La Pro Recco scende giù dal trono d’Europa dopo tre trionfi consecutivi. Cede lo scettro al Ferencvaros che si impone 11-12 nell'ultimo atto della Final Four della Champions League di Malta. Alla National Pool Complex di Gzira, gara in salita per i campioni d'Italia che faticano a contenere la fisicità del Ferencvaros. A pesare sul match è l'episodio che avviene a 4.25 dalla fine: Iocchi Gratta segna il 9-9, ma dopo consulto Var il goal viene annullato per gioco violento di Zalanki con conseguente brutalità, rigore e quattro minuti di inferiorità. Al terzo posto si piazza l'Olympiacos che nella finale per il terzo posto supera 9-6 il Novi Beograd. Decidono la tripletta di Fountoulis, le doppiette di Vamos e Genidounias con gli assoli di Dimou e Gkillas. Per i serbi doppio Cuk dai 5 metri poi Martinovic, Drasovic, Jaksic e Vlachopoulos.
Nella finalissima Sukno rinuncia a Ivovic e lancia Iocchi Gratta nei tredici, mentre nei magiari resta fuori l'arenzanese Luca Damonte. I biancocelesti falliscono due uomini in più nei primi 120 secondi di gioco, Vigvari invece non sbaglia con Presciutti nel pozzetto superando Del Lungo sopra la testa da posizione 2. Al terzo minuto, e al terzo uomo in più, i ragazzi di Sukno trovano il pari con Iocchi Gratta in elevazione ai 2 metri. Quaranta secondi e con l'ex bresciano Edo Di Somma nel pozzetto ecco il sorpasso firmato Cannella, l'unico del match: il numero 4 lanciato in controfuga si gira su Nagy e batte Vogel (2-1). Dall'altra parte Del Lungo mura Fekete, ma nulla può sul tocco sotto misura di Di Somma, in doppia superiorità, a 27 secondi dalla sirena con cui si chiude il quarto. Meno di due minuti del secondo tempo e Mandic riporta in vantaggio gli ungheresi. Un bolide a cui risponde Younger da post 3, chirurgico nel trovare l'angolo alla sinistra di Vogel. Il Ferencvaros sorpassa ancora con Jansik, in superiorità, ma è Iocchi Gratta sul primo palo a ristabilire il pari sull’assist di Zalanki. La palomba di Jansik e il diagonale di Mandic mandano avanti per la prima volta di due goal i magiari (4-6) al cambio campo.
I biancocelesti provano a reagire in avvio di terzo tempo con la beduina di Kakaris sulla respinta di Vogel (-1). Gioia che dura poco perchè con Iocchi Gratta nel pozzetto Argyropoulos batte Del Lungo da posizione 2 e poi Varga non sbaglia il rigore del +3 ungherese, il massimo vantaggio della gara. Sukno chiama time out e i biancocelesti avvicinano il Ferencvaros capitalizzando due uomini in più con Zalanki e Hallock per il 7-8 di metà quarto. Cannella finisce nel pozzetto e Argyropoulos da zona 5 gonfia trova il palo lungo e il 7-9, risultato con cui le squadre nuotano agli ultimi otto minuti. Si riparte e i biancocelesti sprecano un doppio uomo in più con Condemi, ma una super giocata di Cannella su Nagy manda Younger dai 5 metri: l'australiano non sbaglia davanti allo specialista Vogel (8-9). La parata di Del Lungo su Mandic è benzina per la Pro Recco, poi arriva il momento chiave della sfida: a 4.25 dalla fine il goal del pareggio di Iocchi Gratta viene annullato dopo la revisione Var; dalla gioia alla disperazione in un attimo, perchè Zalanki viene espulso per brutalità, i biancocelesti subiscono il rigore di Mandic (8-10) e devono giocare quattro minuti in 5 contro 6. È una corrida, Di Fulvio segna con l'uomo in più, ma Denes Varga dal perimetro disegna sotto la traversa il 9-11. Ancora Di Fulvio in superiorità, copia e incolla del goal precedente dal lato buono, poi Mandic cala il poker (10-12). A due minuti dalla fine con Varga e Argyropoulos nel pozzetto, Kakaris infila Vogel per il nuovo -1. Il portiere ungherese tocca sul palo il tiro di Di Fulvio del possibile pareggio, Del Lungo è strepitoso su Nagy (ultimo ad uscire per limite di falli dopo Pohl, Merkulov e Fekete) e i biancocelesti tornati in parità giocano l'ultimo pallone della gara dopo il time-out chiamato da Sukno: Nagy finisce nel pozzetto e Mandic stoppa su Condemi regalando la Coppa agli ungheresi. L'Italia abdica ma si ritrova con due nazionali medagliati d'Oro.
"Complimenti al Ferencvaros, una squadra costruita per vincere. - le parole del presidente Maurizio Felugo - Non credo i nostri ragazzi abbiano pagato emozione, sicuramente dopo tre anni di vittorie consecutive avevamo pressione di dover vincere. Stasera si è visto di tutto, il risultato è corretto anche se non è una Pallanuoto che mi piace, non so cosa capiscono da casa. Il goal annullato a Iocchi Gratta sicuramente ha cambiato l'inerzia della sfida, avremmo visto un finale diverso e credo che avevamo l'energia per andare a vincerla. Accettiamo il verdetto, complimenti ai ragazzi che hanno sfiorato questa Coppa magica: sicuramente ci riproveremo". "Congratulazioni al Ferencvaros e ai miei ragazzi, loro hanno vinto meritatamente. - commenta Sandro Sukno - E' stata una partita brutta e confusa, loro hanno giocato meglio questo tipo di Pallanuoto e comunque prima della brutalità non abbiamo giocato una bella Pallanuoto, eravamo troppo nervosi, in attacco è mancata lucidità e loro hanno preso fiducia in difesa. Abbiamo comunque lottato fino alla fine, ma è impossibile vincere sempre".
PRO RECCO-FERENCVAROS 11-12
PRO RECCO: Del Lungo, Di Fulvio 2, Zalanki 1, Cannella 1, Younger 1, Fondelli, Presciutti, Echenique, Condemi, Kakaris 2, Iocchi Gratta 3, Hallock 1, Negri. All.: Sukno
FERENCVAROS: Szakonyi, Mandic 4, Pohl, Merkulov, Argyropoulos 2, Di Somma 1, Fekete, Vigvari 1, Nemet, Varga 2, Janksik 2, Nagy, Vogel. All.: Nyeki
ARBITRI: Margeta (Slovenia) e Alexandrescu (Romania)
NOTE: parziali 2-2, 2-4, 3-3, 4-3. Superiorità numeriche: Pro Recco 8/18 + 1/1 rig., Ferencvaros 7/13 + 2/2 rig. Espulso Zalanki (R) per gioco violento a 4.25 del quarto tempo. Usciti per limite di falli Pohl (F) nel terzo tempo, Merkulov (F), Fekete (F), Nagy (F) nel quarto tempo.
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