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La finale Scudetto del campionato di Serie A1 maschile numero 105 è Pro Recco-Savona. Per la Pro Recco è la diciottesima consecutiva. La RN Savona, guidata da Alberto Angelini, elimina i vicecampioni d'Italia della AN Brescia, vincitori della Coppa Italia, e torna a giocare per il tricolore tredici anni dopo. L'ultima era stata quella del 2011, sempre con la Pro Recco, persa 2-1. L'ultimo titolo vinto dai biancorossi (terzo in bacheca) risale, invece, al 2005 quando batterono in finale il Posillipo 3-2. Nei tre precedenti, un'affermazione per Savona nella stagione 1991-1992 e due per Recco nelle stagioni 2009-2010 e 2010-2011. Recchelini a caccia del 36esimo titolo e del terzo consecutivo. La corazzata biancoceleste, allenata da Sandro Sukno, già 35 volte campione d'Italia e 11 volte d'Europa, stacca il pass per la finale superando 11-18 il CC Ortigia alla "Caldarella" di Siracusa. Dieci giocatori di movimento a segno con il poker di Zalanki. Pochi margini di manovra per i siciliani che crollano di fronte ad una straripante formazione ligure intenta a chiudere subito la sfida. Non bastano la qualità di Inaba (poker con tre reti in più ed un rigore) e la precisione di Ferrero (tripletta) a ricucire le distanze per gli aretusei, sotto 4-7 all'intervallo lungo poi soppiantati dal break di 0-4 ad inizio ripresa aperto da Echenique (doppietta) e chiuso da Kakaris. Il Recco sbaglia pochissimo, nonostante la traversa dai 5 metri di Di Fulvio a fine terzo tempo e le diverse occasioni concesse ai padroni di casa che nel valzer finale vengono trafitti dal grande ex Ciccio Condemi, tripletta contro il fratello Andrea nel giorno del compleanno di mamma Milena. L'ultimo sigillo è il secondo di Di Fulvio dopo il primo di Presciutti. Partecipano al festival del goal anche Carnesecchi, Cupido, La Rosa e Di Luciano per i locali; due volte Younger ed una Giglio Rossi, Iocchi Gratta (questi ultimi tre puoi fuori per 3 falli insieme al futuro recchelino Cassia) ed Hallock per gli ospiti.

A Mompiano la RN Savona concede il bis, si impone 4-6 e si aggiudica la serie con l'AN Brescia 2-0. Gara dura, equilibrata fino al terzo tempo. Partita bloccata, la posta in palio è altissima. La tensione è palpabile. Una sola rete nel primo tempo, quella di Savona in superiorità con la traiettoria di Figlioli a battere Tesanovic. Clima teso nel secondo tempo con le espulsioni del bresciano Renzuto Iodice e del savonese Bruni. Nicosia neutralizza il rigore tirato da Dolce. Savona mantiene intatto il minimo vantaggio al termine del secondo parziale. Le saette di Figlioli e di Rizzo allo scadere del terzo periodo servono lo 0-3. Il team di Bovo si sblocca nell'ultimo quarto con il capitano Alesiani che firma una doppietta, la banda Angelini risponde colpo su colpo prima con Rocchi (beduina) e poi ancora con l'ex capitano del Settebello. Irving tiene vive le speranze bresciane con la rete del -2. Figlioli (poker) su rigore realizza il goal che indirizza Savona verso la finale Scudetto. Faraglia sigla il secondo penalty consecutivo, ma non c'è altro tempo con gli ospiti dimezzati dalle uscite definitive di Durdic, Guidi, Vavic e lo stesso Figlioli a fronte del sole Dolce per i leoni. Sarà Savona a giocarsi l'epilogo tricolore mentre i lombardi cercheranno l'accesso alla Champions contro l'Ortigia.

Nelle posizioni dal quinto all'ottavo, l'Iren Genova Quinto, vincitrice del round retrocessione, chiude la serie con il TeLiMar Palermo. Dopo il successo ai rigori in Sicilia, i liguri battono 15-14 la squadra di Baldineti anche in gara 2 alla "Ferro” di Punta Sant'Anna ottenendo il pass per l'Euro Cup. Tante proteste e due rigori neutralizzati da Massaro incidono sull'umore del club dell'Addaura. Trascinata dalla quaterna di Ravina, la formazione di Bittarello conduce 9-5 all'intervallo di metà gara. Il Sette palermitano si aggrappa ad Hooper, autore di sette goal (due rigori e quattro superiorità), e si rifà sotto fino al 12-11 con cui si chiude la terza frazione, rammaricandosi per i penalty parati da Massaro a Giorgetti e allo stesso americano. Molina Rios (tripletta) in extra player e Nora su rigore ristabiliscono il +3 ligure nell'ultimo parziale. I siciliani non si arrendono: le reti di Occhione e Giorgetti (poker per il primo, bis per il secondo, di Giliberti l'altro centro) valgono il nuovo -1 dei palermitani in un finale tesissimo: espulsi per proteste Metodiev e Lo Cascio da una parte, Figari (in precedenza a segno) dall'altra raggiunge Villa, Massa, Gambacciani (un goal per Niccolò) e Di Somma già fuori per limite di falli. Il genovese Nora (poker) sigla il goal della tranquillità, a cementare il successo anche il precedente bis di Panerai. 

Match point della De Akker che bissa il successo del 1 maggio e batte 8-7 la Pallanuoto Trieste. La vittoria consente ai felsinei di Mistrangelo di accedere alla finale per il quinto posto con il Quinto che potrebbe confermare la qualificazione all'Euro Cup se fosse confermato il format European Acquatics per la stagione 2024/2025. Partono forte gli ospiti che trovano l'unico goal della prima frazione con Petronio in più. In apertura di secondo tempo un break di 2-0 siglato Camilleri (unico acuto in più dei suoi) e Alfonso ribalta il risultato. Bini firma il 2-2 ma dopo quindici secondi Luongo realizza il rigore che chiude i primi sedici minuti sul 3-2 per i padroni di casa. In avvio di terzo periodo De Freitas allunga lo scarto tra le due squadre ma una doppietta di Dasic fissa il risultato sul 4-4. Grossi, sul finale del terzo tempo, Luongo ter e Milakovic, nel quarto, trovano lo strappo decisivo portando il punteggio sul 7-4 per la formazione bolognese. Nel mezzo espulsi per proteste Alfonso e Camilleri sul fronte felsineo, Dasic e Mladossich per i muli. Il forcing finale di Trieste porta a due goal (Marziali e per la seconda volta Bini dopo il primo sussulto di Mezzarobba) ma non basta, la squadra di Bettini è costretta alla resa ed alla finalina di consolazione per il settimo posto col TeLiMar. Grande festa per i ragazzi di patron Vecchi.

Caldissima la situazione nei play-out con il CN Posillipo che pareggia la serie nel derby contro la Check Up RN Salerno vincendo 9-12 alla "Vitale" (al seguente LINK la cronaca integrale). Dopo l'1-1 del primo parziale, Posillipo apre il secondo con uno 0-3 di break. La formazione di casa risponde con Gallo e Gallozzi, Briganti, top scorer con una cinquina, sigla il +2 posillipino un secondo prima del cambio vasca. Carambola di goal, quattro per parte, nel terzo periodo: il divario resta invariato. Negli ultimi otto minuti di gioco Salerno si lancia all'attacco e si fa sotto nel punteggio con Gallo (tris) in superiorità (9-10) dopo le espulsioni per proteste di mister Porzio e Saccoia. Pronta reazione dei ragazzi napoletani che con Serino e Radojevic ipotecano gara 2 e tengono in sospeso la serie.

Anche a Monterotondo si pareggia il conto: la Nuoto Catania batte la Roma Vis Nova e porta la sfida alla bella sabato alla "Scuderi". Botta e risposta nel primo tempo: Slobodien apre le marcature, De Robertis pareggia, Rick Torrisi porta di nuovo in vantaggio gli ospiti, i quali vengono raggiunti sul 2-2 dopo neanche trenta secondi, grazie ad un goal di Viskovic. Il nuovo vantaggio dei catanesi porta la firma di Gullotta. De Robertis prima sbaglia il rigore, ma poi trova il goal del pari. I primi otto minuti si chiudono sul 3-4, con il centro del re dell'extra player Russo che arriva negli ultimi istanti. Nel secondo parziale si segna solo con l'uomo in più: a Viskovic e Antonucci replica Catania, a Checchini risponde Muscat di rigore. Si gira suk 6-6. Ancora Muscat, sempre dai 5 metri, apre il terzo periodo. Ancora il mancino ex Distretti Ecologici (poker) riporta sul +1 i leoni ma gli etnei si riportano avanti con un contro-break di 0-2 targato Russo (altro tris sonante) e Murisic, inframezzati dal provviosio 9-9 di Ciotti. Anche negli ultimi 8' si segna solo in extraman ed è qui che si decide il match: Catania fa doppietta prima di essere espulso insieme a Poli per comportamento scorretto (usciranno per limite di falli Checchini e De Robertis da un lato, Ferlito e Murisic dall'altra). La terza marcatura di Antonucci, preceduta dalla campale rete di Gullotta, segna il definitivo 11-12 che rinvia il verdetto in Sicilia.