Campione d'Italia per la ventiquattresima volta, quinta consecutiva. Continua la saga tricolore de L'Ekipe Orizzonte (foto DBM) che batte il Plebiscito Padova 14-12 in gara 3 e chiusa l'incertissima serie per 2-1. Quaterna di Claudio Marletta che è l'MVP delle finali ed è decisiva in casa, dopo le due vittorie esterne delle due squadre che hanno ribaltato tutti i pronostici della vigilia. L'Ekipe Orizzonte Catania e la Plebiscito Padova si contendevano il titolo nazionale per la quinta volta nella storia. Si gioca al meglio delle due vittorie su tre partite. Due successi per parte nelle finali precedenti: la Plebiscito Padova, 4 scudetti vinti, ha prevalso nei primi due confronti (2017, 2018), Catania negli ultimi due prima di oggi (2021, 2022). Perentorie le due vittorie delle catanesi di Martina Miceli nella regular season di quest'anno: 9-4 a Padova e 12-7 a Catania.
Il quinto match dell'anno tra le due squadre è delle rossobluu catanesi (4 vittorie e un ko il bilancio contro Padova), grazie ad un attacco atomico: la tripletta di Bettini, le doppiette di Tabani al primo Scudetto della carriera e Viacava, oltre alla quaterna di Marletta. Segnali di buon auspicio in chiave olimpica per il Setterosa. Festa grande per l'immarcescibile Tania Di Mario, presidente e giocatrice del club etneo: l'olimpionica in vasca anche per gara 3. "Complimenti sentiti al Plebiscito che ha disputato una serie finale di assoluto spessore ma questa sera siamo state più brave noi e ci godiamo questo successo reso ancora più bello dall'imprevedibilità di queste partite. - ha sottolineato il massimo dirigente - La dedica è tutta per Giuseppe La Delfa, è grazie a lui se abbiamo iniziato questo ciclo e con lui da lassù lo porteremo avanti nel suo ricordo". Può finalmente liberare la sua gioia Martina Miceli: "Forse è stato lo Scudetto più difficile di tutti. Lo dedichiamo a Giuseppe La Delfa, dirigente storico dell'Orizzonte Catania. È tutto per lui. So quanto ci teneva. Voglio spendere delle parole per Tania Di Mario. È stata incredibile, ci ha creduto più di tutti. Ha fatto il presidente, il dirigente, l'atleta, il mental coach. Non ce l'avrei mai fatta senza di lei e senza lo staff, con Renato Caruso che ha fatto un lavoro incessante".
Ancora una volta il suo timbro sulla festa. Claudia Marletta, poker in gara 3, esulta commossa: "Siamo state bravissime. Il pubblico ci ha dato la forza e la grinta. Il Padova ha fatto un lavoro bellissimo, ho fatto loro i complimenti perchè hanno saputo lottare. Andremo a festeggiare perchè abbiamo passato un anno duro, ma non abbiamo mollato. Questo Scudetto è per tutto il pubblico ed è dedicato a Giuseppe La Delfa". La chiosa del capitano Valeria Palmieri che ha messo lo zampino nel festival del goal di Nesima alternandosi in maniera efficacissima con Gagliardi ai 2 metri: "Giocare in una piscina così stracolma è sempre bellissimo. Ringrazio tutti per essere venuti a fare questo tifo stupendo. L'Orizzonte ha fatto e, speriamo, continuerà a fare la storia".
Stagione comunque positiva per il Plebiscito Padova che saluta la trentatreenne Queirolo, sei titoli nazionali e vicecampionessa olimpica a Rio De Janeiro, dopo tanti anni al vertice della Pallanuoto. Un gruppo giovane, arricchito dall'innesto dell'iridata olandese Schaap e con una Yaacobi da svezzare e dall'esperienza di Teani, della stessa Queirolo, Millo e Casson, che ha ottenuto risultati eccezionali con tre finali, il secondo posto in regular season, il secondo posto in Coppa Italia (persa contro la Sis Roma) e soprattutto la vittoria dell'Euro Cup (primo trofeo internazionale nella bacheca della squadra veneta) vinta contro la Pallanuoto Trieste. "Abbiamo sbagliato un po' troppo in difesa, ma sono fiero di queste ragazze che si sono giocate una finale Scudetto. - le parole di Stefano Posterivo - Negli ultimi cinque minuti c'erano quattro diciassettenni in acqua. L'Orizzonte ha dovuto mettere tutta la propria esperienza. Il rammarico non c'è. All'inizio dell'anno nessuno avrebbe mai detto che la mia squadra potesse arrivare a gara 3 e infastidire una squadra come la loro. È ovvio che ci sono degli errori, ma si passa anche da quelli per puntare in alto".
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