Parola d'ordine: resettare. Un prepartita di grande concentrazione per la GLS Napoli Lions prima di gara 3 delle Semifinali play-off contro la Roma 2020, in programma sabato pomeriggio alla "Scandone" (17.30). "Nuovamente 0-0, noi dovremo essere capaci di ritrovare il gioco, la lucidità e soprattutto l'intensità che ha connotato l'intero girone di ritorno del nostro campionato. - il concetto ribadito da mister Fabio Galasso - Sono qualità che conosciamo, le abbiamo già espresse, si tratterà di ritrovarle per il match di domani". Protagonista con un poker nella gara di mercoledì in terra laziale, Alfredo Riccitiello aggiunge: "Domani sarà una partita affascinante per due società giovani ma che lavorano bene sul territrorio e nella comunicazione. Per entrambe sarebbe un sogno accedere alla finale e noi siamo pronti a dare il massimo per raggiungere il nostro obiettivo". Risuonano anche le parole del mancino Lorenzo Telese: "In gara 1 abbiamo fornito una bella prova davanti ai nostri tifosi, inizialmente eravamo un po' tesi e dopo un inizio un po' contratto siamo riusciti ad esprimere una bella Pallanuoto. In trasferta ci è mancato lo spunto vincente, essenziare sarà ora resettare, consapevoli che come a Roma ci aspetterà un'altra battaglia".
Si è concluso lo scorso week-end il girone Sud di ritorno del campionato di Serie A Paralimpica. La GLS Napoli Lions ha concluso questa prima fase a punteggio pieno conquistando il pass per la Final Six di giugno, giocando una bella Pallanuoto con l'inserimento di atleti con le classi più basse. Un episodio spiacevole ha, però, costellato la due giorni di gare come raccontato dallo stesso sodalizio partenopeo: "Imbattuti si, ma la vittoria ha comunque uno strano sapore: nell'ultimo incontro contro la grintosa Lazio (vinto 10-6), il nostro simpatico Felice De Felice, non in un'azione di gioco, ma durante una normale ripartenza, ha rimediato un brutto colpo all'arcata sopraccigliare che lo ha costretto a recarsi al Pronto Soccorso per le cure del caso. Peccato perchè una certa carica agonistica dovrebbe essere meglio calibrata, non potendo conoscerne gli esiti. Peccato perchè dopo il noto episodio di Livorno - attenzionato anche dalla Procura Federale - si sarebbe auspicato di non dover più assistere a comportamenti dal dubbio gusto sportivo ed etico. Speriamo che li dove non potrà la Procura, potrà la coscienza personale e se non potrà neanche questa, incrociamo le dita. Peccato perchè a certi livelli sportivi siamo convinti che il gesto atletico e la durezza agonistica nelle sole azioni di gioco debbano essere le direttrici su cui impiantare il proprio percorso sportivo. Il resto è ben altro".
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