La gara Scudetto sarà un'affare tra L'Ekipe Orizzonte ed il Plebiscito Padova. Serie chiuse sul 2-0 da entrambe le squadre, che si contenderanno il titolo nazionale per la quinta volta nella storia. Due vittorie per parte nei quattro precedenti. Gara 1 è in programma il 15 maggio alle 18.45 a Nesima. La vittoria per 6-11 in casa della Sis Roma regala alla squadra di Martina Miceli la settima finale Scudetto consecutiva. Le etnee, 23 scudetti in bacheca, campioni in carica delle ultime quattro edizioni di cui l'ultima contro la Roma, vendicano la sconfitta contro le giallorosse proprio al Centro Federale di Ostia in Semifinale di Coppa Italia circa un mese fa. Per la squadra di Capanna resta la consolazione proprio della Coppa Italia in una stagione di transizione e cambiamenti. Eppure le cose si erano messe benissimo dopo aver accolto un nuovo membro in famiglia (Flaminia Frangini, primogenita della responsabile della comunicazione Fabiana Boiardi e del marito Emiliano): partenza sprint e 4-0 iniziale in 6' e mezzo. "Si è acceso un fuoco in noi e abbiamo cambiato passo". Così spiega Chiara Tabani la reazione che ha portato le ospiti in tre tempi a piazzare un clamoroso 1-10. Il break letale è lo 0-7 seguito al quarto acuto capitolino con Ranalli dopo quelli di Gual Rovirosa e Cocchiere. Marletta su rigore e Leone dimezzano lo svantaggio nel finale della prima frazione; la beduina di Palmieri, Bettini e Borisova completano il ribaltone. Sul +1 rossoblu Ranalli ha l'opportunità di pareggiare su rigore dopo il cambio vasca ma Condorelli intuisce. È il segnale che lancia le ospiti. Marletta dai 5 metri infila il sesto centro del break etneo, il terzo rigore di fila assegnato viene spedito sulla traversa da Bettini. Leone in controfuga firma il 4-7. Di Claudio fa bis e pone fine ad un digiuno di reti locali di 15'. Nell'ultimo parziale, dopo tre rigori Marletta firma il primo goal su azione in più. Il sigillo di Halligan servita da Viacava a tu per tu con Banchelli indirizza le siciliane al successo. Con il botta e risposta finale Picozzi-Leone (terna) cala il sipario sul match.
In finale anche il Plebiscito Padova, a caccia del quinto titolo, che vince 11-13 in casa del Rapallo e stacca il pass per l'epilogo tricolore. Gialloblu in vantaggio solo in avvio di gara con la doppietta di Marcialis e Gitto su rigore. Poi l’assolo delle patavine iniziato da Queirolo che le proietta sul 2-6 già dopo il primo parziale. Qualche occasione concessa alle padroni di casa nei tempi centrali: a riaccendere le speranze delle rapalline Grasso che firma il -1 nel secondo tempo concretizzando un mini break aperto da Milicevic e corroborato da Kudella. La quaterna di Sgrò (che chiude la prima metà gara sul 6-8), Casson, Bacelle (doppietta per le ultime due) e Millo (tris) riallarga la forbice sul +4 per le venete (a segno anche Cassarà) che si mantengono salde i nervi e difendono il vantaggio: neutralizzato il secondo tentativo di rimonta avversario abbozzato da FantaCarolina e Vomastkova, l'iridata olandese Schaap (altra tripletta di sostanza) firma il 9-13 in avvio di quarto tempo. Nel finale le terze realizzazioni di giornata di Bianconi e Marcialis chiudono il referto. Per le liguri lo scontro per il terzo posto contro la Sis Roma con l'eventuale bella in casa per giocarsi l'Europa.
Nel lunch match di Campagnano, la Brizz festeggia per il secondo anno consecutivo in trasferta la salvezza vincendo 13-14 in casa del Cosenza. Le ragazze guidate da Zilleri chiudono la serie dopo il netto successo della "Scuderi". In Calabria partita con il risultato sempre in bilico nei primi due parziali. Botta e risposta continui: Vitaliano fissa la parità al termine dei primi 8', le acesi sorpassano con Sbruzzi ed hanno la possibilità di allungare dai 5 metri ma Giuffrida spara sul palo. L'inerzia ripassa sulla sponda rossoblu grazie alla ritrovata vena realizzativa di rigore di Ciudad Herrera e Morrone ma un guizzo di Sapienza riduce il divario a -1 all'intervallo lungo (8-7). Nella ripresa dopo l'acuto di Koptseva, Mandelli bis serve l'ultimo vantaggio del match locale poi esce per limite di falli. Come già accaduto in altre circostanze, senza l'ex Lazio si spegne improvvisamente la luce in casa cosentina e la Brizz imprime con autorità la svolta. Helga Santapaola tiene chiusa la porta, la sorella Roberta stoicamente in acqua dopo l'infortunio che ne ha condizionato gli ultimi mesi è sempre una presenza ingombrante per le avversarie guadagnando espulsioni e aprendo spiragli importanti per le compagne. Una pimpante Sbruzzi (tris) apre il forcing chiuso da una Giuffrida ormai on fire, nel mezzo il bis mancino di Pane e Spampinato ipotecano il brindisi. Avanti di 5 ad un tempo dalla conclusione, le acesi (senza Koptseva, Sbruzzi e Sapienza per limite di falli) amministrano il veemente finale cosentino. Il goal della sicurezza è il tris di Giuffrida. Le padrone di casa non demordono: Morrone e Ciudad Herrera riducono lo svantaggio portando a 4 le rispettive marcature, ma non c'è più tempo. La Brizz (in avvio doppia Namakshtansky) è salva, Cosenza (di Ermakova, Malluzzo e Zaffina, anch'essa poi espulsa definitivamente, le altre reti) si giocherà la permanenza in Serie A1 nella finale play-out.
Nell'altra Semifinale play-out va in scena il match più equilibrato e combattuto nella sua interezza. Vittoria notturna nel derby ligure per il Bogliasco che passa 8-12 sulla Locatelli Genova davanti a 400 spettatori e per l'ennesima stagione conserva la massima serie dando seguito alla vittoria del primo round. Anche in questo caso hanno dovuto faticare le levantine per avere la meglio delle lontre che partono nuovamente a razzo portandosi sul doppio vantaggio con due penalty consecutivi trasformati da Minuto e Bianco. Di Maria sveglia le biancazzurre ma le superiorità di Ravenna, Cappello e Rossi tra la fine del primo parziale e l'inizio del secondo portano il divario su un roboante +4 per le ragazze di Della Zuana. La difesa di casa sembra impenetrabile poi viene colta di sorpresa dalla zampata di Di Maria che, complici le rotazioni di Sinatra, cambia il volto della gara. La doppietta di Nesti, inframezzata dall'assolo di Mauceri, fissa il 6-6 al 16'. Nella ripresa la tensione agonistica resta altissima, le due difese tengono il sangue freddo mentre i rispettivi attacchi si fanno prendere dall'ansia ed i goal arrivano col contagocce. L'unico della terza frazione lo sigla con destrezza e scaltrezza la solita Di Maria che griffa così la personale tripletta e porta per la prima volta avanti le biancazzurre. Il match si decide, così, negli ultimi 8': botta e risposta in più tra Banchi e Santoro, poi prima Nesti e poi Bianco raggiungono il tris sul tabellino. Il Bogliasco difende il goal di vantaggio e allunga inesorabilmente nel finale con Cutler e l'uno-due fulmineo di Paganello che dà il via ad un doppio festeggiamento: salvezza e laurea in Giurisprudenza per capitan Giulia Millo che ha discusso la sua tesi 24 ore prima della partita.
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