Si veste a festa da mattina a sera con rievocazioni nostalgiche lo stadio "Arechi" di Salerno che accoglie i campioni d'altri tempi che hanno scritto pagine memorabili della storia del calcio nazionale ed internazionale per brindare ai 10 anni di Serie A - Operazione Nostalgia, avventura mediatica nata, sviluppatasi e cresciuta sui social grazie all'inventiva di Andrea Bini. Un evento trasversale iniziato dalla cena di gala del venerdì sera al St. Joseph, assaltato da tifosi e curiosi l'indomani alla ricerca della foto ricordo e dove i calciatori ospiti sono stati omaggiati della divisa da gioco personalizzata dell'Olympic Salerno del presidente Matteo Pisapia. Il sabato mattina è stato dedicato alle attività collaterali grazie agli stand di sponsor e partner che hanno intrattenuto il pubblico tra scommesse e gadget: dal circuito di Esa Italy al bowling calcistico passando per i palloni di spugna a sostituire i dardi delle freccette per far centro nel maxi gonfiabile a punti. Tra un giochino e l'altro si palesano anche i primi ospiti: Cesar Aparecido Rodriguez ed i fratelli Filippini, Antonio ed Emanuele. Il long day prosegue di fatto fino all'apertura dei cancelli, file interminabili e sfilata di maglie d'epoca, molte delle quali acquistabili in un apposito stand nel piazzale di via Allende.
"Veniamo dalla Toscana. - ci dice Lapo con un amico - Ho acquistato una maglia da gara usata da Luca Toni ai tempi della Fiorentina, la spesa non è stata indifferente ma questa occasione non la potevo perdere". La macchia granata di aficionados della Salernitana si estende a macchia d'olio, arrivano bus organizzati da Puglia, Calabria e Basilicata mentre non mancano altre presenze da altre provincie dalla Campania. I vincitori di un contest sfidano Chevanton ed Amelia sul prato dell'"Arechi" poi il momento più atteso: la presentazione delle due squadre, la SuperSantos capitanata da Francesco Totti ("Sono qui per divertire" le sue parole) e la Tango da Javier Zanetti. Operazione nostalgia anche sui palloni più amati dalla vecchia generazione, senza microchip ma tanta attitudine al gioco da strada. Ma di momento catartico ne mancava uno, il pubblico rumoreggia e sulle note di #Marmellata25 di Cesare Cremonini fa il suo ingresso in campo Il Divin Codino. Pasillo de honor di tutti i partecipanti per Roberto Baggio che poi nella ripresa farà fermare il gioco per il saluto generale qualche istante prima del fischio finale di un emozionatissimo Luca D'Urso, ex fischietto salernitano che ha avuto l'onere e l'onore di dirigere la sfida.
"Avremmo voluto vederlo almeno 5 minuti in campo o quanto meno battere una punizione!", sentenziano diversi spettatori in tribuna che abbandonano anzitempo lo stadio dopo l'uscita dell'iconico 10 e quella di Zanetti e Totti, assalito da accreditati dagli sponsor per foto e autografi. Lo spettacolo comunque non manca anche senza gli attori principali (Baggio e Totti sono stati ospiti in una nota struttura di Capaccio Paestum. I ritmi sono alti dall'inizio alla fine degli 80' previsti, le giocate alzano i decibel della nostalgia. "Farebbero la differenza da fermi nella A attuale", dicono in tanti. L'ottavo Re di Roma illumina la platea con cambi gioco e filtranti da stropicciarsi gli occhi, Trezeguet apre le danze con una volèe delle sue poi il festival del goal continua fino al pirotecnico 7-7 finale. Per la SuperSantos, a più riprese avanti anche di tre reti, doppiette per Nicola Ventola e Jimmy Maini più assolo di Moscardelli. Ad ispirare la rimonta del Tango (nelle sue fila anche la calciatrice ed ora allenatrice Patrizia Panico), David Di Michele, applaudistissimo dal pubblico di fede salernitana al pari di Luca Fusco, Arturo Di Napoli, Ighli Vannucchi e Ciro De Cesare (subentrato proprio a Totti). A bersaglio anche Fabio Galante, Stefano Fiore, Totò Di Natale, Re Artù e allo scadere per il pari definito il "principe" Diego Milito che scaccia via la "maledizione" dopo le tante chance fallite e si prende la standing ovation al triplice fischio. I quasi 20.000 vanno via intonando Max Pezzali e gli anni d'oro del grande Real, Salerno passa idealmente la palla a Novara dove il 7 luglio andrà in scena il secondo capitolo dell'Operazione Nostalgia 2024.
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