Ultima casalinga ed altra sconfitta per la Salernitana. Il Verona passa 1-2 grazie alle reti di Suslov e Folorunsho che poi colpirà anche un palo nel finale. Il lampo di luce in casa granata è il debutto di Gerardo Fusco che mette lo zampino nel goal finale di Maggiore, lesto ad insaccare dopo la respinta del palo sul tiro di Pierozzi. Al triplice fischio scatta la festa salvezza degli scaligeri (foto Hellas Verona FC) "Siamo andati nel pallone nel primo tempo, la voglia del Verona ci ha sopreso. Avevamo preparato la partita diversamente. Rimontare due goal poi è diventato difficle. Volevamo colpirli sugli esterni, non ci siamo riusciti e abbiamo provato a palleggiare e ad andare per vie centrali. Era una mossa della disperazione. - spiega a fine gara Stefano Colantuono come ripreso da SalernitanaNews - La gente ha fato una bella coreografia e mi dispiace per il risultato. L’annata è maledetta. I fischi sono più che leciti. Non è facile preparare le partite, non è facile trovare stimoli. Già dal mio arrivo aspettavamo la matematica, non è facile dare voglia e motivazioni alla squadra durante la settimana. Abbiamo pure fatto qualcosa di buono, con Atalanta, Juventus e Fiorentina. Ora c’è una partita difficile col Milan, ci inventeremo qualcosa. Fusco l’ho vissuto lo scorso anno. È un ragazzo serio ed era giusto premiarlo, come andranno premiati anche altri che si stanno impegnando".
Il trainer romano ribadisce a caldo: "Non ho molta voglia di parlare, sono un po’ arrabbiato, il primo tempo non mi è piaciuto, mi aspettavo una partita diversa anche dopo le ultime partite importanti. Trovare motivazioni non è semplice per chi è retrocesso, forse c’è stato un crollo mentale, anche se il Verona si è affacciato poco nel secondo tempo, volevamo chiudere in modo diverso. Ne prendiamo atto, la stagione è questa, non possiamo stare a mettere il dito nella piaga. Personalmente faccio parte del club, ho un contratto, alla fine della prossima settimana parleremo e vedremo cosa fare. Leggo anche io i giornali, vedremo cosa avrà deciso di fare il presidente, sono a disposizione e sanno cosa mi ero ripromesso di fare con la società, questa parentesi l’ho dedicata in qualità di tesserato, di quello che sarà il futuro ne parleremo dopo. Ai tifosi dico grazie, per me non era una anovità. Di scenografie ne ho viste altre ben più importanti in questo stadio, so cosa danno, dispiace per loro. Anche oggi una scenografia bellissima, farla quando la squadra retrocessa è un plus importante. I tifosi devono stare vicini alla squadra, ma non c’è bisogno che lo dica io. Qui la gente la Salernitana ce l’ha tatuata sulla pelle, ci sarà scoramento e smarrimento, ma si ripartirà per fare le cose per bene, perchè questa piazza merita la Serie A che va riconquistata. Gerardo lo conosco bene, criticavo il padre perchè non lo faceva giocare. È un ragazzo che si impegna, volenteroso, è di Salerno, è educato e si allena bene. Mi sembrava doveroso e giusto farlo esordire, perché in questi due anni ha messo un esemplare impegno in campo e si è comportato bene".
Un miracolo sportivo si è compiuto, invece, a Verona. Squadra smantellata a gennaio, ricostruita con scommesse ed una salvezza conquistata con merito a suon di prestazioni e risultati. Michael Folorunsho è stato ago della bilancia: "E’ uno dei goal piu importanti della mia carriera, sono contento perché la squadra lo meritava. Abbiamo superato tante difficoltà anche grazie al mister che ha saputo tenere il gruppo unito e concentrato sull’obiettivo, che sembrava impossibile. Sicuramente è stata una stagione pazzesca che forma un giocatore in una maniera clamorosa. Quando giochi con il peso di una città sulle spalle hai delle responsabilità enormi. Noi abbiamo dato tutto e siamo riusciti a centrare la salvezza Il mister è migliorato molto con il tempo. In questa stagione ha sempre letto le partite in modo corretto. Ogni tanto si perde ma anche questo può succedere. Il risultato finale dà ragione a lui. Sono felice del mio impiego e della stagione che ho disputato. Potevo sicuramente fare qualcosa in più ma l’importante è aver portato a casa il risultato. Al termine del mercato di gennaio è cambiato qualcosa. I ragazzi nuovi sono arrivati qui con tantissima voglia di dimostrare. Ci siamo trovati subito bene ed i risultati sono arrivati. Stasera sicuramente si festeggerà, ma il mister non molla mai. Già ci ha detto che domenica abbiamo un’altra battaglia da affrontare".
Sospiro di sollievo per Darko Lazovic: "Abbiamo fatto un miracolo, siamo riusciti a salvarci con una giornata d’anticipo, nonostante la prima parte di campionato. Abbiamo dimostrato e sofferto, però l’importante era la vittoria. In questa stagione abbiamo iniziato bene con due successi, poi tante sconfitte. A gennaio ci sono stati tanti cambiamenti, i calciatori arrivati hanno dato una grossa mano. Questo è il quinto anno qui e abbiamo fatto un vero miracolo. Sono capitano ma non parlo tanto, parlo in campo e nell’atteggiamento, ci sono comunque altri che sono qui da tanti anni come me che hanno parlato bene. Sono contento che oggi dal primo minuto abbiamo dimostrato la voglia di salvarci e ci siamo riusciti. C’è il lavoro di tutti, salvarsi con una giornata d’anticipo è un miracolo, siamo contenti e vediamo per l’anno prossimo cosa fare. I tifosi ci hanno sostenuto sempre, non hanno contestato mai nei momenti di difficoltà e oggi abbiamo dato loro una gioia, se la meritano".
Artefice della salvezza il tecnico Marco Baroni: "A gennaio ci siamo visti su una barchetta in mezzo alla tempesta, abbiamo detto prendiamo un remo per uno e remiamo. Devo ringraziare questi ragazzi, i tifosi che ci hanno sostenuto. Si è creata la simbiosi tra pubblico e squadra e ci ha portato a dare quel qualcosa in più. Questa squadra nel girone di ritorno sarebbe decima, mi ha sempre dato certezze durante la settimana, durante il lavoro. E’ stata recettiva, si è calata dentro, dobbiamo ringraziare la squadra, dobbiamo festeggiare, gioire, per il nostro pubblico, per la città. Per quello che ci è successo, nessuno avrebbe scommesso un euro. C’era un gruppo che era rimasto e che ha lavorato con me dall’inizio e ha capito l’opportunità. La fotografia è quella del lavoro, dell’andare oltre le difficoltà, di andare oltre anche nei momenti difficili. Facciamo un lavoro meraviglioso, a volte ci dimentichiamo quanto siamo fortunati. Il lavoro è quello che ha pagato, anche con il Torino avevamo fatto una partita meravigliosa, poi vedo come il Torino ha battuto il Milan e penso che c’è un percorso. Ci siamo concentrati su questa partita, siamo contenti di come è andata. Devo molto ai due anni che ho passato a Lecce, ai ragazzi che mi hanno fatto crescere tanto. E c’era una similitudine. Avevo giocato a Verona, questi colori li avevo indossati, conosco l’ambiente e conosco le dinamiche. Ringrazio Sogliano che mi ha messo a disposizione una squadra competitiva con le risorse che aveva. Non voglio parlare di singoli, sarebbe poco riconoscente verso tutti, anche verso chi ha giocato meno ma ha fatto allenare bene gli altri. I giocatori più bravi si sono sentiti ma il gruppo è l’anima di questo Verona. Oggi un pensiero va ai miei nipotini, anche se siamo lontani, il tempo che passiamo basta per dimostrarci l’amore. E dedico a mia mamma che oggi compie gli anni".
Il trainer gialloblu ha poi puntualizzato: "Siamo felici per tutti, ho ringraziato la squadra, un grazie al direttore Sogliano e ai tifosi che ci hanno sempre sostenuto. Abbiamo fatto un grande lavoro. Quando si parla dell’avversario bisogna sempre pensare alla partita che fa il Verona. Credo che oggi avremmo messo sotto chiunque, siamo stati aggressivi, non abbiamo dato possibilità alla Salernitana di giocare. Quando vai a prendere gli avversari così alti, sapevamo che la Salernitana poteva soffrire. Ho delle idee, mi piacerebbe esporre idee diverse e anche più qualità, sono ambizioso ma non poco, tantissimo, altrimenti non sarei qui. Questo è un lavoro che ti trita. Se la mattina non ti alzi pensando di migliorare, sei già passato. Sono voglioso di poter fare. Bonazzoli? C’era un piano gara che avevo bisogno di mettere in campo se non avessimo sbloccato nel primo tempo, questa squadra ha quasi sempre giocato 4-2-3-1, spesso abbiamo giocato con le due punte, Swiderski e Bonazzoli dovevano andare in campo. Federico non è entrato perché non c’erano più le energie, la squadra aveva speso tantissimo nel primo tempo, si era un po’ abbassata, è un giocatore bravo, ha grandissima qualità, ha fatto molto bene, ha sempre dato una grande mano, migliorato nel lavoro settimanale, è un giocatore bravo".
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