Primo round al Plebiscito Padova. Una rete della 33enne Queirolo, Argento olimpico a Rio de Janeiro con il Setterosa, ad un minuto dal termine decide gara 1 delle finali Scudetto alla piscina di Nesima a Catania dove le biancorosse passano 8-9 contro le padrone di casa de L'Ekipe Orizzonte. La squadra veneta batte per la prima volta quest'anno le campionesse d'Italia da quattro edizioni consecutive e già sabato 18 maggio, sempre alle 18.45 in casa, proveranno a chiudere la serie. Apre le danze l'imperiosa Schaap che approfitta del mal posizionamento della difesa etnea. Leone scambia due volte con Bettini e beffa sul primo palo la zona biancorossa per l'unico goal in più delle siciliane. La 12 catanese commette fallo grave su Queirolo e Millo con un lob morbido batte Condorelli. Bettini gli fa eco dall'altra parte e spara la bomba dal perimetro per il 2-2 a metà tempo. Le ospiti sono vivaci e con lucidità e furbizia Millo si procura un 5 metri che la solita Schaap trasforma. Sempre di rigore il pari di Marletta che apre un break di 3-0 comprendente la sua seconda firma ed il bis di Leone per il massimo vantaggio. Di nuovo priva di Halligan, è l'eterna Di Mario ad essere lanciata nuovamene nella mischia stoppata da una super Teani. Padova reagisce ancora e si porta sul -1 con un nuovo penalty, stavolta trasformato da Millo dopo l'ottimo lavoro di Sgrò. Sul gong arriva la perla di Tabani che serve la palomba per il 6-4 a metà gara. L'Ekipe fallisce un paio di conclusioni in più, e Bacelle la punisce in superiorità con un bel diagonale sul primo palo seguita dal nuovo pari a firma Millo (terna) che dal lato buono sorprende Condorelli. Gli ultimi 8' si aprono col nuovo +1 rossazzurro con il tris di Leone poi il Sette di Posterivo guadagna altri due 5 metri con l'ex Borisova e Viacava costrette al fallo da massima punizione: Schaap non perdona e fa 7-8 realizzando il quarto rigore di squadra sui cinque assegnati ed il poker personale. Yaacobi ha la chance in 1 vs 0 che Condorelli ferma miracolosamente. Poi Palmieri sfodera la beduina d'autore su un pallone ben servito al centro e impatta a 2'30 al termine. A un minuto dalla fine però Padova trova la settima superiorità che affida alle mani sapienti di Schaap che al volo vede Queirolo, brava e lesta a girarsi e fulminare Condorelli per il goal vittoria.
In gara 1 della finale per il terzo posto, la Sis Roma vince 6-9 in casa del Rapallo. Prima frazione tiratissima. Dopo sei minuti di gioco la giallorossa Nardini sblocca le marcature. Gual Rovirosa sbaglia il rigore del possibile raddoppio, deviato da Caso sulla traversa. Nel secondo tempo Rapallo infila un +3 di break: Cabona batte Sesena sul palo lungo, Vomastkova, pescata da Bianconi, conclude in rete l'azione in extra player, Gitto si conferma Miss Penalty dai 5 metri. Pronta reazione delle ospiti che aprono uno 0-5 di break a cavallo dei due tempi. Centanni e Carosi firmano il 3-3 all'intervallo lungo poi Cocchiere, indisturbata, riporta avanti la squadra di Capanna. La doppietta dell'ispirata Centanni vale il vantaggio massimo, 3-6, per la formazione giallorossa. Bianconi di potenza e Marcialis con eleganza accorciano a ridosso della terza sirena, ma Gual Rovirosa e Centanni (poker) annullano il minibreak rapallino in apertura di ultimo quarto. Cabona va di doppietta ma è troppo tardi, con l'unica rete in superiorità numerica di marca ospite è Cocchiere per la seconda volta a mettere dentro il punto esclamatico. Tra i pali capitolini si rivede Banchelli sostituita nel secondo tempo come avvenne più o meno nel match d'andata in campionato. Non muta il divario di tre reti, fase finale convulsa, la tensione culmina con la doppia espulsione per Marcialis e Nardini che anticipa il suono della sirena con le romane che possono chiudere i conti sabato ad Ostia.
Il primo turno delle finali dei play-out va al Cosenza che supera 16-15 la Locatelli Genova al termine di una partita intensa e ricca di colpi di scena davanti a 500 spettatori come nella finale tricolore: si segna alla media di quasi un goal al minuto. Le padroni di casa partono forte con un break di 3-0. Le reti di Magaglio e Rossi, entrambe in extra player, accorciano le distanze. Morrone riporta a due i goal di scarto, ma Minuto, in contropiede, realizza il centro del 4-3. Il secondo tempo si apre con il pareggio realizzato da Banchi. Malluzzo tiene avanti le bruzie ma le lontre con un controbreak di 0-2 targato Ravenna e Minuto trova il primo vantaggio nella gara. Ciudad Herrera realizza la rete del 6-6 con cui si chiudono i primi 16'. Nel terzo periodo non c'è un attimo di pausa: Bianco, su rigore, porta le ospiti sul 6-7. Un break di 3-0 delle ragazze allenate da Fasanella aperto e chiuso da Malluzzo che completa la tripletta in superiorità ribalta il risultato sul 9-7 ma le liguri non si arrendono e trovano la nuova parità. Le due squadre si rispondono colpo su colpo: Minuto risponde prima a Mandelli e poi al bis in più Ermakova portando a 5 le marcature personali. Sul finire del terzo tempo Morrone, su rigore, riporta in vantaggio le calabresi. Gli ultimi 8' si aprono con quattro reti, due per parte: il bis di Rossi vale il nuovo tentativo di allungo biancorossoblu ma la doppietta di Mandelli ribalta di nuovo la contesa. Nucifora, indemoniata, firma il 14-14 con la squadra di Della Zuana priva di Padula, Magaglio, Banchi e Ravenna per limite di falli. L'allungo decisivo arriva nella seconda metà grazie alle bocche di fuoco locali: l'ex Lazio Mandelli sfodera la cinquina, Ciudad la quaterna e l'Olio di Calabria mette il risultato in cassaforte. La quarta rete di Nucifora arriva a tempo ormai scaduto ma la Locatelli c'è e non si da per vinta nonostante il ko.
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