di Massimiliano Catapano
"Siamo sull’orlo di una catastrofe annunciata da tempo". Queste le parole forti della consigliera di opposizione Elisabetta Barone durante l'ultima seduta del consiglio comunale, dove ha messo in luce la preoccupante situazione finanziaria che attanaglia il Comune di Salerno. Se entro il prossimo 10 maggio il rendiconto di gestione del 2023 non sarà approvato, il Comune rischia il commissariamento, un'eventualità che potrebbe segnare una svolta decisiva per il futuro della città. Il mandato in corso è iniziato sotto cattivi auspici, con un debito iniziale di 172 milioni di euro, una somma non solo ingente ma che, secondo Barone, "sembra ormai un buco nero che attrae sempre più risorse", senza mostrare segni di diminuzione significativa. L'intervento di un assessore tecnico fino a novembre 2023 non è riuscito a invertire questa tendenza, nonostante gli sforzi profusi.
Le scelte amministrative sono state più volte messe in discussione, in particolare la decisione di vendere asset comunali significativi, spesso descritti come "i gioielli di famiglia" dall'ex assessore Alfonso Malangone. Queste vendite, tuttavia, non sono state sufficienti a contenere le perdite finanziarie che continuano a dilagare. Elisabetta Barone non ha esitato a criticare spese ritenute superflue, come i più di 500 mila euro destinati al concerto di capodanno, sostenendo che tali risorse avrebbero potuto essere meglio allocate per mitigare parte del deficit. Inoltre, ha evidenziato come l'amministrazione comunale continui a finanziare attività che, a suo avviso, potrebbero essere gestite direttamente dallo Stato, liberando fondi preziosi per il bilancio cittadino.
Il clima è teso e le parole della Barone risuonano come un campanello d'allarme per l'attuale giunta, descritta come arrivata "al capolinea". La consigliera ha chiuso il suo intervento con un appello alla dimissione dell'esecutivo, accusato di "inefficienza e incapacità amministrativa", segnando un momento di critica aperta e severa verso una gestione ritenuta insufficiente a fronteggiare l'emergenza finanziaria. In questo scenario di crescente incertezza, la città di Salerno si trova ad un bivio cruciale: tra la gestione di una crisi senza precedenti e la ricerca di una leadership capace di guidare la ripresa. La soluzione, tuttavia, rimane incerta e il tempo stringe, con la comunità salernitana in attesa di risposte concrete.
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