La Pro Recco mostra i muscoli e si aggiudica gara 1 di finale Scudetto a Punta Sant'Anna (foto DBM). I campioni d'Europa e d'Italia in carica superano 8-5 la RN Savona. Tribune gremite con 800 spettatori. Quarto confronto tra le due squadre tra campionato e Coppa Italia, 4/4 per i biancocelesti. La squadra di Sukno è avanti 4-0 dopo nove minuti e mezzo (nei primi due tempi si segna solo in superiorità); poi la fase difensiva fa la differenza. I biancorossi falliscono la chance in extra player per ingresso anticipato di Bruni ai 2 metri. Savona gioca quasi con la marcatura ad uomo; mentre Recco con il classico pressing alto. I padroni di casa passano con una conclusione pennellata di Zalanki. I recchelini si portano sul +2 con Condemi bravo a smarcarsi al centro poi Di Fulvio da post 1 pesca indisturbato sul lato opposto Younger che al volo insacca il 3-0. In ripartenza nel secondo tempo arriva il 4-0 con Iocchi Gratta che prende in controtempo Nicosia. Si accendono gli animi: Kakaris viene espulso per fallo di reazione su Guidi e Pro Recco con un centroboa in meno per il resto della partita. I biancorossi si sbloccano dopo 13' con il bel tiro a volo di Campopiano. Nicosia si supera e neutralizza il rigore di Zalanki, per fallo grave di Rocchi (finita la sua partita) su Hallock.
Il tap-in di Aicardi, alle ultime partite con la calottina biancoceleste, allunga ulteriorimente. Patchaliev strappa applausi con una beduina da posizione defilata, che vale il 5-2 di metà gara. Si riprende con Younger che firma il 6-2 da posizione 4. Si sblocca anche Cannella con una micidale sassata al volo dal perimetro per il 7-2 che pesa come un macigno sul morale della squadra di Angelini che continua a sbattere sulla zona dei campioni d'Italia. Guidi si prende il rigore, fallo di Cannella dopo una serie di scaramucce, e capitan Rizzo spiazza Del Lungo per il -4. Calano leggermente i ritmi nell'ultimo quarto ma Iocchi Gratta fa esplodere la piscina con un tiro no-look bellissimo per potenza e precisione. Va a referto anche il grande ex Figlioli con un tiro imprendibile dai sei metri per l'8-4. La Pro Recco va avanti a risparmio energetico, ha il risultato in tasca: Zalanki spedisce fuori da buona posizione e con lo specchio della porta abbastanza sguarnito. Figlioli concede il bis con un bel fendente dal perimetro per l'8-5 conclusivo.
Interessanti anche le altre finali che, oltre a valere la qualificazione alle Coppe ruropee, formalizzeranno la classifica dal terzo all'ottavo posto. L'AN Brescia si aggiudica il primo round della finale per il terzo posto: a Mompiano i ragazzi di Bovo (privo di Dolce) superano 12-10 il CC Ortigia. Avvio super della squadra lombarda che infila 3 reti in sequenza di pregevole fattura firmate da Alesiani, Irving e Balzarini con nel mezzo il rigore parato da Tesanovic a Ferrero. Il Sette di Piccardo si scuote e reagisce con la stessa moneta, ristabilendo la parità. La girata di Lazic vale il nuovo vantaggio dei padroni di casa alla fine del primo parziale. I leoni allungano di una misura nel secondo tempo (a segno anche Renzuto Iodice), trascinati da uno straripante Gianazza (tripletta nel secondo parziale), per poi toccare il vantaggio massimo nella terza frazione con Del Basso (10-6) che viene poi espulso per comportamento scorretto. La formazione aretusea dimezza lo svantaggio con Cassia (poker con tre rigori e una superiorità) e Ferrero (2, di La Rosa e Bitadze le altre reti). Lazic bis e Alesiani ter in più vanificano il tentativo di rimonta siciliano. I biancoverdi non si arrendono e ridimensionano il passivo nel finale con Cupido e Inaba in un finale contrassegnato da ben 8 giocatori fuori per limite di falli (Balzarini, Faraglia, Irving e Guerrato da una parte; La Rosa, Giribaldi, Ferrero e Condemi dall'altra).
Lungo e sofferto il primo atto per il quinto posto, se lo aggiudica in extremis l'Iren Genova Quinto che, senza Figari, vince solo ai rigori 16-17 in casa della De Akker. Forte la partenza della compagine di patron Giorgi che conduce 1-4 dopo un quarto di gioco grazie al break targato Fracas, Ravina, Jacopo Gambacciani (tripletta per il primo ed il terzo, quaterna per il secondo ex Metanopoli) e Villa. I felsinei però non tardano a infilare la rimonta e pareggiano i conti nel secondo tempo con Luongo dai 5 metri (5-5). Inizia una partita punto a punto con le squadre che si ribattono a ritmo serrato: al 16' liguri avanti 6-7, Luongo pareggia di nuovo e dà il via ad un ping-pong per cui non bastano i tempi regolamentari a decidere il risultato. Al 24' i biancorossi conducono 9-10, la quarta rete di Camilleri e la seconda di De Freitas (altri a bersaglio De Simon, Puccio e Milakovic) allungano la sfida alla lotteria dei 5 metri (11-11). Decisive per i liguri le parate di Massaro su Luongo che sbaglia due tentativi su due. Per il Quinto decisivo il secondo centro di Nora dopo la traversa nella prima serie, a segno due volte anche un super Jacopo Gambacciani e Panerai mentre una volta Molina Rios. Ai bolognesi non bastano doppio Camilleri e le realizzazioni singole di De Freitas, Grossi e Puccio.
Nella finale per il settimo posto il TeLiMar Palermo batte 10-9 la Pallanuoto Trieste in gara 1. A Palermo tanta qualità: Hooper timbra la manita. Non da meno il giuliano Mezzarobba, braccio caldissimo per lui, autore di quattro goal. È proprio Mezzarobba a sbloccare lo stallo dei primi cinque minuti, poi i siciliani la ribaltano con Hooper (rigore) e Occhione (alzo e tiro e poi doppietta). In apertura di secondo quarto Jurisic neutralizza il rigore a Mladossich. La formazione di casa allunga fino al 5-2. Trieste reagisce con la doppietta di Mezzarobba e agguanta il pari (5-5) con Petronio in superiorità a 25 secondi dall'inversione di vasca. Permane l'equilibrio al termine della terza frazione (7-7). Il club dell'Addaura cala il +3 nell'ultimo quarto dove si segna solo in superiorità con Lo Cascio ed il cecchino americano che mettono in ghiaccio il successo. Le reti di Marziali e Petronio accendono il finale, nel quale i ragazzi di Bettini si fiondano in attacco: all'ultima chance, Jurisic risponde presente sul tiro di Razzi. Le reti di Dasic e Buljubasic non saranno sufficienti ai muli mentre risulteranno decisive quelle siciliane di Lo Dico e Vitale che suggellano il ritorno alla vittoria della squadra di Baldineti.
Il primo turno delle finali play-out va alla Roma Vis Nova che supera in casa 6-5 la Check Up RN Salerno (al seguente LINK la cronaca integrale). Prima metà di gara giocata più in difesa che in attacco, con il risultato ancora fermo sul 3-2 per i campani e una Vis Nova che fatica ad entrare in gara e sbaglia due volte dai 5 metri (De Robertis e Viskovic). A sbloccare i capitolini è la doppietta di Viskovic che ribalta momentaneamente il vantaggio. Rapida la reazione di Salerno che risponde con Pica e si va all'ultimo quarto in parità (4-4). L’aria si fa tesa nel finale: il botta e risposta tra Ciotti e Luongo mantiene intatto l'equilibrio. Decisiva a meno di un minuto dalla sirena la stoccata di Checchini che decide il risultato e mette la squadra di Calcaterra al comando della serie.
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