Ancora un'impresa, riscritta di nuovo la storia. Il Costa d'Amalfi accede alla sua prima finale nazionale per la promozione in Serie D. Forte del 2-1 dell’andata, i biancoazzurri espugnano anche lo "Zi Rocco e Gennaro" di San Cataldo (1-3) grazie alle reti di Aiana, Caputo e Celia. Nella prima frazione di gioco, i costieri partono subito forte, cercando il vantaggio con il tandem Cappiello-Aiana, ma è il San Cataldo a farsi pericolo con un'incursione di Bengo Bondjale che, a tu per tu con Mansi, si fa ipnotizzare da quest'ultimo. Il San Cataldo si rende pericoloso anche con Sabato, il cui tiro da fuori trova sulla sua strada un impeccabile Manzi. Allo scattare della mezz'ora si accende Martinelli sulla trequarti, il quale serve Cappiello in area, la cui conclusione viene deviata dall'estremo difensore lucano, ma sulla ribattuta il più lesto di tutti è Aiana che porta in vantaggio i suoi. Reazione immediata dei padroni di casa che, come all'andata, trovano il pari sugli sviluppi di un calcio piazzato, che carambola addosso a diversi giocatori prima di essere depositata in rete da Scavone dopo l'ultimo tocco di Sambataro. I sancataldesi insistono ma se non ci arriva Manzi c'è Petrosino ad immolarsi.
Nella ripresa, gli uomini di mister Proto cambiano marcia e, poco prima dell'ora di gioco, tornano in vantaggio: Aiana dipinge una palla meravigliosa per l'inserimento di Caputo, che a tu per tu con il portiere non sbaglia. I padroni di casa accusano il colpo, mentre i costieri continuano a macinare gioco e a creare azioni pericolose e dopo 20 minuti di totale gestione è l'ex Salernitana baby Celia a chiudere i giochi: Caruso si invola sulla destra e serve al compagno una palla perfetta, il quale si vede ribattuta la prima conclusione ma con la seconda centra l'angolino mandando in visibilio i tanti tifosi accorsi da tutta la Costiera. È la rete che apre le porte della finale e che dá inizio ad una festa che trova la sua enfasi maggiore al triplice fischio finale dopo il poker sciupato da Cappiello. Per la prima volta nella sua storia, il Costa d'Amalfi raggiunge una finale nazionale e, contro il Bisceglie, cercherà di inseguire quel sogno chiamato Serie D. I nerazzurri, recente passato tra i professionisti, hanno avuto la meglio sulla Vigor Lamezia dopo due pareggi: decisivo il 3-3 in Calabria, al ritorno basta l'1-1. Pari d'oro anche per il Pompei: i mariani dell'ex tecnico della Salernitana Primavera Gennaro Scarlato dopo lo 0-0 del "Bellucci", impattano 1-1 sul campo del Pro Favara in Sicilia con vantaggio di Malafronte ed ininfluente rete locale di Retucci. In finale una tra Aurora Alto Casertano e Modica, 0-1 all'andata.
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