Andrea Acocella è vicecampione d'Italia nella spada categoria Giovanissimi. La medaglia d'Argento, conquistata in finale contro il campione in carica Cuculi al 60° Campionato Italiano, premia l'atleta della Nedo Nadi Salerno che a Riccione ottiene altri risultati brillanti. Come quello di Aurora Guarriello che, al debutto nella classe 2013, si piazza al 35º posto nella classifica finale, guadagnando il titolo di prima atleta campana in gara. Nella prima giornata di gare, nella categoria più avanzata (13 anni), Manuel Barletta apre le danze, mostrando subito il suo talento nel primo turno, ma purtroppo un infortunio lo costringe al ritiro. Pasquale Barone, proveniente dalla sezione di Scherma Ginger's Art Bivio Pratole, e Bernardo Pagano superano con grande determinazione la prima fase a girone e si fermano entrambi al secondo turno eliminatorio. Nella classe 2013, fa il suo debutto Aurora Guarriello. Durante la fase iniziale a gironi eliminatori, Aurora, che ha iniziato la sua avventura schermistica da circa un anno e mezzo, conquista 10 splendide vittorie su 12 assalti disputati, piazzandosi al 25º posto nella classifica provvisoria, tra le 170 atlete in competizione. Nei successivi scontri ad eliminazione diretta, l'atleta salernitana mostra il suo valore tecnico conquistando due vittorie, dimostrando una performance di alto livello; è poi l'emozione a prendere il sopravvento, e Aurora si ferma al 35º posto nella classifica finale, guadagnando il titolo di prima atleta campana in gara.
Nella seconda giornata di gara, le emozioni crescono per il Maestro Gallo e l'istruttore Vincenzo Vinciguerra. È il momento delle piccole donne della classe 2010, con Sofia Stridacchio in pedana. Dopo un ottimo girone, Sofia gestisce con maestria il suo primo assalto eliminatorio, mettendo in mostra la sua esperienza acquisita. Incontra poi la beneventana Caracciolo, numero 2 della gara, alla quale si arrende a seguito di un assalto intenso e combattuto. Ma è nella classe 2012, categoria denominata Giovanissimi, che il cuore inizia a battere forte. Con ben 222 atleti iscritti alla competizione, Marco Botta e Andrea Acocella salgono in pedana per rappresentare il loro talento. Marco, dopo un buon girone, si arrende con un combattuto punteggio di 10-9 al primo turno eliminatorio. Andrea invece affronta la prima fase della competizione con determinazione, riuscendo a ottenere una serie di vittorie consecutive. Le prime eliminatorie le supera con autorità, con punteggi netti di 10-1 e 10-0. Poi arriva l'incontro cruciale con il numero 2 d'Italia, Maya Samarathunga del Cus Catania. Con grande classe, Andrea domina l'assalto, portando a casa una vittoria con un punteggio di 10-4. Nonostante la crescente tensione, lo spadista salernitano dimostra grande freddezza e maturità, superando i successivi due incontri con punteggi tirati, 10-9. A fondo pedana, le emozioni sono palpabili. Le sorelline di Andrea seguono ogni assalto con le lacrime agli occhi, abbracciate dalla mamma Anna e dal papà Dino.
Siamo arrivati alla Semifinale, un momento cruciale per Andrea, che affronta la sua prima esperienza sulla prestigiosa pedana nazionale. È quella pedana illuminata da potenti riflettori, situata in un’ampia stanza buia, circondata da telecamere pronte a trasmettere in diretta streaming l'impresa degli aspiranti campioni. Andrea sale in pedana per affrontare Niccolò Izzo, atleta proveniente da Bolzano. Dopo una fase iniziale di studio, Acocella prende subito il controllo dell'assalto, mantenendo il vantaggio fino alla fine e chiudendo l'incontro con un punteggio di 10-9. Siamo in finale, Andrea per la prima volta in carriera combatte per conquistare il titolo di campione italiano. Il suo avversario è il campione di Italia in carica Emanuele Cuculi, Ariccia. L'incontro inizia subito con un veloce scambio di colpi, Andrea guadagna subito il vantaggio ma, forse l'emozione o forse l'inesperienza e la giovane età, non riesce a gestire la voglia di chiudere rapidamente l'incontro, commettendo alcuni errori cruciali che gli costano la vittoria ma conquistando comunque una splendida medaglia d'Argento. L'emozione si legge anche negli occhi del Maestro Carlo, che, lucidi di lacrime di gioia, abbraccia e complimenta il suo promettente atleta per l'incredibile risultato ottenuto.
Il soggiorno a Riccione prosegue con altre due giornate di gare, dando il via all’esordio di Maria Rosaria Curci e Gabriele Muscariello, entrambi alle prese con la loro prima esperienza in una competizione così impegnativa. Superano brillantemente la fase a gironi ma entrambi ,sopraffatti delle emozioni, si arrendono alla seconda eliminatoria. Le gare si concludono con le ragazze della classe 2011. Francesca Heim e Costanza Lalia salgono in pedana pronte a mettere in mostra il loro talento. Francesca brilla nella fase a girone e dimostra la sua superiorità tecnica nel primo assalto eliminatorio, vincendo con un netto 15-5. Poi, per un paio di errori di distrazione, si arrende nell'assalto successivo, 13-15, fermandosi al 75° posto nella classifica finale (211 le atlete in gara), risultato che non esprime a pieno il talento di Francesca. Al contrario, Costanza incontra delle difficoltà nella prima fase della competizione, costringendola a risalire la classifica dal basso. Tuttavia, dimostra una determinazione inarrestabile. Dopo aver superato un primo assalto impegnativo con il punteggio di 15-14, si trova faccia a faccia con la settima classificata in Italia. Lalia affronta il suo incontro con grande determinazione e riesce a imporsi con un punteggio di 15-9. Successivamente, vince un altro incontro 15-14. Tuttavia, la stanchezza inizia a farsi sentire, e nonostante i suoi sforzi, Costanza si arrende con un punteggio di 15-13 nell’incontro cruciale per l'accesso alle prime sedici posizioni, ottenendo così il 32º posto nella classifica finale. "Siamo fieri e soddisfatti di aver riportato Salerno ai vertici della Scherma italiana. - commenta il Maestro Carlo Gallo - Questi risultati rappresentano i primi frutti di un progetto di crescita che mira a riaffermare la Nedo Nadi Salerno tra i protagonisti della Scherma nazionale", conclude, ringraziando tutto lo staff tecnico per il duro lavoro svolto.
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