Sono passati ormai novant’anni da quando il papero più famoso del mondo ha debuttato sulla scena artistica. Donald Fauntleroy Duck, italianizzato come Paolino Paperino Duck, è comparso per la prima volta nel 1934, nel cortometraggio “La gallinella saggia” e, pochi mesi dopo, nella serie “Sinfonie allegre”. Molti sono i personaggi dell’universo di Topolino che sono caduti nel dimenticatoio, ma Paperino ha resistito, sebbene sia cambiato molto durante il tempo. Ripercorriamo insieme qualche passo della sua storia per augurargli buon compleanno!
C’è da dire che le prime rappresentazioni del nostro eroe sono parecchio differenti da quella a cui siamo abituati. Complici le tecniche di animazione degli anni ’30, Paperino si mostrava come molto più snello e con un becco molto più lungo. Nonostante ciò, compare già il suo outfit più iconico: il berretto da marinaio bianco con le rifiniture celesti e la giacchetta di simile fattura ma a colori invertiti. Anche alcuni tratti caratteriali a cui siamo abituati sono già delineati, fra cui l’amore per l’ozio e l’onnipresente accidia. Anche la sua parlata sbiascicata compare qui per la prima volta, ma, paradossalmente, se confrontata con le più moderne appare come più umana.
Paperino appare per la seconda volta nel cortometraggio “Una serata di beneficenza”, stavolta come protagonista. In questo cortometraggio il suo carattere si allinea molto di più alla linea a cui siamo abituati, mostrandosi più irascibile e molto più sfortunato. Si concretizza qui uno dei più grandi cliché delle storie del papero, ossia i continui fallimenti, danni e problemi a cui egli deve sottostare. Man mano che il tempo inizia a passare e che le sue apparizioni aumentano, il personaggio si avvicina sempre più alla figura che abbiamo oggi fino al 1949. In questo anno Paperino è estremamente simile a quello che conosciamo oggi, soprattutto caratterialmente. Il successo denotato dall’amore dei fan per questo inetto mascherato è senza confini, tanto da incentivare la Disney ad allargare il canon relativo a Paperino. Nello stesso anno viene mostrata per la prima volta la città di “Paperopoli”, luogo in cui si svolgeranno tante delle avventure del Papero e della sua famiglia.
Attorno a Paperino è stato creato un canon estremamente esteso, tanto da includere una larga e fitta parentela. La famiglia delle papere è stata per lungo tempo avvolta un po’ nella nebbia, poiché non erano chiari i veri rapporti che sussistevano fra un papero e l’altro. Nel 1990 fu avviato un vero studio filologico da parte del fumettista Don Rosa, allo scopo di formalizzare tale albero genealogico e riempire gli eventuali buchi. Il risultato è il seguente:
Tra i personaggi più famosi ci sono senza dubbio i suoi nipotini Qui, Quo e Qua (figli di Della, la non tanto famosa sorella gemella di Paperino) o il celebre $crooge McDuck, italianizzato come Zio Paperone o Paperon de Paperoni, anch’esso divenuto tanto celebre da avere diverse collane fumettistiche a lui dedicate.
Paperino è decisamente un personaggio anziano ma che non sente l’età passare. Ha fatto sorridere tante generazioni e non possiamo che sperare che ne faccia sorridere altrettante in futuro. Teniamo però gli occhi aperti poiché ci avviciniamo sempre più al suo centesimo compleanno, e chissà cosa farà il nostro Papero per festeggiare.
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