’anno prossimo, certamente ha mercato, qualcuno ha già bussato, ma deciderà la società. Anche altri ragazzi hanno fatto buone cose. Ci sono buoni giocatori in questa squadra. La stagione è stata sciagurata, ci sono stati degli errori. Ci si è messa anche la mala sorte. Non serve pensare al passato. C’è tempo per ricostruire in un ambiente sano che può riaccendersi. La Salernitana tornerà a far parlare di sé, la piazza lo merita. Provo sensazioni di amarezza perché usciamo sconfitti con 3 goal di scarto ed è stata una constante di questa squadra, ma non vedo questa differenza col Frosinone. Oggi abbiamo giocato bene, si può anche perdere ma non così. Abbiamo giocato alla pari del Frosinone, forse anche meglio, mi lascia amarezza il risultato. Per quanto riguarda l’aritmetica, sapevamo che prima o poi sarebbe arrivata, quindi non ci sorprende".
Il tecnico non ha risparmiato alcune riflessioni sul direttore di gara, match giocato senza tifosi ospiti residenti in Campania: "Quando sei ultimo le decisioni possono essere anche a tuo sfavore, non sono molto convinto di alcune scelte ma andiamo avanti. Non ho nulla da rimproverare ai miei ragazzi. Si riparte, la società ha il tempo per programmare, abbiamo una tifoseria che non è retrocessa e che è stata sempre presente. Da queste annate nate male si può ricreare un futuro positivo, perché la società ha le capacità e la voglia di ripartire. Le analisi le andremo a fare quando sarà il momento, lo farà tutto il gruppo dirigenziale. E’ capitato anche ai migliori di avere delle stagioni negative, si finisce il campionato in maniera degna e poi si riparte. Noi abbiamo giovani molto interessanti in questa squadra, come Tchaouna, poi la società deciderà quello che sarà il futuro. Ci sarà tempo per fare mercato e per riprogrammare. Atalanta prossimo avversario allo stadio "Arechi"? Dobbiamo motivarci da soli, dobbiamo finire un campionato in maniera importante, non dobbiamo regalare niente a nessuno. Come stasera. Dobbiamo essere degni della maglia che indossiamo, stasera per come abbiamo giocato mi girano molto".
A mettere la pietra tombale sulla stagione della Salernitana è un ex di turno, protagonista della storica cavalcata salvezza con Davide Nicola alla guida. "Oggi contava solo vincere, abbiamo fatto degli ultimi pareggi, che ci stavano più stretti, altri sono stati un buon punto. - racconta Nadir Zortea al primo centro in gialloblu - Abbiamo sempre cercato di costruire qualcosa in più, per fortuna e bravura nostra oggi è arrivata la vittoria. Il modulo è cambiato ma noi interpretiamo le partite allo stesso modo, siamo passati a 5 che dà più compattezza dietro. Ultimamente siamo giocando sempre gli stessi ma sono tutti partecipi, è bellissimo ogni giorno fare allenamento. Il goal mi mancava, avevo segnato alla prima di campionato poi non riuscivo più a tirare in porta, sono arrivato lì e ho tirato. L’avevo un po’ preparato, quindi sono molto felice. Oggi c’è stata l’occasione di segnare. A Soulè serviva il goal, in allenamento vediamo delle giocate che non si vedono da altre parti, cerco di dargli superiorità quando posso. Con la palla è un giocatore di altro livello".
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