Un finale da film chiude il massimo campionato maschile 2023/24. Il sipario cala a Bologna, teatro della finale per il quinto posto, con la De Akker ad ospitare l'Iren Genova Quinto. Salta per l'ennesima volta nella seria il fattore campo ma sono nuovamente decisivi i rigori per assegnare la piazza d'onore alle spalle di Recco, Savona, Brescia e Ortigia. Una partita nella partita quella vissuta da Guillermo Molina Rios, campione spagnolo naturalizzato italiano, che saluta la Pallanuoto giocata e si appresta ad incominciare quella da allenatore alla RN Sori in A2. Due goal nei tempi regolamentari, poi l'errore dai 5 metri. Ma non può finire così per la calottina numero 5, e infatti non finisce così. Sbaglia molto anche la De Akker, si va a oltranza, vince il Quinto. E scattano gli applausi a scena aperta per Willy, da parte dei giocatori biancorossi, ma anche da quelli di Mistrangelo e del pubblico felsineo. Un giusto commiato per un campione assoluto di questo sport, il cui palmarès fa impressione e parla da solo.
In acqua l'andamento rispecchia quello delle gare precedenti, all'insegna del più totale equilibrio. Ritmi subito vertiginosi con Alfonso e De Freitas che ribaltano l'iniziale vantaggio di Jacopo Gambacciani, Camilleri dai 5 metri replica a Nora e tiene avanti i padroni di casa prontamente riacciuffati da Ravina. E' il solito "Stezza" Luongo ad inchiodare il primo parziale in favore degli emiliani che si portano poi sul +2 di nuovo dal dischetto virtuale con De Freitas. La prima superiorità numerica del match la concretizza proprio Molina Rios, Fracas non perdona e pareggia. All'intervallo lungo, però, si va sul 6-5 De Akker grazie all'uomo in più ben sfruttato da Camilleri. Al cambio vasca fulmineo guizzo di Ravina poi Massaro neutralizza un 5 metri, il terzo dell'incontro, a Camilleri. Nora sigla il secondo vantaggio ospite dell'incontro ma è immediata la controreplica con il bis lampo del solito Luongo (prima rete in più). Il mancino Panerai è chirurgico su rigore ed al 24' permane la situazione di parità. Discorso che non cambierà nell'ultimo tempo dove al tracciante in più da post 3 di Molina Rios risponde Luongo con la quaterna personale del 9-9.
Nella lotteria dai 5 metri sono necessarie due serie per decretare il vincitore. Panerai segna due volte, idem Camilleri. Nora spara il suo primo tentativo sulla traversa ma non fallirà il secondo, De Freitas si fa respingere entrambi da un superlativo Massaro che vendica così anche il palo colpito da Molina Rios e continua ad esaltarsi avendo già neutralizzato, oltre al rigore nei regolamentari, anche il tentativo di Milakovic nell'appendice del confronto. Le reti di Villa e Jacopo Gambacciani completano, così, il ruolino di marcia del Quinto che s'impone 13-14, inutile l'altra trasformazione rossoblu di Grossi. "Il quinto posto è un risultato cui tenevamo tanto, oggi ci è sembrato molto vicino ma se guardiamo indietro, a dieci mesi fa, ci rendiamo conto di aver fatto davvero un capolavoro. - commenta il tecnico biancorosso Luca Bittarello - Questo lungo play.off con la De Akker ha dimostrato che le due squadre si equivalevano, il premio arrivato con la lotteria dei rigori ci ripaga per tutti i sacrifici fatti durante l'anno, specie nel periodo in cui siamo finiti nel round Retrocessione. Un plauso e un abbraccio speciale a Willy Molina che ha smesso di giocare".
Allegria!, amava ripete Mike Bongiorno. L’allegria è senz'altro uno degli ingredienti che ha contribuito a rendere immensa la carriera di Guillermo Molina. Allegria, quindi, ma anche entusiasmo, passione, voglia di fare, talento e il fisico adatto per certi palcoscenici: il mix che ha portato ad un palmarès incredibile e all’affetto di tutti, compagni di squadra, tifosi e anche avversari. Con il suo addio all'attività agonistica a 40 anni, questo sport perde un pezzetto della sua storia recente. "Devo dire la verità, prima della partita ero molto emozionato. Ma ero anche felice, per niente triste. Mi ha fatto piacere chiudere la carriera nell'Iren Genova Quinto, con un gruppo eccezionale di persone. E certo, anche gli applausi degli avversari sono stati speciali, in fin dei conti c'erano anche loro in quel momento così speciale. Quando sono arrivato due anni fa ho trovato una società seria e organizzata, ma cosa più importante composta da belle persone, con cui è stato un piacere lavorare. Avevo notato subito grande entusiasmo e voglia di fare bene, li lascio con le stesse motivazioni e la stessa mentalità che ha portato a questi risultati. Non avrei potuto sperare di chiudere la mia carriera in modo migliore. Lascio una famiglia, ma spero che i contatti rimarranno sempre aperti".
Willy, tanti successi a Recco e passato anche da Savona, focalizza l'attenzione sulla sua carriera: "L'apice è stato fra il 2007 e il 2012, soprattutto a livello fisico e di espressione del mio talento. Dal 2012 in poi mi sono un po' trasformato, sono diventato un giocatore più esperto, maturo, volendo anche continuo. Prima andavo più… a fiammate. Ad un ragazzino alle prime armi augurerei di trovare un allenatore empatico, che sappia trasmettere il fatto che tutti quei sacrifici, che in effetti ci sono, si trasformano poi in gioie enormi, il lavoro viene sempre ripagato. Credo che questa debba essere la base da cui partire, ancora più che dalle capacità tecniche e dagli allenamenti. Ho buone sensazioni, credo che stiano emergendo più talenti rispetto agli anni precedenti, forse è anche merito delle nuove regole. Non posso dire di essere stato l'atleta perfetto. Ho avuto diversi sbalzi fisici, sono ingrassato, poi dimagrito, poi ingrassato di nuovo. A fare la differenza è stata la passione che nutro per questo sport, sconfinata. Nella mia carriera ho avuto tanti maestri in panchina, prenderò un po' da ognuno di questi ma poi metterò anche del mio, voglio sperimentare cose nuove".
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